Call of Duty: Modern Warfare, le nostre impressioni dopo averlo visto in anteprima

Abbiamo visto in anteprima il nuovo Call of Duty Modern Warfare durante l'E3 2019, ecco le nostre impressioni.

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a cura di Yuri Polverino

Il prossimo capitolo di Call of Duty in uscita il 25 ottobre sarà un soft reboot della storica serie Modern Warfare. In poche parole, Infinity Ward ha reimmaginato alcune dinamiche tipiche della saga, per buttarsi sullo sviluppo di un titolo più realistico, narrativamente di qualità e sicuramente più ambizioso.

Sarà per questo che, per la prima volta dopo tanto tempo, Activision non è presente sullo showfloor di E3 con un booth e annesse postazioni di gioco. Al contrario, il nostro appuntamento qui al Convention Center si è svolto in una saletta privata posta sopra la storica South Hall. Il contenuto, seppur molto limitato (dieci minuti di hands off) ci ha lasciato a bocca aperta per intensità e qualità. Cerchiamo dunque di fare un po' di ordine e raccontarvi quale sarà la nuova anima di Call of Duty.

Ben tornato, capitano Price

"Abbiamo fatto un sondaggio fra gli amanti del brand, e abbiamo scoperto che il Call of Duty dei loro sogni sarebbe dovuto essere più realistico, e con grande enfasi sul comparto narrativo. Tornati in ufficio, ci siamo guardati e abbiamo deciso che questo sarebbe stato il nostro nuovo progetto". Queste le parole dei capi dello sviluppo in Infinity Ward, che sottolineano come questo è il più realistico e ambizioso Call of Duty di sempre: ambientato ai giorni nostri, immagino uno scenario in cui il mondo è in conflitto, e alcuni personaggi giocheranno un ruolo chiave nella risoluzione dello scontro. Uno di questi, è lo storico Capitano Price, che ritorna dopo anni di assenza e che è il protagonista del filmato gameplay che siamo per descrivervi.

Siamo a Londra e un gruppo estremista di terroristi mette in atto un attacco terristico che uccide diverse decine di persone. L'intellingence però scopre dov'è situato la base operativa dei criminali, e manda la squadra di Price sul luogo per eliminare la minaccia.

La struttura è un edificio su più piani, ed è proprio qui che inizia il violento spettacolo. Notte fonda, i soldati indossano i loro visori notturni ed entrano nella struttura. Con grande tatticismo e silenzio, arrivano nella stanza dove i terroristi discutono dell'attacco successivo. Price spara al lampadario per eliminare l'unica debole fonte di luce, per poi lanciare una granata stordente nella stanza. Nella confusione generale, i soldati eliminano i bersagli, finendoli con precisi colpi alla testa per evitare errori.

Questi primi minuti, ci hanno letteralmente tolto il fiato: intensità, realismo e qualità tecnica sono evidenti e molto distanti da quello che COD ha proposto negli scorsi anni. S'intravede anche una nuova gestione della fisica delle armi, che sembrano avere più rinculo, dando quindi un feedback estremamente reale.

La demo continua con l'irruzione ai piani successivi, liberati con lo stesso modus operandi di cui sopra. Modern Warfare dimostra quindi coraggio ne reinventarsi e proporre una formula che definirei quasi innovativa; sangue e realismo gli elementi maggiormente di spicco, uniti appunto ad un dettaglio tecnico da non sottovalutare - la demo girava su una PlayStation 4 Pro.

Purtroppo, come già detto, l'appuntamento è stato molto breve (15 minuti circa) e per questo sarebbe impossibile dilungarsi oltre nell'analisi. Certo è che quello che abbiamo visto ci è bastato per capire quale sarà la direzione della produzione, che si candida come uno dei giochi più interessanti in uscita a fine anno. Non vediamo l'ora di provare sia il single player che il multiplayer (magari lo faremo alla Gamescom) per poter condividere con voi qualche dettaglio in più. Nel frattempo, se amate il genere e aspettavate una svolta nel processo di sviluppo, questo nuovo Modern Warfare potrebbe veramente fare al caso vostro.

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