Bungie taglia 220 posti, viene lentamente inglobata da PlayStation

Sony ingloba lo sviluppatore di Haven: 155 nuovi dipendenti si uniscono a Sony Interactive Entertainment per potenziare la produzione di giochi AAA.

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a cura di Giulia Serena

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Bungie ha annunciato una nuova ondata di licenziamenti: il CEO Pete Parsons ha comunicato la decisione sul sito web dell'azienda, citando l'aumento dei costi di sviluppo e le difficili condizioni economiche come motivazioni principali.

Questo annuncio si inserisce in un contesto più ampio di tagli al personale che ha colpito l'industria videoludica negli ultimi due anni. Secondo Parsons, verranno eliminate 220 posizioni, pari al 17% della forza lavoro di Bungie.

Bungie ha perso circa il 40% del suo personale negli ultimi 12 mesi.

L'azienda sta, inoltre, lavorando per integrare altri 155 dipendenti in altri dipartimenti di Sony Interactive Entertainment. Considerando anche i 100 licenziamenti avvenuti nell'ottobre scorso, Bungie ha perso circa il 40% del suo personale negli ultimi 12 mesi.

Nuovi progetti in cantiere

Nonostante i tagli, Parsons ha annunciato che Bungie sta lavorando a un nuovo gioco. Un progetto di incubazione, descritto come un gioco d'azione ambientato in un nuovo universo di fantascienza fantasy, verrà sviluppato da un nuovo studio all'interno di PlayStation Studios.

Il CEO ha spiegato che Bungie è cresciuta troppo rapidamente, distribuendo il team di leadership su troppi progetti. Ciò ha avuto ripercussioni negative, causando problemi di qualità con l'espansione Lightfall di Destiny 2 e il ritardo del prossimo gioco, Marathon.

"Siamo stati troppo ambiziosi, i nostri margini di sicurezza finanziaria sono stati superati e abbiamo iniziato a operare in perdita", ha ammesso Parsons.

Nonostante le difficoltà, Bungie continuerà a concentrarsi su Destiny 2 e Marathon. "Abbiamo ancora oltre 850 membri del team che lavorano su questi titoli", ha assicurato Parsons, "e continueremo a creare esperienze straordinarie che superino le aspettative dei nostri giocatori".

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