Broken Sword: Il Segreto dei Templari Reforged | Provato

Durante i nostri innumerevoli incontri alla Gamescom 2024 abbiamo avuto modo anche di provare Broken Sword: Il Segreto dei Templari Reforged .

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Tra i vari videogiochi che hanno saputo lasciarmi nel corso del tempo a bocca aperta non posso non citare la Anniversary Edition di Halo Combat Evolved. Certo, il passaggio dalle 2 alle 3 dimensioni è stato un qualcosa di epocale e nulla negli ultimi dieci anni mi ha sconvolto più di provare la realtà virtuale, ma quando mi ritrovo a pensare alla riedizione del capostipite della celebre saga mi scappa sempre un sorriso. Non tanto per il gioco, bellissimo come sempre, o per il notevole lavoro grafico, piuttosto per la possibilità di switchare in modo istantaneo da una veste grafica all’altra, per ammirare anche il più piccolo dei cambiamenti.

Ma, direte giustamente voi, cosa c’entra Halo Combat Evolved Anniversary Edition con Broken Sword: Il Segreto dei Templari Reforged che vedete capeggiare qua sopra? Ve lo spieghiamo subito: oltre a trattarsi della rivisitazione di due grandissimi titoli, entrambi condividono proprio questa feature, ossia la possibilità di passare in totale libertà da un aspetto grafico all’altro.

Un atto di amore

Appena entrato nel piccolo ma accogliente stand dedicato al gioco alla Gamescom 2024 mi sono però trovato dinnanzi a un’altra grande e inaspettata sorpresa. A presentarmi il titolo e tutte le sue novità vi era infatti nientepopodimeno che Charles Cecil, il creatore dell’opera originale nonché attuale CEO di Revolution Studios, la software house dietro questa riedizione.

Una volta passato il timore reverenziale ed essermi complimentato per i suoi precedenti lavori, è però stata l’ora di concentrarsi completamente su Broken Sword Reforged. Le prima cose che balzano all’occhio sono ovviamente la risoluzione, finalmente in 4K, e la veste grafica, ora al passo coi tempi e veramente bella da vedere. I colori colpiscono subito, così come la resa di personaggi e degli elementi dello scenario. Il poter passare a piacimento alla versione originale permette poi di apprezzare ancor di più i lavori fatti a riguardo.

Come raccontatoci da Charles Cecil non si tratta però semplicemente di un miglioramento 1 a 1 del materiale visto nel 1996, ma di un lavoro più certosino. I movimenti degli occhi dei personaggi, ad esempio, sono stati completamente rivisti, così come alcuni scenari sono stati perfezionati correggendone alcuni errori. Nella scena iniziale del gioco, in cui una bomba esplode dietro il bancone di un bar, nella versione originale l’intero locale era distrutto tranne appunto il bancone, mentre nella Reforged in uscita il 19 settembre anche tale parte del bar è devastata dall’esplosione. Cecil ci ha fatto anche altri esempi in materia, mostrando come in tale riedizione vi sia anche parecchio amore e la volontà di limare alcune impervietà scappate ai tempi del rilascio originale.

Al passo coi tempi

Broken Sword: Il Segreto dei Templari Reforged è, così come l’originale, un’avventura grafica punta e clicca. Un genere non esattamente in voga al giorno d’oggi, soprattutto nella veste che era stata pensata oramai quasi trent’anni fa. Per rendere questa operazione intrigante anche per i nuovi fan, Revolution Studios ha quindi deciso di introdurre diverse opzioni di difficoltà.

Dei consigli appaiono ad esempio ora dopo qualche tentativo errato, evitando al giocatore di perdere ore provando a combinare oggetti senza una minima idea di cosa fare. Dimenticatevi insomma la frustrazione di giochi come Tales of Monkey Island, dove di tanto in tanto per trovare la soluzione bisognava sperare in un’illuminazione divina, ma un qualcosa di più guidato. La frequenza di tali consigli può in ogni caso essere modificata a piacimento, rimuovendola anche completamente nel caso si volesse godersi il titolo come pensato originariamente.

A semplificare ancor di più l’esperienza, sempre se necessario, è anche un’ulteriore opzione che consente di evidenziare tutti gli elementi cliccabili sullo schermo. Anche in questo caso non si è obbligati assolutamente ad usarla e si tratta di un’aggiunta pensate proprio per consentire a chiunque di poter godere della narrazione e della storia del gioco.

Così come Amerzone: The Explorer’s Legacy, di cui vi abbiamo parlato qualche giorno fa, pure Broken Sword Shadow of the Templars Reforged sembra essere davvero in forma. Due operazioni differenti, con quella di Revolution Studios magari meno ambiziosa ma comunque contraddistinta da un grande amore, che sembrano forse accennare a una rinascita del genere. Per sapere se sarà proprio il 2024 l’anno delle avventure punta e clicca c’è ancora da aspettare almeno un po’, più precisamente fino al 19 settembre quando Broken Sword Reforged sbarcherà sul mercato.

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