La Francia può vantare la presenza di molti sviluppatori di successo come Arkane, Dontnod e Quantic Dream, senza dimenticare il gigante Ubisoft. Ora, lo Stato sta promuovendo il proprio supporto all'industria videoludica a tutti quelli sviluppatori che stanno cercando di ricollocarsi in seguito alle incertezze derivanti dalla Brexit.
Tramite un sito lanciato da poco, viene spiegato che ci sarà un 30% di riduzione sulle tasse di produzione, e che saranno garantiti sussidi per la produzione di contenuti originali e "prototipi tecnologicamente ambiziosi". L0 Stato inoltre permetterà prestiti azionari fino a un massimo di 2 milioni di euro, permettendo di ripagare il tutto al momento della crescita della compagnia.
Questa proposta, va detto, non fa esplicito riferimento alla Brexit, ma il fatto che un sito in lingua inglese stia cercando di reclutare compagnie internazionali non può non far pensare alla situazione del Regno Unito. Come segnalato da The Guardian, ci sono grandi preoccupazioni sulla Brexit e sul suo effetto sull'industria dei videogame, sopratutto considerando che il 57% degli sviluppatori inglesi dà lavoro a dipendenti europei (dati del 2017).
Il "Directorate General for Enterprise" francese afferma che "in pochi anni i videogame sono divenuti la seconda industria culturale più grande della Francia, posizionandosi dietro i libri e davanti al cinema. È uno dei settori più dinamici nell'economia francese, con più di 5.000 lavori diretti." Indipendentemente dal fatto che la questione sia legata alla Brexit o meno, si tratta di un'opportunità interessante per molti sviluppatori.
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