Indubbiamente una delle sorprese di questo E3 2019 è stato l’annuncio che Breath Of The Wild 2 sia in fase di sviluppo. Pur sapendo fin da ora che il titolo, come da tradizione, non avrà una numerazione progressiva ma, analogamente a quanto successo con Majora’s Mask, cambierà il sottotitolo post “The Legend Of Zelda”, i dettagli al momento rilasciati da Nintendo non ci permettono di chamarlo in altro modo.
Quello che però ci ha sorpreso è stata la mole di dettagli riversati nei pochi minuti di questo teaser trailer da parte di Nintendo, in grado di aprire le porte a una pletora di supposizioni, teorie e richiami al passato in grado di far scervellare i fan di Zelda di tutto il mondo, alimentando l’attesa per maggiori informazioni da parte del colosso di Kyoto. Abbiamo quindi deciso di analizzare il trailer con maggiore attenzione cercando di scoprire quanto più possibile di Breath Of The Wild 2, lanciandoci nella meravigliosa, e controversa, zona delle supposizioni e teorie, aprendo le danze a un lungo periodo costellato di discussioni e indagini da parte della fan base.
Nuovo Giorno, Stessa Hyrule
L’elemento più evidente nel trailer di Breath Of The Wild 2 è la decisione, presa da Nintendo, di riutilizzare lo stesso engine e lo stesso universo di gioco del precedente capitolo. Seppur risulti una scelta ovvia a seguito degli oltre cinque anni necessari per la creazione del nuovo motore grafico, resta una scelta peculiare e che riporta alla mente lo storico duo Ocarina of Time/Majora’s Mask che decretò il precedente cambio nella direzione artistica della serie. Che Breath Of The Wild sia stato un ulteriore passo in avanti per il brand è oramai indubbio, così come la tradizione di Nintendo nel mantenere un solo universo di Zelda inedito per generazione di console, risulta, quindi, una scelta sorprendente ma allo stesso tempo prevedibile quella di sviluppare un seguito diretto agli avvenimenti del precedente titolo.
Nei primi istanti del reveal trailer di Breath Of The Wild 2 possiamo notare una spirale di energia verde che convoglia in una emanazione che riporta alla mente la Calamità Ganon del precedente capitolo. Soffermandoci sull’energia verde che permea la quasi totalità di questo trailer possiamo immediatamente notare l’analogia con le rocce luminose che, oltre a essere presenti nella Hyrule del precedente Breath Of The Wild, fanno da sfondo alle rovine in cui si trovano Link e Zelda.
Nel titolo precedente veniva accennato che queste pietre contenessero l’anima dei morti, così come erano evidenti le analogie con le fiamme che fluttuavano attorno ai fantasmi dei campioni o dei monaci Sheika presenti nei sacrari. I bracciali indossati dall’arto che tocca la mummia del trailer, materializzatasi dalla spirale energetica, ricordano, inoltre, i capelli di Midna così come la forma della stessa essenza spirituale riporta alla mente le rune luminose presenti sulle braccia della regina del regno del crepuscolo presente in Twilight Princess. Rimane completamente avvolto nel mistero il perché di questa connessione fra il regno dei morti e la Calamità Ganon e quali connessioni ci siano fra l’energia spirituale e Link.
Trascinandoci in ipotesi maggiormente fantasiose, il breve estratto che vede il braccio di Link assorbire l’energia spirituale può facilmente riportare alla mente i primissimi bozzetti di Breath Of The Wild, dove veniva mostrato un Link privo di braccio e dotato di tecnologia Sheika, analoga a quella utilizzata per costruire i robot guardiani, con la quale intercalare numerosi accessori utili al proseguimento della sua avventura. Se ora, dopo l’uscita di Sekiro, questa soluzione potrebbe apparire riciclata niente impedisce di ipotizzare un ritorno a una delle idee originarie che vedeva Link, in una versione analoga all’Ashitaka presente nella principessa Mononoke, ritrovarsi con un braccio intriso di essenza spirituale in grado di fornirgli poteri soprannaturali. Sarebbe sicuramente una svolta interessante per la serie e in grado di espandere ulteriormente le, già incredibilmente vaste, meccaniche di gameplay.
Importanti Ritorni
La mummia Sheika presente nel trailer di Breath Of The Wild 2 mostrato all’E3 2019, potrebbe facilmente trarre in inganno se la si guarda con occhio disattento. Seppur apparentemente risulta molto simile a uno dei monaci Sheika sparsi per i vari sacrari un’analisi più approfondita mostrerebbe un potenziale “gradito ritorno”. Gli orecchini che pendono pesantemente dalla testa senza vita della mummia portano l’effige dei Gerudo. Unendo i vari dettagli, corporatura simile a quella di Mortipher, sesso maschile, simbolo dei Gerudo e l’analogia fra gli occhi che guardano Zelda alla fine del trailer e quelli della Calamità Ganon, si può asserire che Nintendo voglia inserire, finalmente, Ganondorf all’interno dell’universo di Breath Of The Wild. Il celebre antagonista, infatti, fu il re della popolazione Gerudo, nonchè l’unico uomo presente nella tribù. Seppur questo collegamento risulti ovvio nella sfera delle supposizioni, iIl fatto che la melodia usata per questo trailer, se riprodotta al contrario come da miglior tradizione anni 70, si riveli essere il tema presente nella schermata di game over del primo The Legend Of Zelda, lascia pochi dubbi sull’imminente resurrezione di Ganondorf.
Voli Pindarici e Accampamenti Mobili
Volendoci soffermare, inoltre, su dettagli minori ma che permettono voli pindarici, ci è parso molto interessante la creatura che Zelda cavalca nel trailer, una sorta di incrocio fra un bufalo e un elefante dotato di una notevole quantità di attrezzatura da campo. Considerando che in numerose occasioni è stato riferito che il team di sviluppo di Breath Of The Wild 2 si sia perso nel selvaggio west di Red Dead Redemption 2, non sorprenderebbe vedere l’immenso animale diventare una sorta di accampamento mobile, espandendo ulteriormente il versante esplorativo della produzione. Analizzando con maggiore attenzione l’entrata delle rovine mostrata nel trailer si possono notare dei riferimenti non troppo velati allo stesso teschio presente nell’armatura da Barbaro presente in Breath Of The Wild. La telecamera che aumenta la velocità di movimento, addentrandosi nelle oscurità dell’entrata delle rovine, inoltre lascia spazio all’immaginazione facendo sperare in un ritorno dei dungeon, grandi assenti in Breath Of The Wild e che potrebbero prendere il posto dei Colossi presenti nel capitolo originale, con gran gioia dei fan storici della serie.
Il Canovaccio Di Breath of The Wild 2
Gli ultimi fotogrammi del trailer di Breath Of The Wild 2 si concludono con il Castello di Hyrule che comincia a staccarsi dal suolo levitando. Un riferimento evidente ai primi artwork presentanti da Nintendo per il precedente capitolo che vedevano Ganondorf conquistare l’iconica dimora e governare la fiabesca terra di Zelda e Link dall’alto dei cieli. Se si unisce questo dettaglio a quanto analizzato fin’ora si potrebbe davvero creare un ipotetico canovaccio degli avvenimenti del futuro capitolo di The Legend Of Zelda ma, ritornando alla realtà di tutti i giorni, per il momento possiamo solo attendere ulteriori informazioni da parte di Nintendo per scoprire se Breath Of The Wild 2 sia stato, fin dal principio, un progetto molto più vasto di quello che potessimo immaginare.
Se non vi siete mai addentrati nell'immensa Hyrule di The Legend Of Zelda Breath Of The Wild, non lasciatevi scappare uno dei titoli più importanti di questa generazione videoludica.