Borderlands 3 Designer's Cut DLC | Recensione
Borderlands 3 Designer's Cut è l'ultimo DLC della celeberrima saga FPS con contaminazioni GDR di Gearbox contenente una sorta di modalità battle royale.
Advertisement
a cura di Giacomo Todeschini
Editor
Lo scorso settembre vi abbiamo parlato di Borderlands 3 Psycho Krieg e il Fantastico Sconquasso, ultimo DLC del primo season pass dell’irriverente GDR dalle meccaniche shooter di Gearbox Software. Un contenuto aggiuntivo carino, dotato di uno stile irresistibile, ma anche di una longevità a dir poco rivedibile, che ha messo la parola fine al primo ciclo di espansioni per Borderlands 3. Nonostante sia passato oramai un anno dal lancio del looter shooter, uscito originariamente il 13 settembre dello scorso anno, Gearbox non ha nessuna intenzione di lasciare la presa e, dopo aver annunciato la versione next-gen dell’attesissimo titolo, ha svelato negli scorsi giorni anche un secondo season pass per Borderlands 3, che ha inizio proprio in questi giorni con Borderlands 3 Designer’s Cut.
Abbiamo recensito il gioco con il seguente PC:
- GPU: RTX 2070 Gigabyte
- MOBO: Asus ROG STRIX Z370-F
- RAM: G.Skill Trident Z RGB 16GB DDR4 3200MHz
- CPU: Intel i5 8600k
- SSD: Sabrent SSD 2TB Rocket NVMe PCIe M.2 2280
- Tastiera: Corsair K70 LUX LED Rosso Cherry MX Brown
- Mouse: Fnatic Flick 2
- Cuffie: Logitech G930
- Monitor: Samsung C27HG 70 Quad HD 144Hz HDR
Borderlands 3 Designer's Cut: tra orda e battle royale
Borderlands 3 Designer’s Cut è sicuramente un DLC atipico, almeno per quanto riguarda la strada fino a oggi intrapresa da Gearbox. Dove nei precedenti contenuti aggiuntivi le espansioni si snidavano attorno a vicende e zone nuove, questo primo DLC del secondo season pass dell’opera non contiene al suo interno un’espansione narrativa di Borderlands 3, bensì una nuova modalità e, soprattutto, un nuovo ramo di abilità per ognuno dei quattro personaggi giocabili. Un nuovo modo di vedere i DLC da parte di Gearbox, con Borderlands 3 Designer’s Cut che punta ad aumentare la rigiocabilità del titolo, grazie a una modalità di gioco ripetibile più e più volte, e nuovi skill tree che aprono la strada a differenti e sempre nuovi stili di gioco.
Questa nuova opzione di gioco, che prende il ridondante nome di Botte e Bottino, altro non è che una sorta di battle royale, dove verremmo lanciati senza nessun equipaggiamento e armamentario all’interno di una grossa arena. Il nostro compito sarà quello di sopravvivere, trovare delle armi e arrivare fino alla fine della partita, in modo tale da poter estrarre tutto il bottino che saremo riusciti ad arraffare. Il tutto con l’onnipresente tempesta mortale che si restringe con il tempo.
A segnare la differenza con le classiche battle royale alla Fortnite o Apex Legends è però il fatto che Botte e Bottino più che una modalità competitiva è una sorta di via di mezzo tra, appunto, una battle royale, e un’Orda alla Gears of War. Un qualcosa di più cooperativo, quindi, che, volendo, assomiglia anche a quanto visto in The Division 2, visto che il nostro obiettivo in questa modalità di Borderlands 3 Designer’s Cut sarà proprio quello di estrarre più bottino possibile dalla zona di guerra.
Nuove specializzazioni
Come accennato in precedenza, Borderlands 3 Designer’s Cut contiene al suo interno anche una nuova specializzazione o skill tree che dir si voglia per ognuno dei quattro differenti personaggi giocabili. Amara potrà essere personalizzata con la specializzazione “Illuminazione” che la dota di abilità congelanti e, soprattutto, della possibilità di creare una sfera di luce in grado di fare danno a contatto ai veri nemici rimbalzando di avversario in avversario. Inutile dire di come si tratti di una skill particolarmente utile di fronte a ondate particolarmente corpose di avversari.
FL4K, invece, vede aggiungersi al proprio arsenale la specializzazione Piazzatrappole, che permette al possente automa di evocare in proprio supporto un Caricatore ION dotato di un fucile da cecchino o un caricatore BUL con shotgun. In aggiunta al pet, FL4K, grazie a Piazzatrappole, può potenziare gli scudi propri e quelli dei propri alleati, oltre che bloccare a mezz’aria gli avversari tramite manipolazione gravitazionale. Una specializzazione, quindi, perfetta per chi vuole giocare di supporto.
Per Moze Gearbox Software ha invece pensato ad una specializzazione, che prende il nome di Mamma Orsa, che ci permette di schierare al nostro fianco un piccolo mech che ricorda Orso di ferro in versione ridotta. Tale specializzazione, inoltre, si concentra anche sui danni incendiari, aprendo così nuove strade per tutti coloro che desiderano utilizzare Moze. Zane, infine, riceve con Borderlands 3 Designer’s Cut la personalizzazione Il Professionista, che lo dota di un cannone da spalla che ha la duplice funzione di attaccare gli avversari e attirarli a sé, rendendo questo skill tree la scelta perfetta per trasformare Zane in una spietata macchina da guerra.
Borderlands 3 Designer’s Cut ci regala quindi quattro personalizzazioni tra loro differenti che danno una spinta in più a ogni singolo personaggio, aprendo tante nuove possibilità in termini di gameplay. Certo, forse sarebbe stato lecito aspettarsi qualche cacciatore della cripta completamente nuovo, ma questi nuovi skill tree sono sicuramente una buona notizia per i fan della saga.
Voto Recensione di Borderlands 3 Designer’s Cut DLC
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
Ottimo innesto alla longevità
-
La nuova modalità è divertente
-
Nuovi skill tree interessanti
Contro
-
Qualche nuova zona in più poteva esserci
-
Praticamente nessuna novità sul piano narrativo