Bookbound Brigade | Recensione, il metroidvania diventa italiano
L'italianissimo Bookbound Brigade ci mostra come sia possibile unire letteratura, metroidvania e umore nero in una formula convincente.
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a cura di Andrea Maiellano
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In sintesi
L'italianissimo Bookbound Brigade ci mostra come sia possibile unire letteratura, metroidvania e umore nero in una formula convincente.
Cosa succederebbe se Re Artù, Robin Hood, il conte Dracula e gli altri celebri eroi della letteratura classica dovessero fare fronte comune per salvare i loro rispettivi universi da una catastrofe imminente? La risposta la possiamo trovare in Bookbound Brigade, il nuovo Metroidvania, tutto italiano, che approda questa settimana su Nintendo Switch, PC e PlayStation 4. Un progetto indubbiamente ambizioso che, a parte alcune sbavature date dall’essere il primo titolo di questo genere realizzato da Digital Tales, si è anche rivelato una sorpresa molto piacevole e che merita indubbiamente attenzione.
Alla corte di Re Artù
Il canovaccio alla base di Bookbound Brigade è molto semplice ma consono alla tipologia di prodotto offerto: Tom, il tomo dei tomi su cui poggiano le fondamenta della letteratura, è stato rubato, stracciato e le sue pagine sparpagliate all’interno di numerosi, e celebri, universi letterari. Un manipolo di eroi, le cui identità sono state stravolte dall’accaduto, decidono di fare fronte comune per trovare, e ricomporre, Tom e riconsegnarlo alla protezione del Librarium Infinitum. Il Narratore della vicenda, che si occuperà anche di sfondare la quarta parete nella maggior parete delle occasioni, ci introdurrà, quindi, questo allegorico gruppo di avventurieri che passano da un Robin Hood che ruba ai ricchi… per tenersi tutto, a un conte Dracula, vegetariano, che trova più invitante il succo di pomodoro al sangue umano.
La nuova veste di questi eroi classici, proposta da Bookbound Brigade, è indubbiamente interessante e i siparietti comici, ricolmi di dark humor, che fioccano in molti dei dialoghi presenti, risultano ben scritti e in grado di strappare ben più di un sorriso. Il vero problema alla base dell’impianto narrativo del titolo di Digital Tales è una costante “piattezza” della trama che, priva di particolari Climax o di twist eclatanti, risulta fin troppo lineare, trasformandosi in un “mero” pretesto per giustificare il viaggio dei nostri eroi. Molto interessante, invece, la personalizzazione dei vari eroi letterari, giocabili e non, che si rivelano tutti caratterizzati in maniera convincente e ben differenziati fra loro, offrendo un ventaglio di personaggi che, seppur non si rivelino indimenticabili, riescono a catturare l’interesse del giocatore.
Esplorare e cooperare
In termini di gameplay, Bookbound Brigade segue perfettamente lo schema dei migliori Metroidvania. Mappa vasta, numerose sessioni di backtracking, tanti segreti e una costante acquisizione di nuove abilità che permettano al giocatore di andare a esplorare, nuovamente, alcune aree di gioco alla ricerca di zone fino a quel momento inaccessibili. Entrando in merito alla mappa di gioco, in relazione alla distribuzione delle varie abilità che il manipolo di eroi potrà apprendere, incappiamo in una gestione che vacilla in alcuni punti. Il mondo di Bookbound Brigade si divide in quattro macro-aree interconnesse fra di loro da un hub centrale, ognuna di queste aree offrirà la possibilità di acquisire nuove abilità, o di aggiungere nuovi personaggi al roster che, però, potranno essere sfruttati pienamente in una zona differente della mappa, imponendo un backtracking a tratti eccessivo e che si rivela poco stimolante sulla distanza. Niente di terribile, soprattutto considerando l’ottimo level design delle varie aree e la varietà di puzzle ambientali offerti dalla produzione, ma una soluzione maggiormente dinamica avrebbe indubbiamente offerto un’esperienza generale più fluida.
Entrando nel merito delle abilità, e dei personaggi disponibili, Digital Tales ha sviluppato un insieme di meccaniche di gioco solido e ben riuscito. Pian piano che proseguiremo nell’avventura, difatti, i vari personaggi in nostro possesso apprenderanno nuove abilità derivanti dal loro retaggio, così come gli eroi che si uniranno al nostro gruppo, porteranno in dote alcune “formazioni” che si riveleranno utili per proseguire in alcune parti dell’avventura. Ci spieghiamo meglio: Bookbound Brigade permette al giocatore di muovere tutti i personaggi nello stesso momento, come se si fosse al controllo di un piccolo battaglione perfettamente coordinato. All’inizio gli eroi saranno disposti su due linee orizzontali ma, proseguendo nella storia, essi apprenderanno come schierarsi in fila, in colonna e in altre posizioni utili a permettere di passare, o superare, alcune sezioni costellate da puzzle ambientali, o da fasi platform che richiedono precisione e rapidità.
Seppur nelle prime ore di gioco questo sistema di “formazioni” presenta una curva di apprendimento abbastanza ripida, specialmente quando vi verrà richiesto di cambiare schieramenti rapidamente per superare determinate aree della mappa, con il proseguire dell’avventura il gameplay di Bookbound Brigade si rivelerà appagante, stratificato, divertente e diversificato da altre produzioni analoghe. Meno convincente il “feeling” dato dai combattimenti che, anche a causa del muovere numerosi personaggi allo stesso momento, restituisce delle collisioni poco convincenti e che in molteplici occasioni non riescono a offrire le giuste sensazioni al giocatore, non lasciando comprendere se i nemici sono stati colpiti o se sono stati i nostri eroi ad accusare l’offensiva degli avversari. Se, infine, in termini di longevità e di diversità delle situazioni proposte, Bookbound Brigade non delude, quando ci si sofferma sulle attività secondarie offerte dalla produzione di Digital Tales, la situazione cambia notevolmente.
Ogni eroe non giocabile, difatti, vi offrirà una serie di missioni secondarie che si baseranno, molto semplicemente, sul recuperare un determinato oggetto iconico di loro appartenenza, all’interno delle varie aree di gioco, per riportarglielo. Il poco apporto che il sistema di ricompense offre all’interno di Bookbound Brigade, unito alla monotonia delle quest opzionali, porterà rapidamente a una perdita d’interesse verso il ritrovamento di questi oggetti, portando il giocatore a dimenticarsi rapidamente della lancia perduta da Don Chisciotte, a meno che non ci si incappi casualmente durante le fasi esplorative. Alla stessa maniera tutti i collezionabili presenti nel titolo hanno un’attrattiva davvero scarna, riducendosi a un numero infinito di pagine da acquisire, rompendo centinaia di casse sparse all’interno delle varie aree di gioco. Niente che vada a rovinare l’esperienza di gioco generale, ma un sistema di quest secondario maggiormente stratificato, una miglior varietà nei collezionabili presenti e una gratificazione superiore, in termini di mere ricompense, al conseguimento delle varie missioni opzionali, avrebbe reso Bookbound Brigade una produzione decisamente imprescindibile per gli amanti del genere.
Bookbound Brigade su Switch
In termini di prestazioni abbiamo potuto testare Bookbound Brigade esclusivamente su Nintendo Switch e le nostre impressioni sono state globalmente positive. Il titolo risulta fluido in ogni sua parte, privo di input lag fastidiosi e senza alcuna traccia di glitch, o bug, degni di nota. Per quanto, però, questa tipologia di titoli si sposi perfettamente con l’esperienza offerta dal gaming in mobilità, Bookbound Brigade presenta alcune situazioni in cui gli elementi a schermo sono eccessivamente piccoli, non riuscendo a garantire una visione e un’esperienza del tutto ottimale. Anche i caricamenti sono sembrati, in talune occasioni, eccessivamente lunghi ma in linea di massima parliamo di sbavature che non danneggiano mai la solidità dell’esperienza offerta dalle, circa, tredici ore richieste per completare la nuova produzione di Digital Tales. Un’ottimo comparto artistico, un level design minimale ma ben congegnato, una colonna sonora piacevole e ricca di composizioni varie e un’apprezzata localizzazione in italiano, vanno a concludere un pacchetto che, indubbiamente, piacerà a ogni amante dei titoli di stampo Metroidvania.
Voto Recensione di Bookbound Brigade - Nintendo Switch
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Gameplay stratificato e appagante.
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- Level design curato e ricco di situazioni interessanti.
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- Comparto artistico minimale ma ben caratterizzato.
Contro
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- Backtracking alle volte eccessivo e ridondante.
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- Nella versione per Switch i caricamenti sono talvolta troppo lunghi.
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- Attività opzionali poco impattanti e interessanti.
Commento
C’è poco da sentenziare in merito Bookbound Brigade, è un Metrodivania che offre un’esperienza solida, e divertente, corredato da un gameplay per certi versi diverso dalle altre produzioni e da un’universo di gioco attraente e ben congegnato. Per quanto sia altresì vero che la trama non è delle più memorabili, che le attività opzionali siano poco interessanti e che alcune sbavature, qua e la, mostrino la gioventù del team di sviluppo, la nuova produzione di Digital Tales è un titolo che gli amanti del genere dovrebbero assolutamente provare, non che un ottimo “battesimo del fuoco” per questi italianissimi sviluppatori.