Il fenomeno Bloodborne continua a vivere nel cuore dei fan nonostante un decennio di silenzio da parte di Sony. L'iconico titolo di FromSoftware, che oggi compie dieci anni, rappresenta uno dei più grandi paradossi dell'industria videoludica contemporanea: un capolavoro acclamato da critica e pubblico che, inspiegabilmente, non ha mai ricevuto né un sequel, né una remaster, né un semplice aggiornamento per le console di nuova generazione. Mentre i giocatori si organizzano per l'ennesimo evento comunitario "Return to Yharnam" per celebrare l'anniversario, la domanda rimane sempre la stessa: perché Sony continua a ignorare uno dei suoi titoli più amati?
Una possibile spiegazione è emersa recentemente dalle parole di Shuhei Yoshida, ex dirigente di Sony PlayStation. In un'intervista con Kinda Funny Games, Yoshida ha condiviso quella che ha definito una sua "teoria personale" sul mistero Bloodborne. Secondo l'ex dirigente, Hidetaka Miyazaki, il geniale director del gioco, sarebbe profondamente legato alla sua creazione al punto da non voler permettere a nessun altro di metterci le mani, mentre lui stesso sarebbe troppo impegnato per dedicarsi personalmente al progetto.
"Miyazaki-san ha davvero amato profondamente Bloodborne," ha spiegato Yoshida, sottolineando che il team PlayStation potrebbe semplicemente star rispettando i desideri del creatore. È importante precisare che queste sono solo supposizioni e non informazioni ufficiali, come lo stesso Yoshida ha tenuto a chiarire.
Un calendario troppo fitto per il maestro
Effettivamente, la carriera di Miyazaki dopo Bloodborne è stata caratterizzata da un successo dopo l'altro. Dal 2015 ad oggi, il director ha guidato lo sviluppo di Dark Souls 3, Sekiro: Shadows Die Twice e l'acclamatissimo Elden Ring, che ha portato FromSoftware a livelli di popolarità mai raggiunti prima. La crescente fama dello studio ha persino portato all'annuncio di uno spin-off multiplayer di Elden Ring previsto per quest'anno.
Nelle rare occasioni in cui gli è stato chiesto di Bloodborne, Miyazaki ha generalmente evitato l'argomento, ricordando che FromSoftware non detiene i diritti dell'IP. Tuttavia, nel febbraio dello scorso anno, ha almeno ammesso che il gioco trarrebbe beneficio da una release su hardware più moderno, lasciando uno spiraglio di speranza per i fan.
Negli anni, la comunità ha cercato di colmare il vuoto con progetti fan-made che migliorassero l'esperienza base di Bloodborne su PS4. La risposta di Sony, però, è stata tutt'altro che accomodante. Lance McDonald, creatore di una celebre mod per far girare il gioco a 60fps, ha ricevuto a gennaio una notifica di rimozione da parte di Sony Interactive Entertainment, ben quattro anni dopo il rilascio della sua modifica.
Solo una settimana dopo, Lilith Walther, creatrice di Nightmare Kart (precedentemente noto come Bloodborne Kart) e del suggestivo demake in stile PlayStation 1 di Bloodborne, ha rivelato che un vecchio video YouTube del suo progetto era stato colpito da un reclamo per copyright.
Di fronte al perdurante silenzio ufficiale, i fan continuano a mantenere vivo lo spirito di Bloodborne attraverso iniziative comunitarie. L'evento "Return to Yharnam" che inizia oggi, in occasione del decimo anniversario, invita i giocatori a creare un nuovo personaggio, evocare cooperatori e invasori casuali, e lasciare messaggi in-game che segnalino la loro partecipazione all'iniziativa.
Per quanto doloroso possa essere ammetterlo, questi eventi organizzati dalla comunità potrebbero essere l'unico futuro rimasto per i cacciatori di Yharnam. L'eredità di Bloodborne sembra destinata a vivere esclusivamente attraverso la passione dei suoi fan, mentre Sony continua il suo incomprensibile silenzio su uno dei titoli più richiesti del suo catalogo.