Il percorso che ha portato London Studio alla realizzazione di Blood & Truth inizia con London Heist, un'esperienza ristretta ma sicuramente pregna di un'idea creativa che, con il tempo, è sfociata proprio nell'ultima creazione del team situato nella capitale d'Inghilterra. Se il lavoro pionieristico che anticipa Blood & Truth era appunto un prodotto umile nella durata ma ambizioso nel concept, questa nuovo titolo ambisce a racchiudere al suo interno una filosofia che, come vi abbiamo raccontato, si sposa perfettamente con le potenzialità della realtà virtuale e nello specifico di PSVR.
Blood & Truth è infatti un'avventura dal grande stampo action, che vuole mettere i giocatori nei panni di un "action hero", ovvero uno di quei protagonisti dei grandi blockbuster d'azione hollywodiani - da John Wick a James Bond -, con lo scopo di regalare cinque/sei ore di grande intensità, sparatorie ed effetti speciali letteralmente esplosivi. Il primo contatto con la produzione ci lasciò estasiasi e convinti, vogliosi di poterne "avere ancora" e, soprattutto, di verificare se la versione finale tenesse fede alle aspettative.
Con immenso piacere, Blood & Truth si è rivelata un'esclusiva di qualità, figlia di una progettazione curata e ficcante, che torna finalmente a mostrare le vere potenzialità di una periferica che nel prossimo triennio promette di evolversi ancora e, magari, esplodere definitivamente. Ecco la nostra recensione.
Blood & Truth, ovvero catapultarsi nel cuore dell'azione
Ryan Mark è un agente SAS rientrato in patria (Londra) dopo l'improvvisa morte del padre, ovvero l'avvenimento che, di fatto, scatenerà tutti i tasselli narrativi della sceneggiatura del gioco. L'incipit, concepito sulla falsa riga dei film a cui il gioco s'ispira, è funzionale allo scopo, ovvero immergere sin da subito il giocatore nel mood giusto. Non parliamo di una trama tipica dei "revenge movie", bensì un misto fra il classico approccio in stile gangster e lo stile invece più ritmata dei film d'azione. La necessità di creare un racconto che alterni sparatorie a dialoghi crea in definitiva un flusso ben orchestrato, ma non esente da difetti.
Nonostante infatti Blood & Truth sia molto piacevole da giocare e da "vivere", manca un pizzico di equilibrio nella gestione dell'alternanza dei ritmi: talvolta le scene più compassate e verbose spezzano molto lo scorrere degli eventi, al contrario delle improvvise accelerate rischiano dare meno peso ai vari eventi della storia. Poco male, però, perché Blood & Truth ha anche il merito di costruire un cliffhanger concreto e riuscito, e di dare spazio ai vari comprimari che arricchiscono tutto il background della vicenda. In buona sostanza, Mark si troverà coinvolto in una lotta fra bande che lo porterà a consumare migliaia di proiettili sui corpi di nemici e a compiere azioni veramente rocambolesche.
L'impronta puramente action è il vero focus di tutta la produzione, che si diverte anche a giocare con la realtà, proponendo quindi situazioni difficilmente verificabili nella vita di tutti i giorni, ma che ricalcano e omaggiano i blockbuster di cui parlavamo in apertura. Blood & Truth sicuramente non è un titolo narrativo in senso stretto, ma costruisce comunque un racconto capace di dare un vero significato a tutta l'azione, complici anche le scene strettamente dedicate ai dialoghi, che grazie al motion capture degli attori godono di un realismo e di una mimica facciale da non sottovalutare.
Chi ama le grandi avventure d'azione in buona sostanza amerà Blood & Truth; al netto di qualche rinuncia in termini stilistici, il lavoro di London Studio centra in modo esemplare l'obbiettivo. Una volta terminato il gioco, lo slogan "be the action hero" vi sembrerà perfettamente calzante.
Gameplay al cardiopalma
Come vi abbiamo detto nel paragrafo precedente, e come avrete ben intuito fra le righe, Blood & Truth mostra i muscoli quando lo scopo diventa tritare nemici a suon di scarica di proiettili. Prima di parlare nel dettaglio del gameplay, una doverosa premessa: per giocare a Blood & Truth potrete utilizzare sia i Move che il Dualshock 4; è evidente che nel primo caso si ottiene la miglior esperienza possibile, complice un sistema di comandi - di cui parleremo a breve - in grado di calarci perfettamente nella parte. Nonostante questo, i non possessori dei Move potranno comunque utilizzare il gioco, rinunciando però ai pregi di cui sopra.
Parlavamo di un gameplay esaltante, che con i Move trova la sua forma perfetta. Ebbene il sistema di shooting e controlli di Blood & Truth ha un layout molto semplice, ma efficace: per mirare basterà utilizzare i Move come se fossero delle vere pistole, addirittura potremmo impugnare due armi differenti per provare a scatenare l'inferno. Con la singola bocca da fuoco, però, si potrà utilizzare l'altra mano per avere una mira più accurata a guardare attraverso il mirino in questione, massimizzando quindi l'efficacia. Per ricaricare basterà portarsi la mano libera al petto e utilizzare il grilletto per sostituire il caricatore, chiaramente mimando il gesto in scala 1:1. Non è finita qui, perché premendo triangolo per esempio si potranno compiere gestualità esclusive, come far roteare il revolver prima di scaricare una raffica di fuoco sul gruppo di nemici. Insomma, tutta quanta l'architettura di gioco spinge in una chiara direzione: la spettacolarità, e a contribuire a questo ci pensa un set di armi vario e con caratteristiche uniche.
A partire dal rinculo, fino al gesto legato alla ricarica, ogni arma ha delle sue specifiche. Revolver, fucili automatici, shotgun e altre sorprese che non vogliamo svelarvi saranno protagonisti di sequenze d'azione incredibili, che guardando al passato difficilmente trovano riscontro in produzioni simili. Se quindi pensavate che Blood & Truth fosse un gioco "dove si spara tanto e poco più", vi sbagliate di grosso: c'è varietà nell'azione, nell'approccio, nelle armi e anche nelle ambientazioni, che approfondiremo fra poco. L'unica cosa che forse toglie un po' d'immersione è la gestione del movimento, che non è libera ma "confinata" ad alcuni punti prestabiliti, raggiungibili tramite la pressione dello specifico tasto sul Move.
Anche in questo caso, però, poco male: una volta presa confidenza con i controlli e il gioco, sarete in grado di muovermi con grande velocità, riuscendo quasi ad eludere il "movimento non libero". Altra feature interessante è la modalità slow motion, attivabile premendo simultaneamente i due tasti Move: si rivelerà particolarmente utile negli ambienti ricchi di nemici, ma, parlando in generale, la difficoltà non è tale da richiedere un grandissimo sforzo a prescindere. L'impressione è che London Studio abbia bilanciato il tutto, puntando - lo ripetiamo spesso - su spettacolarità e divertimento.
Per provare a spezzare anche quella che potrebbe essere la monotonia data dalla continua azione, Blood & Truth propone anche una discreta varietà in termini di ambienti e interazioni con gli stessi. Si passa dalla Londra urbana e luoghi invece più ristretti e se vogliamo intimi, come l'hub centrale nel quale svagarsi, provare le armi e toccare con mano i collezionabili. A livello d'interazione invece, nel corso dell'avventura, saremo chiamati ad interagire con vari elementi del level design per poter progredire, citiamo per esempio il grimaldello usato per aprire le serrature, oppure fasi stealth non molto elaborati ma comunque utili a contestualizzare meglio alcuni momenti, impreziosendoli con varianti di gameplay.
Infine, il dettaglio grafico, che anch'esso rappresenta probabilmente la miglior forma mai vista su PSVR. Nel nostro caso, il visore era collegato ad una PS4 Pro, che chiaramente offre il meglio possibile in termini di texture, illuminazione ed effetti particellari (soprattutto per quanto riguarda le esplosioni e i vari effetti scenici). Insomma, Blood & Truth ad oggi è chiaramente un'esclusiva di peso nel panorama PSVR: il giusto concept unito ad una realizzazione tecnica che sfiora l'impeccabile, contribuiscono a creare un prodotto imprescindibile per gli amanti della realtà virtuale.