Blood of Dawnwalker punta a superare The Witcher 3, confermate magie e romance

Svelati nuovi dettagli su romance e magia in "The Blood of Dawnwalker", l'atteso gioco fantasy sui vampiri dai creatori di The Witcher 3.

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a cura di Giulia Serena

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Il director di The Witcher 3 sta sviluppando un nuovo gioco di vampiri e fantasy intitolato The Blood of Dawnwalker, il cui primo trailer è uscito la scorsa settimana. Rebel Wolves, lo studio dietro questo promettente RPG open world, ha recentemente rivelato nel server discord ufficiale nuovi dettagli sul sistema di magia e le opzioni romantiche del gioco, previsto per il 2025 su PS5, Xbox Series X|S e PC.

The Blood of Dawnwalker si propone come un "sandbox narrativo" con una storia non lineare. Lo studio ha spiegato:

"Significa mettere il massimo controllo possibile sulla narrativa nelle mani dei giocatori, enfatizzando la libertà di esplorare storie con un obiettivo chiaro ma molti modi per raggiungerlo".

A differenza di The Witcher 3, la magia in questo nuovo titolo sarà meno appariscente e più focalizzata sull'occulto. Rebel Wolves ha dichiarato: "La nostra magia è meno vistosa di quella usata in ambienti puramente fantasy ed è piuttosto rara. Ruota attorno all'occulto: rituali, amuleti, reliquie e invocazioni, invece di palle di fuoco o fulmini".

Il gioco includerà anche opzioni romantiche, sebbene i dettagli specifici non siano stati ancora rivelati. Questa caratteristica, insieme all'enfasi sulla narrazione, dimostra l'ambizione del titolo di superare altri grandi giochi open world con trame complesse.

The Blood of Dawnwalker promette, infatti, di introdurre una meccanica di gioco mai vista prima in un videogioco: Coen, il personaggio centrale, accetta i doni vampirici per cercare di salvare la sua famiglia. È metà umano e metà non-morto, una combinazione che dà vita a una situazione senza precedenti.

Come spiega il director: “Di giorno, Coen è umano, con le capacità di una persona normale. Ma al calare della notte, diventa un vampiro: più forte, veloce e dotato di abilità sovrumane.” Tomaszkiewicz sottolinea che questa dualità è già stata esplorata nella cultura popolare attraverso libri e film, ma è la prima volta che viene adattata in un videogioco.

A questa meccanica si aggiunge il passare del tempo nel gioco. Ogni missione completata fa avanzare l’orologio, ma Coen non può essere ovunque contemporaneamente, costringendo i giocatori a scegliere con attenzione ogni loro azione. Il titolo includerà, infatti, un limite di tempo per salvare la famiglia del protagonista, anche se gli sviluppatori assicurano che "non è necessario affrettarsi".

Insomma, con questi nuovi dettagli, The Blood of Dawnwalker si conferma come uno dei titoli più attesi del 2025, promettendo un'esperienza di gioco profonda e coinvolgente per gli appassionati di RPG e fantasy oscuro. Resta da vedere, ovviamente, se tutto andrà secondo i piani. 

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6 Commenti

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"Il titolo includerà, infatti, un limite di tempo per salvare la famiglia del protagonista"

Il problema è tutto qui, una cosa del genere in un rpg è un ossimoro e va contro l'essenza stessa del gioco di ruolo, potrà essere anche bello quanto si vuole, ma io vedo un gravissimo errore inserire un tempo limite.
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"Il titolo includerà, infatti, un limite di tempo per salvare la famiglia del protagonista" Il problema è tutto qui, una cosa del genere in un rpg è un ossimoro e va contro l'essenza stessa del gioco di ruolo, potrà essere anche bello quanto si vuole, ma io vedo un gravissimo errore inserire un tempo limite.
Concordo, però se lo scorrere del tempo fosse solo legato allo svolgimento di missioni di trama, probabilmente avresti comunque il tempo di godere di sidequest ed esplorazione del mondo di gioco. Potrebbe essere un compronesso anziché un vero e proprio countdown
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"Il titolo includerà, infatti, un limite di tempo per salvare la famiglia del protagonista" Il problema è tutto qui, una cosa del genere in un rpg è un ossimoro e va contro l'essenza stessa del gioco di ruolo, potrà essere anche bello quanto si vuole, ma io vedo un gravissimo errore inserire un tempo limite.
Argomento vecchio di quasi 30 anni e fallace da (quasi) trent'anni fa, quando uscì il primo Fallout con un limite di tempo che non mi sembra abbia compromesso una beata minchia in quel caso.

I limiti di tempo non hanno niente e giochi di ruolo non sono per nulla ossimori. Al massimo stanno male in giochi che promuovono prima di tutto l'esplorazione e le attività secondarie (Quest o meno che siano).

Se l'intento degli sviluppatori non è questo (e mi pare palese che non lo sia), il limite di tempo può essere uno strumento prezioso per promuovere la rigiocabilità (come nel primo Fallout) e dare un peso narrativo alle perdite di tempo.

Sta tutto nell'implementazione dei limiti si tempo, che in questo caso mi pare proprio la più permissiva possibile: stati di avanzamento della trama.
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"Il protagonista è messo umano mezzo non morto, una situazione mai vista in precedenza" ma per chè non vi informate?
È esattamente il Dampyr di dungeons e dragons, ed esiste d almeno 30 anni!
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"Coen, il personaggio centrale, accetta i doni vampirici per cercare di salvare la sua famiglia. È metà umano e metà non-morto, una combinazione che dà vita a una situazione senza precedenti."
Perchè non vi informate prima? Potreste evitarvi degli imbarazzi, questo è esattamente il Dampyr D&D introdotto come razza giocabile 12 anni fà

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Non vedo l'ora! Pare fatto bene
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"Il titolo includerà, infatti, un limite di tempo per salvare la famiglia del protagonista" Il problema è tutto qui, una cosa del genere in un rpg è un ossimoro e va contro l'essenza stessa del gioco di ruolo, potrà essere anche bello quanto si vuole, ma io vedo un gravissimo errore inserire un tempo limite.
Secondo me è l'esatto contrario, spinge ad una rigiocabilità assurda. Oltre al fatto che -finalmente- vivi DAVVERO l'esperienza GDR. "Il mondo sta esplodendo, ma -giochi a gwent?"
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