Ion Hazzikostas, il game director di World of Warcraft (WOW), ha replicato alle critiche riguardo all'early access incluso nella versione Epic Edition dell'espansione World Of Warcraft: The War Within, venduta a 90 euro.
Le polemiche sono nate dalla preoccupazione che l'early access potesse creare divisioni nella comunità di giocatori, specialmente per le dinamiche legate al PvP e ai contenuti avanzati.
Hazzikostas ha affrontato le critiche, sottolineando che l'early access non fornirà vantaggi significativi sul lungo termine e che è una pratica comune nell'industria videoludica.
Ha spiegato che l'edizione base dell'espansione offre un valore migliore rispetto al passato, includendo bonus come il boost per tutti i personaggi e il contenuto Dragonflight.
Il game director ha rassicurato che Blizzard ha progettato l'early access in modo da limitare eventuali vantaggi e ha evidenziato le restrizioni associate a questa modalità.
Ha dichiarato che l'early access mira principalmente a giocatori con limitato tempo libero e che desiderano un vantaggio temporale per poter "livellare" con maggior tranquillità in vista dell'apertura del primo raid.
Hazzikostas ha chiarito che, sebbene i giocatori possano avere un vantaggio nel raggiungere il, nuovo, livello 80 durante l'accesso anticipato, ciò non garantirà l'accesso anticipato alla maggior parte delle attività endgame.
Blizzard sta valutando attentamente i vantaggi di potenza nel gioco finale, con l'obiettivo di evitare differenze significative tra giocatori che parteciperanno, o meno, all'early access nel momento in cui inizierà la Stagione Uno e verranno resi disponibili il nuovo raid e i dungeon Mythic Plus.
Resta da vedere, però, come queste affermazioni si concretizzeranno, visto che per il momento la critica maggiore rivolta a Blizzard è proprio quella di garantire maggior tempo per "livellare" ai possessori dell'early access, permettendogli di arrivare al livello 80 prima degli altri giocatori.