Blizzard censura commenti pro Hong Kong su Twitch?

Ancora disordini per Blizzard. A quanto sembrerebbe, la società ha bannato diversi giocatori su Twitch per commenti sulla questione. Sarà vero?

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a cura di Alessandro Niro

I problemi per Blizzard non sembrano terminare. I disordini che si sono creati sulla questionedi Hong Kong stanno peggiorando giorno dopo giorno. Dopo il ban e l’allontanamento dalle scene eSports di Chung “Blitzchung” Ng Wai, un pro-player di Hearthstone proveniente da Hong Kong che aveva concluso una stream affermando di supportare le proteste contro la polizia locale e il governo di Hong Kong, si moltiplicano le proteste nei confronti di Blizzard.

Nonostante le ultime minacce di possibili manifestazioni di protesta alla BlizzCon 2019 dell'1 e 2 novembre, secondo quanto riportato da alcune fonti, sembra che la compagnia abbia bannato dal canale Twitch chiunque abbia commentato con le parole Free Hong Kong durante la diretta degli Hearthstone Masters di Bucarest dello scorso weekend.

I messaggi chiamati in causa sono stati cancellati in automatico dal sistema e gli autori hanno ricevuto un ban di 24 ore dal canale Twitch di Blizzard. Quest'ultima ha assolutamente smentito i fatti "No, non stiamo bannando nessuno dalla chat di Twitch per le sue idee politiche. I ban sono gestiti da un sistema automatico di moderazione, probabilmente il ban ha colpito coloro che hanno spammato la stessa frase ripetutamente nel giro di pochi secondi, floodando il canale, indipendentemente dal tipo di frase".

Blizzard fa quindi sapere che controllerà la natura dei vari ban avvenuti e sbannerà gli utenti bloccati ingiustamente in maniera automatica dal sistema. La compagnia si è scusata con il pubblico per il problema tecnico, verificatosi in un momento molto sensibile per quanto riguarda l'immagine pubblica della casa stessa.

Sul caso Blizzard Hong Kong è intervenuto anche il congresso degli Stati Uniti affermando che "Mentre la Cina amplifica la sua campagna di intimidazione, Voi e la Vostra azienda dovete decidere se guardare oltre e promuovere i valori americani - come la libertà di parola e di pensiero - o di cedere alle richieste di Pechino al fine di preservare l'accesso al mercato. Vi esortiamo nei termini più forti a riconsiderare la vostra decisione rispetto al signor Chung. Avete l'opportunità di invertire la rotta. Vi esortiamo a prenderla".

Come finirà questa faccenda? Riuscirà Blizzard a prendere la strada giusta?

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