Bill Gates, adesso potete chiamarmi gamer

Bill Gates ha affermato che la definizione di videogiocatore si sta ampliando e diventando più inclusiva, riconoscendo se stesso come uno di loro.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Nel mondo della tecnologia, il nome di Bill Gates è sinonimo di innovazione e successo. Tuttavia, dietro l'uomo che ha co-fondato Microsoft e ha rivoluzionato il settore dell'informatica, si cela una storia complessa e affascinante legata ai videogiochi.

Durante i primi giorni del sistema operativo Windows, Bill Gates si trovò in una situazione insolita: dovette rimuovere il gioco di Campo minato dal suo PC a causa di una dipendenza sfrenata. Pare che gli ingegneri fossero così preoccupati per il tempo che Gates passava a giocare che crearono un punteggio inarrivabile appositamente per lui, nella speranza che smettesse di dedicarsi a questo passatempo.

Nonostante la sua dipendenza dal famoso giochino pre-installato nelle versioni di Windows più vecchie, Bill Gates non è mai stato un videogiocatore accanito. Si è limitato a qualche partita sporadica a giochi sportivi e ha provato Halo, ma senza mai dedicare interminabili ore al multiplayer su Xbox Live. Inizialmente, Gates era scettico riguardo all'idea di creare una console dedicata, come l'Xbox, poiché considerava ciò un insulto alla sua persona e al prestigio di Microsoft.

Recentemente, Bill Gates ha letto il romanzo di Gabrielle Zevin, intitolato "Tomorrow, and Tomorrow, and Tomorrow", che ruota attorno al tema dei videogiochi. Questa lettura l'ha colpito profondamente, facendogli rivivere ricordi legati ai primi tempi di Microsoft e alle sue passioni giovanili. Il romanzo ha anche suscitato in lui una riflessione sulla natura dei videogiochi e sulla loro capacità di creare connessioni umane.

Dal gioco di Tetris e dei primi giochi arcade alla recente ossessione per Wordle, questo romanzo ha risuonato profondamente con Bill Gates, ricordandogli il suo rapporto con Paul Allen, la creazione di Microsoft e i primi giorni dell'informatica. Ha affermato che la definizione di videogiocatore si sta ampliando e diventando più inclusiva, riconoscendo se stesso come uno di loro. Tuttavia, ciò non implica che Gates si appresti a passare centinaia di ore su Diablo IV o altri giochi. Nonostante l'ammirazione per la trama coinvolgente del romanzo, Gates resta ancorato al suo ruolo di visionario e uomo d'affari.

Nonostante la sua passione per i giochi, Gates è riuscito a trovare un equilibrio tra le sue passioni e il suo lavoro nella tecnologia. Mentre continua a influenzare il mondo con le sue idee innovative, il suo interesse per i videogiochi rimane un elemento peculiare della sua storia personale.