Big Brain Academy: Sfida tra menti | Recensione

Big Brain Academy: Sfida tra menti si pone l’ambizioso obiettivo di riportare in auge una delle serie dell’iconica Touch! Generation di Nintendo.

Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

Non sappiamo in quanti tra voi si ricorderanno di Big Brain Academy, la serie lanciata da Nintendo nel 2005, pensata per offrire una versione più disimpegnata del più celebre Brain Training. Un esperimento particolare, ideato per offrire dei piccoli test di intelligenza impostati come il più canonico dei party game da poter fruire in mobilità (nel capitolo originale uscito su DS del 2005) o in compagnia (nel secondo, e ultimo fino a oggi, episodio della serie rilasciato per Wii nel 2007).

Vuoi per la, eccessiva, presenza di party game su Wii, e di un nutrito numero di produzioni per stimolare la mente su Nintendo DS, Big Brain Academy non riuscì mai a conquistare realmente pubblico e critica, rimanendo imprigionato in quel limbo dove stazionavano tutte quelle produzioni, semplicemente, buone. Ora, a distanza di quasi quindici anni, Nintendo ha deciso di proporre un nuovo capitolo di Big Brain Academy che sfrutti le caratteristiche di Switch per offrire un’esperienza in grado di unite quanto di buono proposto dai precedenti due capitoli, espandendolo ulteriormente.

Bentornati alla Big Brain Academy

Perfetto esponente di quella Touch! Generation ideata da Nintendo nel lontano 2005, Big Brain Academy è sempre stata una serie poco compresa. Concepito come un’esperienza mordi e fuggi, da fruire nei brevi momenti liberi per allenare il cervello attraverso una formula prettamente ludica, Big Brain Academy si è ritrovato ad essere erroneamente classificato come “una versione del Brain Training pensata per i più piccini”. In realtà la serie è molto più di questo ma indubbiamente il comparto artistico minimale, le atmosfere disimpegnate e la costante ironia delle, poche, linee di dialogo presenti al suo interno, possono far travisare facilmente gli intenti originali di Nintendo.

Big Brain Academy: Sfida tra menti non si discosta da quanto visto nei precedenti due capitoli della serie, andando a unire un’atmosfera piena di leggerezza, un comparto ludico minimalista e una serie di esercizi per la mente, pensati per far lavorare il cervello degli utenti in maniere sempre diverse.

Dopo le doverose premesse fornite dal Professor Bilancini, che a differenza del più serio Kawashima propende per un approccio didattico maggiormente condito di immagini e battute umoristiche, verrà chiesto al giocatore di creare il suo avatar. Scelta la fisionomia minimalista, e quale abbigliamento indossare, sarà necessario inserire alcune informazioni in merito alla propria età anagrafica, la propria mansione e così via.

Pur essendo molto simili alle informazioni richieste da qualsivoglia esponente del genere Brain Training, le informazioni che vengono chieste da Big Brain Academy sembrano più indirizzate alla creazione di una scheda giocatore, rispetto al definire qualsivoglia aspetto dell’età mentale del giocatore.

Terminata la creazione del profilo, tutto quello che Big Brain Academy: Sfida tra menti ha da offrire al giocatore viene sciorinato in un breve tutorial di una manciata di minuti. Escludendo la possibilità di giocare insieme a un massimo di quattro amici, opzione che viene proposta una volta avviato il gioco, Big Brain Academy: Sfida tra menti propone tre macro-sezioni, più una segreta, nelle quali sono ripartite le varie attività di gioco.

In “Stretching” vengono ripartiti i venti esercizi che compongono Big Brain Academy: Sfida tra menti. Il giocatore potrà dedicarsi a quello che preferisce con l’intento di migliorare il suo punteggio precedente e ambire all’ottenimento di una delle medaglie d’oro del Professor Bilancini. Questi riconoscimenti, ottenibili superando un determinato punteggio nei vari esercizi proposti dal gioco, serviranno a guadagnare delle monete utili per ottenere degli oggetti cosmetici per il proprio avatar, oltre che a sbloccare alcuni segreti di cui non vogliamo rovinarvi la sorpresa.

Tutti gli esercizi presenti in Big Brain Academy: Sfida tra menti sono divisi in cinque “materie”, Intuito Percezione Memoria Analisi e Algebra, le quali a loro volta conterranno quattro minigiochi che si basano, fondamentalmente, sulla rapidità di esecuzione del giocatore. Il sistema, per quanto possa sembrare scarno contenutisticamente, funziona molto bene poiché ognuno degli esercizi proposti, al netto della apparente semplicità, riesce a rivelarsi appagante e stimolante.

Superare il proprio punteggio giorno dopo giorno, con la conseguente percezione di migliorare i propri tempi di reazione e ragionamento, riesce a rendere l’esperienza assuefacente il giusto, spingendo il giocatore a ritornare costantemente su Big Brain Academy: Sfida tra menti anche solo per quella manciata di minuti necessaria a svolgere un esame o a provare a ripetere un esercizio nel quale si è meno bravi.

In merito alla varietà degli esercizi proposti da Big Brain Academy: Sfida tra menti, invece, ci troviamo di fronte a un dualismo che sembra affliggere la serie fin dai suoi esordi. Da una parte troviamo venti esercizi ben congegnati, realizzati in maniera certosina e con un’attenzione ai dettagli incredibile (basti pensare alla possibilità di decidere anzitempo se si andrà a svolgere un test con i controlli touch o tramite un controller per permettere al gioco di bilanciare la sfida proposta); dall’altro versante, invece, il numero contenuto di esercizi potrebbe far sopraggiungere molto rapidamente il tedio nei giocatori.

Non fraintendeteci, il generatore casuale di esercizi funziona perfettamente e riesce nell’intento di non riproporre mai lo stesso pattern nemmeno dopo ore di gioco ma la ridondanza che affligge gli esercizi, una volta che si deciderà di svolgerli quotidianamente, potrebbe far perdere ogni stimolo verso Big Brain Academy: Sfida tra menti anzitempo. Bisogna comunque sempre tenere a mente che si tratta di una produzione a prezzo ridotto, concepita per essere fruita a piccole dosi giorno dopo giorno ma indubbiamente è giunto il momento per Nintendo di modificare il “format” alla base della serie e spingersi oltre, proponendo una collezione di esercizi più varia e complessa anche al costo di far lievitare il prezzo finale del titolo.

La seconda macro-sezione presente in Big Brain Academy: Sfida tra menti è dedicata agli esami, ovvero un test composto da cinque esercizi diversi (uno per ogni “materia”) e casuali che, una volta svolti, determineranno il “Punteggio Cervellone” del giocatore, oltre che dargli un voto e definire in cosa sia più ferrata la sua mente.

L’ esame ha una durata di una decina di minuti al massimo, comprensivi dei dialoghi del Professor Bilancini atti a spiegare attraverso l’utilizzo di cifre a quattro zeri quale dovrebbe essere il punteggio attribuibile a chi svolge un esercizio costante, e si pone come un macro-esercizio da svolgere metodicamente per poter constatare i progressi fatti dalla propria mente e capire se sia necessario allenarla in una determinata materia rispetto che a un’altra. In un senso molto lato l’esame di Big Brain Academy: Sfida tra menti, ricopre il ruolo di endgame andando a porsi come quell’attività pensata per far avviare il titolo regolarmente per constatare i propri progressi.

Infine troviamo una novità per la serie: Sfida Fantasma, ovvero la modalità multiplayer asincrona di Big Brain Academy: Sfida tra menti. Attraverso un menù molto semplice, il giocatore potrà decidere di sfidare il “fantasma” di un altro utente in un’esercizio scelto casualmente. I fantasmi altro non sono che delle registrazioni delle precedenti performance compiute dai giocatori che vengono usate per sfidare questi ultimi nel tentativo di battere il loro punteggio, cercando di scalare la classifica globale del gioco.

Non si tratta, ovviamente, di una modalità in grado di rivoluzionare l’offerta proposta da Big Brain Academy: Sfida tra menti ma, indubbiamente, svolge molto bene il suo compito di offrire un comparto multigiocatore online confezionato con cura e in grado di offrire stimoli addizionali al giocatore. Poter scegliere se sfidare giocatori casuali, amici o utenti specifici (attraverso un sistema di codici numerici) amplia ulteriormente il ventaglio di possibilità offerte da Sfida Fantasma che, nella sua semplicità, riesce ad ampliare i contenuti proposti dal titolo.

A chi è rivolto?

Uno degli errori di valutazione più comuni, per quanto riguarda la serie Big Brain Academy, è quella di considerarla, come dicevamo in apertura, una variante per i più piccini di Brain Training. La realtà dei fatti è sostanzialmente diversa in quanto, specialmente nel caso di Big Brain Academy: Sfida tra menti, ci troviamo di fronte a una produzione pensata per essere venduta a un prezzo contenuto e concepita per garantire un allenamento quotidiano fruibile in qualsiasi fascia di età.

Il comparto artistico del titolo non presenta nulla di diverso da quanto Nintendo ha sempre proposto alla sua utenza: personaggi, e atmosfere, senza tempo che fungano da ponte verso delle esperienze ludiche adatte a ogni età. Big Brain Academy: Sfida tra menti non è da meno anche se, indubbiamente, il genere a cui appartiene rappresenta già di per se un importante limite invalicabile per molti utenti. Al netto delle sue limitazioni, però, Big Brain Academy: Sfida tra menti è sviluppato con cura in ogni suo aspetto e siamo certi che farà la gioia di chiunque cerchi un Brain Trainer più versatile e con un’impronta maggiormente ludica.

Leggi altri articoli