A concludere questa prima parte di conferenze pre-E3 2018, dopo EA Play e Microsoft, tocca a Bethesda, che nella notte ci ha deliziato con nuovi annunci, auto-ironia e gameplay di giochi già annunciati, ma non sono mancate anche sorpresone davvero inaspettate che vanno oltre ai meri annunci classici.
Le certezze tra alti e bassi
Pete Hines sale sul palco di Bethesda con ironia e simpatia nei confronti di Walmart, famosa catena di videogiochi che anticipò Rage 2 nel mese di maggio. Ed è proprio il seguito di Rage ad essere il protagonista dell'apertura di briefing, prima con una breve live del tema musicale del gioco e successivamente con un gameplay pre-registrato di una delle missioni del titolo, il risultato è un gioco stravagante e incredibilmente curato sotto l'aspetto open world, a tratti, è parso di ricordare Bulletstorm dal punto di vista qualitativo della dinamicità degli scontri.
Il momento dopo è stato affidato a brevi aggiornamenti su The Elder Scrolls Online Summerset, The Elder Scrolls Legends - che arriverà su console attuali - e Quake Champions, tutti prodotti che hanno necessariamente bisogno di un supporto importante per essere apprezzati dalla community.
Ed è proprio il seguito di Rage ad essere il protagonista dell'apertura di briefing, prima con una breve live del tema musicale del gioco e successivamente con un gameplay pre-registrato di una delle missioni del titolo, il risultato è un gioco stravagante e incredibilmente curato sotto l'aspetto open world.
I primi tre veri annunci, però, escono allo scoperto subito dopo: un DLC di Prey, tra l'altro già leakato, chiamato Mooncrash con annesso una modalità online "nascondino" chiamata Typhon Hunter, in cui 4 giocatori dovranno tramutarsi in mimic per nascondersi da un quinto player che dovrà scovarli. Questo contenuto aggiuntivo è disponibile da ora.
Il secondo annuncio è un DLC di Wolfenstein II The New Colossus, intitolato Youngblood. La storia è incentrata sulle figlie di William Blazkowicz che dovranno collaborare per eliminare ancora una volta una folta quantità di nazisti, il tutto sarà possibile anche in compagnia di un amico, essendo giocabile anche in co-op mode. L'annuncio a sorpresa è, però, DooM Eternal, seguito del reboot avvenuto nel 2016; il gioco non è stato mostrato, ma lo sarà alla Gamescom 2018 attraverso un panel dedicato. Da citare anche le due esperienze VR giocabili all'E3 2018: Prey VR e Wolfenstein Cyberpilot, dove in quest'ultimo vestiremo i panni di un hacker in grado di rubare i robot e i veicoli nemici ed utilizzarli contro di loro.
Bethesda Softworks e i suoi progetti
Todd Howard sale sul palco e dopo un paio di minuti per sciogliere il ghiaccio con una divertente parodia di Skyrim, decide di mostrare il piatto forte della serata: Fallout 76. Il gioco è un ibrido single player/online, in cui il mondo di gioco è persistente per dozzine di giocatori, in grado di interagire tra di loro in diversi modi, dal PVP, alla cooperazione classica. Può essere giocato anche totalmente in single player e presenterà una forte accentuazione al crafting e al building già vista in Fallout 4. Il gioco sarà disponibile a partire dal 14 novembre 2018 e avrà una beta, o meglio, un break -it early test application, come hanno sarcasticamente definito questa fase. Alla vendita è offerta in tre edizioni separate, ancora senza possibilità di preordine: la standard edition, la special edition che contiene una mappa della West Virginia capace di illuminarsi buio e la Power Armor edition, composta da un casco della Confraternità d'acciaio, in grado di illuminarsi e modificare la nostra voce.
Todd non ha voluto mostrare solo Fallout, ha infatti presentato in maniera veloce e sintetica The Elder Scrolls Blades, titolo per smarthone che sarà disponibile alla fine dell'anno gratis su Android e Apple Store. Quasi con stupore è comparso subito dopo, Starfield - RPG fantascientifico, e prima nuova IP dopo 25 anni di Bethesda Softworks - Il gioco era stato già rumoreggiato l'anno scorso, ed è a tutti gli effetti il prossimo gioco della casa. Non poteva finire la conferenza con la bomba però, ed ecco spuntare fuori The Elder Scrolls VI, che però, sembra essere stato un mero contentino per i fan, visto che il gioco non solo non esiste al momento, ma non ha nemmeno un nome definitivo, e il suo sviluppo partirà dopo Starfield. Ci vorrà, insomma, ancora molti anni prima di vederlo sulle nostre console o sui nostri PC.
Conclusioni
La conferenza Bethesda non è stata sicuramente una delle sue migliori, ma ha saputo mostrare in maniera sintetica e dettagliata la sua line up, anche se con diversi momenti abbastanza evitabili. Per la prima volta dopo ormai 3 anni in cui l'azienda è presente alla fiera losangelina, ha dato vita a poco gameplay e poca azione, concentrandosi di più su annunci sparati senza una dimostrazione vera e propria, basandosi sulle richieste dei fan e sui loro sogni. Lo si può quasi definire un briefing furbo e ben costruito, ma anche probabilmente danneggiato da molti dei leak emersi su Rage 2, che doveva essere, contro ogni cosa, la sorpresa inaspettata.