Nella giornata di ieri, Hellena Taylor, doppiatrice della protagonista nella serie, ha spiegato il motivo della sua assenza da Bayonetta 3 (che potete prenotare su Amazon). Al video in cui l’attrice accusava pesantemente Platinum Games per un’offerta economica ritenuta offensiva dalla donna, ha prontamente risposto Hideki Kamiya, game director del titolo. Le parole del regista, tuttavia, sono state altrettanto pesanti e lo hanno portato ad un blocco temporaneo imposto da Twitter.
Sad and deplorable about the attitude of untruth. That's what all I can tell now.
— 無職? 神谷英樹 Unemployed? Hideki Kamiya (@HidekiKamiya_X) October 15, 2022
By the way, BEWARE OF MY RULES.
Hellena Taylor, infatti, ha dichiarato che la motivazione reale che l’ha spinta ad abbandonare il ruolo è da ricollegarsi ad una proposta economica di soli 4.000 dollari per il doppiaggio dell’intero titolo. Nonostante, come sottolineato dalla stessa attrice, la proposta sia perfettamente legale, una simile offerta è piuttosto scorretta da parte degli sviluppatori. Il lavoro, infatti, richiede più di una sessione di doppiaggio e, tra la mole di lavoro e la quantità di studi specialistici svolti dall’attrice per arrivare a quel punto, il compenso sarebbe decisamente basso.
A queste accuse, Hideki Kamiya ha risposto a tono dicendo che non c’è nulla di peggio che mentire e di non poter aggiungere altro. La frecciatina, ovviamente, è rivolta a Hellena Taylor e alle sue affermazioni e lascia intendere che dietro questa vicenda ci sono retroscena che non si possono condividere. Tuttavia, il tweet si conclude con un avviso rivolto ai suoi followers. In particolare, l’autore ha invitato tutti a rispettare le regole del suo account utilizzando una frase piuttosto minacciosa: “A proposito, ATTENZIONE ALLE MIE REGOLE”.
Le regole in questione fanno riferimento al divieto categorico di pubblicare sull’account del director di Bayonetta 3 cose stupide o domande a cui si è già risposto. In seguito a questo tweet, tuttavia, Kamiya ha ricevuto numerosi commenti e ha iniziato a bloccare un discreto numero di utenti dopo aver risposto a tono ad ognuno di loro con frasi come “vi bloccherò uno alla volta”. A questo atteggiamento insolito è seguita l’azione di Twitter che ha ristretto l’attività dell’account il quale, momentaneamente, non può più postare contenuti.