Battlefield 4: single player sotto tono

Recensione di Battlefield 4, il nuovo sparatutto sviluppato da DICE per PC e console.

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a cura di Tom's Hardware

Battlefield 4: single player sotto tono

Chiariamo subito una cosa: la campagna single player di Battlefield 4 non fa gridare assolutamente al miracolo, sia dal punto di vista della storia sia per le dinamiche di gioco. Abbandonati i vasti livelli e gli ambienti distruttibili di Bad Company, Battlefield 4 si concentra sull'avventura di una squadra di soldati, con lo scopo d'impedire che una guerra civile in Cina si trasformi in un conflitto mondiale. Una premessa che non brilla per originalità.

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Dalla periferia di Shangai al medio-oriente, Battlefield 4 vi porta in paesaggi diversi e ben caratterizzati, con alcuni momenti decisamente spettacolari. Il problema è che anche i passaggi più epici spesso sono sminuiti da dialoghi ai limiti del banale, personaggi poco carismatici e un finale che sembra quasi affrettato.

Il giocatore in tutto questo dovrebbe essere il capitano della squadra, ma al posto di guidare gli uomini verso l'obbiettivo sembra quasi di assistere passivamente ai loro capricci. Il risultato è una storia che lascerà più dubbi che certezze. Una tragedia? Non del tutto, visto che quella di Battlefield 3 era persino peggio.

Se non altro in Battlefield 4 la longevità della campagna è aumentata leggermente. Si parla infatti di circa sei ore al livello di difficoltà normale, senza perdersi eccessivamente a cercare gli oggetti collezionabili e a esplorare a fondo i livelli, che fortunatamente sono lunghi, ben strutturati e sufficientemente spettacolari. Un "difetto", se proprio si può chiamare così, è che qualche livello in più a bordo dei mezzi di trasporto non avrebbe guastato di certo.

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Per quanto riguarda il gameplay una delle poche novità è la possibilità di evidenziare alcuni nemici con un pulsante, facendo sì che i vostri compagni di squadra li prendano di mira con fuoco di copertura. Grazie a questo stratagemma potrete aggirare i soldati nemici quasi indisturbati ed eliminarli senza troppi problemi. Non mancano tuttavia alcuni difetti legati all'intelligenza artificiale dei compagni e dei nemici, con comportamenti che sembrano particolarmente scriptati e poco inclini ad adattarsi all'improvvisazione del giocatore.

Tirando le somme la campagna single player di Battlefield 4 è leggermente più bella di quella del suo predecessore, ma non riesce ancora a convincerci pienamente e si rivela soltanto una specie d'allenamento in vista della parte più corposa del gioco: il multiplayer.

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