La situazione relativa a Battlefield 2042 si fa sempre più strana ogni giorno che passa. E così, dopo i content creator che hanno deciso di abbandonare il loro coverage sul gioco di casa DICE, ora intervengono i giocatori, che hanno lanciato una particolare protesta per chiedere il rimborso completo del titolo.
Come riportato da Game Informer, infatti, online è comparsa una petizione con l'obiettivo di spingere Electronic Arts e DICE a concedere i rimborsi per Battlefield 2042. "Stando a tantissimi report, publisher e sviluppatore non hanno mantenuto diverse promesse al lancio del gioco", si legge nella petizione. Gli autori poi puntano il dito su un lancio disastroso, che non ha permesso agli utenti di giocare al titolo e di come Steam abbia già concesso dei refund anche se era già scaduto il termine delle due ore o dei 14 giorni. "Firmare questa petizione vi porterà un passo più vicino ad un rimborso completo".
Sono 25.00 le persone che fino ad ora hanno firmato questa petizione. Sicuramente, tra rinvii di elementi di gioco importanti e contenuti, Electronic Arts e DICE dovranno intervenire in qualche maniera per evitare che la faccenda sfugga completamente di mano. La platea di giocatori infatti non sembra essere soddisfatta da ciò che si è visto e non è ancora chiaro quando e in che modo il gioco potrà essere recuperato del tutto.
Non è l'unico first person shooter a soffrire di critiche da parte del pubblico. Anche Halo Infinite, nonostante l'ottimo risultato nell'ecosistema Xbox, sta soffrendo di diversi attacchi da parte della community. Tra bug, cheater e assenza di contenuti, 343 Industries sta cercano di provvedere al meglio per poter risolvere ogni problema. Un percorso ancora lungo, che dimostra però come la formula free-to-play forse funzioni meglio per questo genere di prodotti: nessuno infatti ha ancora intrapreso petizioni o si è lanciato in durissimi attacchi contro i developer.
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