Gameplay
Il cuore del gameplay di Battlefield 2: Modern Combat funziona, dimostrandosi veloce e sfruttando diversi tocchi arcade, che però faranno storcere il naso a qualcuno. Su tutti, il sistema di mira leggermente impreciso è bilanciato da una rilevazione delle collisioni delle pallottole piuttosto generosa. Ancora, i nemici sono tutti in tenuta mimetica, ma sono evidenziati da degli indicatori rossi.
Le missioni sono piuttosto varie anche grazie all’abbondanza di armi e veicoli da sfruttare (alcuni difficili da manovrare, come gli elicotteri), ma l’intelligenza artificiale e il sistema di eventi predefiniti ci ricordano che questa è solo una guerra virtuale. La sensazione è ulteriormente accresciuta dal sistema di punteggio, che privilegia un approccio frontale vagamente alla Rambo.
Decisamente interessante è il sistema denominato “hotswapping”, che permette di passare al controllo di un compagno di squadra semplicemente guardandolo e premendo l’apposito tasto: un fattore che senza dubbio aggiunge spessore strategico, visto che al di là della posizione occupata ogni commilitone dispone di armi diverse.