Batora Lost Haven è un action rpg da tenere d’occhio | Provato

Batora Lost Haven è un interessante action-rpg che si basa sul passare da uno stato all'altro per combattere e risolvere puzzle.

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a cura di Martina Fargnoli

Editor

Stormind Games, dopo gli ottimi due capitoli dell’horror Remothered, si è lanciata nello sviluppo di Batora Lost Haven spingendosi verso un genere completamento diverso: gli Action-RPG. Questa incursione nelle terre di Diablo e Torchlight, però, mantiene quel consueto spirito di innovazione e cura ai dettagli che la software house catanese ha fatto un suo marchio di fabbrica. Batora: Lost Haven cerca di proporre qualcosa di intrigante prendendo meccaniche familiari, ma dandogli un tocco di unicità.

In un paio d’ore di demo abbiamo potuto farci un’idea di quelli che sono gli aspetti chiave su cui Batora Lost Haven punta per coinvolgere i giocatori: un combattimento dinamico e incalzante, puzzle interconnessi e una componente narrativa che vuole metterci di fronte a scelte morali. Non possiamo ancora sbilanciarci sulla profondità e le ripercussioni delle stesse nel corso dell’avventura, tuttavia, vestire i panni di una diciassettenne, che prima della catastrofe che ha colpito la Terra ignorava di poter essere un’eroina, potrebbe dar vita a un racconto di formazione interessante.

Fisico e mente

L’immediata particolarità del titolo è la dualità tra fisico e mente che accompagna Avril. La ragazza è infatti in grado di attingere alle entità mistiche di Sole e Luna che sono incarnate nelle nature fisiche e mentali che la ragazza dovrà imparare a gestire. Questo legame indissolubile è evidenziato anche dalla barra salute della giovane, divisa a metà: una a rappresentare la salute fisica e un’altra metà a rappresentare la salute mentale. Se una delle due barre si riduce a zero, sarà game over.

Batora: Lost Haven è tutto un gioco di delicati equilibri e di incastri, ma qui vogliamo sottolineare anche l’importante messaggio che va oltre il videogioco: salute mentale e fisica hanno eguale importanza nella vita di ognuno di noi e non dovremmo mai sottovalutare gli effetti che una può avere sull’altra.

Per tenere sotto controllo il suo stato di salute e destreggiarsi tra le difficoltà che i nemici le porranno sul cammino, Avril può passare da una modalità all’altra in tempo reale per infliggere uno specifico tipo di danno ai nemici, o a sua volta per attutire l’entità del danno ricevuto. Il danno fisico è caratterizzato dal colore arancione, mentre il danno mentale assume il colore viola. In questo modo è facile anche identificare le debolezze dell’avversario.

Nel corso della prova abbiamo avuto a che fare con nemici dotati di una barra salute di un solo colore e di nemici dalla barra di entrambi i colori; abbiamo anche affrontato un boss in grado di cambiare, proprio come noi, il tipo di natura. Lo scontro con il boss era suddiviso in più fasi che cambiavano al ridursi della sua vita. Abbiamo dovuto difenderci da colpi ad area, cariche e persino modificazioni del terreno.

Insomma, tutto il necessario per mantenere lo scontro sempre teso e farci muovere alternando schivate a cambi di forma e attacchi dalla distanza al corpo a corpo. Mouse, o pad alla mano, il combattimento ha restituito buone sensazioni, soprattutto perché concatenare i colpi con il giusto tempismo permette di effettuare delle combo e ci mantiene sempre nel vivo del flusso di gioco. L’unione dello stile hack & slash con i colpi direzionati di un twin-stick shooter ci è parsa funzionare bene e siamo curiosi di vedere come questo binomio si comporterà con nuovi tipi di nemici e come evolverà nel progredire del gioco.

Rune e karma

In termini di progressione e personalizzazione non possiamo purtroppo parlare più di tanto del sistema di rune perché ne abbiamo giusto scalfito la superficie, ma possiamo dirvi che sarà presente un sistema per equipaggiare dei potenziamenti. Saranno suddivisi in tipi e avranno un costo specifico, ciò significa che sulla carta potrete costruire diverse build in base alle vostre necessità e al costo delle singole rune. Alcune rune saranno legate alle scelte che farete nel gioco e apparterranno, ad esempio, esclusivamente a uno dei due "allineamenti karmici" presenti.

Durante la partita saremo infatti chiamati a compiere alcune scelte morali che non sono propriamente categorizzabili nettamente come scelte buone e scelte cattive, ma le abbiamo percepite più come due filosofie di approccio: una più aggressiva e una più orientata all’accettazione e al perdono. Le decisioni di Avril avranno però un peso non soltanto su sé stessa e la sua crescita, ma anche sul destino di tutti gli abitanti del pianeta. Alcune scelte potranno persino portarci ad affrontare sfide diverse, quindi in futuro andrà valutata anche la rigiocabilità del titolo.

Esplorazione e puzzle

Le sfide incontrate sono rappresentate in gioco da sezioni puzzle, un po’ come avveniva per il Chiostro della prova in Final Fantasy X. In Batora Lost Haven il giocatore userà le sue due nature per interagire con speciali meccanismi o controllare oggetti. L’attivazione o disattivazione di un’abilità innesca l’azione studiata per la risoluzione dei puzzle, come ad esempio la rotazione di piattaforme, il loro movimento orizzontale o verticale, o la trasformazione da stato immateriale a materiale.

In altre sezioni è stato invece necessario prendere il controllo di una sfera utilizzando la natura della mente. Una volta in proprio possesso va letteralmente guidata su delle piastre che attiveranno delle piattaforme e apriranno un nuovo passaggio attraverso il quale procedere nel puzzle-labirinto. Sarà fondamentale aggiustare leggermente la manovrabilità, soprattutto se ci si muove su piattaforme strette e articolate.

Da questi primi esempi è chiaro che Stormind Games ha pensato a meccaniche semplici da comprendere con le quali però è possibile costruire puzzle ingegnosi. Solo a gioco completo sarà possibile capire se la presenza dei puzzle si integra bene con il ritmo di gioco, se sono bilanciati o vari.

Al di fuori dei puzzle, il mondo di gioco si presenta con colori brillanti molto marcati e una buonissima resa grafica già in questa fase di test. L’area che abbiamo esplorato non era grandissima ma offriva la giusta varietà ambientale per essere praticamente un insieme di zone interconnesse. Non sappiamo quanto aperti saranno gli scenari e quanta interattività reale ci sarà nel gioco completo. Al momento ci siamo limitati a interagire con un negozio di rune, a rompere cristalli per recuperare salute e ad aprire scrigni.

Conclusioni

Batora Lost Haven è un progetto interessante che vi consigliamo di seguire e di provare direttamente con mano a partire dal 21 febbraio durante lo Steam Next Fest. Ne abbiamo apprezzato soprattutto la voglia di non creare una storia lineare e la sua coerenza d’insieme. La doppia natura di Avril è il perno su cui ruotano le principali meccaniche di gioco.

Nelle fasi offensive gli scontri si mantengono vivaci proprio in virtù della costante necessità di passare da uno stato all’altro, inoltre il mix tra combattimento hack and slash ravvicinato e twin stick shooter dalla distanza aiuta a non perdere mai il ritmo di gioco.

Le fasi più riflessive e di logica sono state tradotte in puzzle che necessitano dei poteri di Avril per essere risolte. Anche se abbiamo apprezzato il modo in cui le dinamiche di fisico e mente sono state fuse bene insieme per creare meccanismi, al momento non possiamo esprimerci più di tanto sulla varietà, il bilanciamento e la presenza di questi enigmi.

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