Bandai Namco sta spingendo 200 dei suoi 1.300 dipendenti in Giappone a dimettersi volontariamente, nonostante il recente successo di Dragon Ball Sparking! Zero. Secondo un rapporto di Bloomberg, l'azienda sta aggirando le rigide leggi sul lavoro giapponesi rimuovendo tutte le responsabilità lavorative da questi dipendenti.
Questa mossa, descritta come miope per aumentare i profitti, arriva in un momento di crescita per l'industria dei videogiochi giapponese. Si prevede che il settore crescerà del 6,66% annuo fino al 2029. Tuttavia, Bandai Namco sembra essere in difficoltà a causa delle perdite generate dalla sua divisione online, che avrebbe registrato una perdita netta equivalente a 51,35 milioni di dollari nell'ultimo anno fiscale.
Oltre ai licenziamenti "volontari", Bandai Namco ha apparentemente cancellato tre nuovi giochi in sviluppo, basati sui franchise di Dragon Ball, One Piece e Naruto. Questa decisione sembra in contrasto con i punti di forza dell'azienda, che tradizionalmente si è concentrata su giochi single-player, un genere che rimane popolare tra oltre il 30% dei giocatori di tutte le fasce d'età.