Atari 7800+ | Recensione di una retro console di cui si può fare a meno
L'Atari 7800+ è la nuova edizione della storica console degli anni '80 lanciata da Atari Inc e Plaion, pensato per un pubblico di puristi.
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a cura di Andrea Riviera
Managing Editor
L'Atari 7800+ è la nuova edizione della storica console degli anni '80 lanciata da Atari Inc e Plaion. Il dispositivo pensato per replicare fedelmente il design e le funzionalità dell'originale, mantenendo la compatibilità con giochi e controller d'epoca.
Ma esattamente, che cosa era inizialmente l'Atari 7800? Negli anni ‘80, Atari dominava la scena dei videogiochi domestici grazie alla sua console Atari 2600 (era conosciuta prima come VCS), ma la crescente concorrenza di sistemi come Intellivision e Colecovision e il tiepido successo della Atari 5200 costrinsero la compagnia americana a correre ai ripari.
La risposta fu l’Atari 7800, progettata già nel 1983 con l’obiettivo di arrivare velocemente sul mercato. La nuova console era tecnicamente avanzata: processore 6502, maggiore memoria e un chip grafico prodotto da GCC. Eppure, il destino della Atari 7800 fu segnato da un ritardo di lancio dovuto all’Atari Crash del 1983 e al passaggio di proprietà da Warner Communications a Jack Tramiel (guardatevi Commodore Wars su Prime Video, consiglio spassionato). Insomma, la macchina arrivò sugli scaffali solo nel 1986, un anno dove c'erano già Nintendo e Sega...
Tornando ai giorni d'oggi, l'Atari 7800+ non è altro che una versione rivisitata che segue la filosofia della precedente 2600+: nessuna mini-console con giochi preinstallati, ma una replica fedele che mantiene la compatibilità con le cartucce originali e i controller dell’epoca. Niente di più e niente di meno e anche per questo motivo, non particolarmente interessante.
Design sempre impeccabile
La nuova console si presenta come una versione in miniatura dell'Atari 7800 originale, misurando 23x17x7 cm e pesando solo 500 grammi. È alimentata tramite USB e si collega ai moderni televisori attraverso una porta HDMI. Mantiene le caratteristiche porte per i controller originali e i selettori di difficoltà sul frontale. Dal punto di vista qualitativa è solida, con plastiche molto buone che non deluderanno i fan più accaniti.
Sul fronte, troviamo due porte a nove pin compatibili con i vecchi controller Atari e due selettori di difficoltà, usati anche per impostazioni alternative nei giochi. Posteriormente, spicca una levetta che permette di passare dal rapporto 16:9 al 4:3.
All’interno, l’hardware è praticamente identico all'Atari 2600+: monta il Rockchip RK3128 SoC, 256 MB di RAM DDR3 e una memoria eMMC da 256 MB. Il sistema esegue i giochi caricandoli in una cache locale dopo l'inserimento della cartuccia, anche quelli originali delle vecchie Atari 7800 e 2600, ma la compatibilità, seppur ottima, non è totale attualmente.
Infine, la confezione include la console include il gioco Bentley Bear's Crystal Quest, un controller wireless CX-78+, il cavo HDMI e il cavo USB-C (ma manca l’adattatore di ricarica come capita ormai spesso con queste mini console).
Bentley Bear’s Crystal Quest e il CX-78+
L’Atari 7800+ è un prodotto ben realizzato, con un’attenzione quasi maniacale nel riprodurre l’esperienza degli anni ‘80. I giochi girano bene, l’immagine è pulita (con la possibilità di attivare un bilinear filtering), e la compatibilità con le vecchie cartucce è apprezzabile. Tuttavia, alcuni limiti risultano difficili da ignorare nel 2024. Prima di tutto manca un sistema di salvataggio, il che è assurdo considerando che praticamente ogni retro console attuale ne dispone uno, inoltre l'idea di inserire fisicamente ogni cartuccia limita di parecchio l’esperienza a un pubblico di puristi del retrogaming (si poteva anche offrire la possibilità di sfruttare una chiavetta, ma è evidente la volontà di Atari di monetizzare).
Abbiamo poi il gioco compreso citato poco sopra. Bentley Bear’s Crystal Quest è un platform sviluppato nel 2014 (sì, avete capito bene). Il modello di gioco è piuttosto classico: nei panni di Bentley, si avanza da sinistra verso destra, raccogliendo gemme e affrontando nemici lanciando pietre. Le meccaniche sono semplici, con percorsi divisi in aree e livelli, segreti da scoprire e bonus nascosti.
La vera criticità risiede nel controller wireless CX-78+. Nonostante la qualità costruttiva e l’utile ricevitore USB (compatibile con PC), il design squadrato e scomodo ripropone i limiti ergonomici dei pad originali. Premere contemporaneamente i tasti è faticoso, obbligandomi ad appoggiare il controller su una superficie. Insomma, forse si poteva realizzare qualcosa di più adatto nel 2024.
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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Design impeccabile
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Qualità dei materiali molto buona
Contro
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Manca un'opzione per salvare i progressi
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Solo un gioco è un po' pochino, anche per iniziare
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Il controller incluso è abbastanza scomodo