Steam Deck ha aperto le porte al PC Gaming su handled e, dal suo debutto, ci siamo chiesti quando sarebbe arrivato un concorrente di fascia alta, magari basato su Windows, che non fosse Aya Neo; ci ha pensato ASUS a rispondere con il nuovo ROG Ally (già disponibile in preordine a 799 euro), equipaggiato con Windows 11 e chip AMD Ryzen Z1 e Z1 Extreme, quest’ultimo presente nel modello testato.
Caratteristiche tecniche
Rispetto a Linux (su cui si basa SteamOS di Steam Deck), Windows 11 ha un enorme vantaggio in ambito gaming: si possono installare praticamente tutti i giochi, senza alcuna emulazione. Il software Armoury Crate SE sviluppato da ASUS per migliorare l’interazione con Ally è ben fatto, ma migliorabile e non al livello di SteamOS.
Il Ryzen Z1 Extreme è prodotto con i 4nm TSMC e basato su architettura Zen 4, dotato di 8 core / 16 thread e frequenza fino a 5,1GHz. Sfrutta una grafica integrata RDNA 3 con 12 Compute Unit che operano a 2,7GHz, abbinata a 4GB di VRAM. Somiglia molto al Ryzen 7 7840U presentato qualche giorno fa, ma a differenza di quest’ultimo il range di TDP è più ampio, e va dai 9W ai 30W.
Ryzen Z1 Extreme è poi decisamente più performante del chip Aerith di Steam Deck, un 4 core / 8 thread a 7nm basato su architettura Zen 2 con un comparto grafico basato su RDNA 2 e con 8 Compute Unit. ROG Ally ha anche uno schermo migliore di Steam Deck: è più luminoso, con risoluzione Full HD e frequenza d’aggiornamento di 120Hz.
Abbinati al chip AMD troviamo 16GB di RAM DDR5, un SSD da 512GB e una batteria da 40Wh (la stessa capacità di quella di Steam Deck).
Prestazioni nei giochi
In un test sintetico con Geekbench 6, il nuovo Ryzen Z1 Extreme risulta parecchio più veloce della APU di Steam Deck. ROG Ally ha totalizzato 2468 punti in single core e 11041 punti in multi core, punteggi ampiamente superiori a quelli della console Valve, che si ferma a 1212 punti in single core e a 4233 punti in multi core. Ma noteremo la stessa differenza nei giochi? Scopriamolo.
Prima di passare ai test, è necessario fare una premessa. Il SoC di Steam Deck opera tra i 4W e i 15W ed è progettato per offrire le stesse performance sia a batteria che collegato all’alimentazione; ROG Ally invece opera in maniera diversa, motivo per cui la abbiamo testato in due modi: a batteria, usando la modalità “Performance” e collegato alla presa di corrente, usando la modalità “Turbo” che assorbe più energia. Precisiamo che la modalità “turbo” può essere attivata anche quando Ally è alimentata a batteria, ma ovviamente farlo andrà a ridurre sensibilmente l’autonomia.
Lo abbiamo indicato anche nei grafici, ma lo ribadiamo anche nel testo: Steam Deck ha uno schermo con risoluzione 1200x800, che non può essere impostata su Ally, dove si può scegliere solo tra 720p e 1080p.
Nel test di Shadow of the Tomb Raider (DX12, dettagli medi) ROG Ally in modalità Performance raggiunge i 47 FPS medi, solamente 4 in più di Steam Deck, che si ferma a 43 FPS. In modalità Turbo invece la differenza è decisamente più alta e Ally arriva a 64 FPS medi, garantendo un’ottima esperienza di gioco. A risoluzione Full HD Ally ottiene 32 FPS medi e 40 FPS medi.
Per testare Cyberpunk 2077 abbiamo sfruttato il preset Steam Deck, che sull’omonimo PC raggiunge i 37 FPS. Anche in questo caso, ROG Ally in modalità Performance raggiunge un risultato simile (40 FPS), mentre in modalità Turbo tocca i 55 FPS medi. A risoluzione Full HD le performance si attestano invece sui 26 FPS e 35 FPS.
Red Dead Redemption 2 (Vulkan, dettagli minimi) vede Steam Deck e Ally a pari merito, vista la differenza di solamente 1 FPS a favore di Steam Deck. La modalità Turbo consente di giocare a 60 FPS, mentre in Full HD Red Dead Redemption 2 rimane giocabile in Full HD anche in modalità Performance, dove raggiunge i 30 FPS. A 1080p in modalità Turbo abbiamo registrato invece 40 FPS medi.
Civilization VI: Gathering Storm ci ha dato qualche problema su ROG Ally in 720p, motivo per cui nel grafico vedete il risultato solamente in 1080p. Steam Deck arriva a 33 FPS a risoluzione 1200x800, praticamente lo stesso risultato ottenuto da ROG Ally in modalità Performance in Full HD (32 FPS). La modalità Turbo consente di giocare a 43 FPS medi.
Per Borderlands 3 abbiamo scelto di usare DirectX 11 e impostazioni grafiche medie. Ally si dimostra più veloce di Steam Deck, ottenendo 50 FPS (720, modalità Performance) contro 45 FPS, mentre in modalità Turbo raggiunge i 59 FPS. A risoluzione Full HD abbiamo ottenuto rispettivamente 36 FPS e 44 FPS.
L’ultimo test è Forza Horizon 5, dove abbiamo scelto impostazioni grafiche alte. Qui ROG Ally è molto più veloce di Steam Deck e in 720p raggiunge i 54 FPS in modalità Performance e i 72 FPS medi in modalità Turbo, mentre in Full HD arriva rispettivamente a 43 FPS e 58 FPS. Steam Deck si ferma invece a 41 FPS.
Sempre in ambito giochi, un grande vantaggio di ROG Ally su Steam Deck è che, usando Windows come sistema operativo, non ha problemi con il gioco in streaming. Non ci sono problemi né con lo streaming Xbox né con NVIDIA GeForce Now, che permettono di giocare ad alti FPS anche con impostazioni grafiche elevate, cosa impossibile da fare in locale vista la potenza ridotta del chip Z1 Extreme.
Qualità del display
Come detto in apertura, ROG Ally ha uno schermo migliore di Steam Deck. Ha una dimensione di 7 pollici con rapporto d’aspetto 16:9, con risoluzione Full HD e frequenza d’aggiornamento di 120Hz; di contro, Steam Deck offre la stessa diagonale ma leggermente più sviluppata in altezza, con un rapporto di 16:10, mentre risoluzione e refresh rate sono decisamente più bassi, pari rispettivamente a 1280x800 pixel e 60Hz.
Anche luminosità e riproduzione dei colori differiscono e la bilancia pende pesantemente a favore di ROG Ally. Dai test, ROG Ally ha una copertura dello spazio DCI-P3 del 76,9%, di quello sRGB del 108,6% e una luminosità di 465 Nit; Steam Deck invece si ferma a 169,7 Nit, mentre gli spazi colore sono coperti rispettivamente al 48,5% e al 68,5%. Il risultato è una resa decisamente migliore su ROG Ally, con colori più vividi e belli da vedere. La luminosità più alta permette poi di avere una visibilità maggiore all’esterno, anche se ovviamente incide negativamente sull’autonomia del dispositivo.
Temperature
Ovviamente abbiamo stressato ROG Ally per verificare le frequenze operative e le temperature raggiunte. Per farlo abbiamo eseguito in loop il benchmark di Metro Exodus, impostando una risoluzione di 720p e una qualità grafica ridotta; le diverse iterazioni del benchmark hanno dato risultati consistenti, con una media di 77,7 FPS e un minimo di 37,23 FPS.
HWInfo ha rilevato una frequenza media della CPU di 1,98GHz, mentre la grafica integrata ha operato a 1,17GHz. Durante il test il die della CPU è rimasto abbastanza fresco, registrando una temperatura media di 58,65°C, mentre la grafica integrata si è assestata a 55,88°C. Guardando ai dati, sembra che la grafica integrata sia occasionalmente andata in thermal throttling, mentre la CPU non è mai incappata nel problema.
Autonomia
La batteria da 40Wh di ROG Ally offre un’autonomia abbastanza ridotta, quindi preparatevi a tenere sempre il caricatore a portata di mano. Test con Shadow of the Tomb Raider e Red Dead Redemption 2, con Ally in modalità Performance, luminosità dello schermo al 50%, risoluzione 720p e framerate bloccato a 60 FPS, hanno fatto registrare un’autonomia di circa due ore. Molto dipende dalle impostazioni usate e dal gioco, ma in generale, possiamo dire che la media si assesta sempre su questi valori.
Come ci si poteva aspettare, la frequenza d’aggiornamento di 120Hz influisce pesantemente sull’autonomia. Giocando a Rocket League, con impostazioni predefinite, risoluzione 720p e luminosità poco sotto il 50%, non siamo riusciti ad andare oltre i 90 minuti.
Se volete giocare per più di due ore, potete adottare alcuni accorgimenti, come spegnere gli RGB presenti, abbassare il più possibile la luminosità dello schermo e sacrificare il framerate, bloccandolo a 30 FPS.
Nel benchmark PCMark 10 Gaming, ROG Ally si è spenta dopo 1 ora e 43 minuti, un risultato praticamente identico a quello di Steam Deck con Windows (il test non è disponibile per Linux), che raggiunge 1 ora e 40.
ROG Ally usa lo stesso sistema di dissipazione del calore di Steam Deck: aspira l’aria dal retro e la espelle dalle griglie sulla parte superiore. Il design funziona e la console non si scalda mai al punto da risultare fastidiosa da tenere in mano, nemmeno dopo un lungo periodo di gioco.
Come potete vedere dalle immagini termiche, il calore è localizzato al centro del dispositivo, lontano dai controlli posizionati ai lati, dove la termocamera registra una temperatura di circa 26°C; per darvi un’idea, è più bassa di quella che si registra su buona parte dei trackpad dei computer portatili. Le griglie superiori dove viene espulsa l’aria toccano i 47°C e sono, come prevedibile, i punti più caldi.
In modalità Performance le ventole sono silenziose, a differenza di quanto accade con Steam Deck. La modalità Turbo, generando più calore da dissipare rende ROG Ally più rumorosa, ma nulla di insopportabile o eccessivo.
Aggiornabilità
Smontare ROG Ally è semplice, basta togliere le sei viti poste sul retro e sganciare le clip poste lungo il bordo con il solito strumento che si usa anche per gli smartphone (o per Steam Deck).
All’interno ROG Ally è estremamente densa, ma l’SSD M.2-2230 si nasconde sotto la protezione in plastica nera al centro. È possibile sostituirlo con uno più capiente in maniera molto semplice, visto che qui non è necessario togliere il dissipatore, a differenza di quanto accade con Steam Deck.
Conclusioni
ROG Ally è forse la prima vera concorrente di Steam Deck, merito del prezzo che, seppur più alto, risulta comunque contenuto se confrontato con quello di Aya Neo e simili - ovviamente confrontandolo con la Steam Deck più costosa, che si avvicina in termini di caratteristiche. Il chip AMD Ryzen Z1 Extreme offre ottime prestazioni, più simili del previsto a quelle di Steam Deck in modalità Performance (ma comunque superiori), ma decisamente migliori quando si attiva la modalità Turbo.
Anche la gestione del calore è ben fatta e non ci sono problemi quando si gioca. Unico neo di ROG Ally sembra essere la batteria, che offre un’autonomia ridotta e che quasi obbliga a giocare con l’alimentatore collegato se si vuole sfruttare la modalità Turbo per più di un’ora.
Un altro elemento interessante a favore di ROG Ally non citato finora è la compatibilità con XG Mobile, una scheda video esterna progettata da ROG (e compatibile con alcuni dei suoi prodotti) che promette di incrementare enormemente le performance in modalità “docked”, quando si collega ROG Ally alla corrente e alla TV. Non abbiamo avuto modo di provarla, ma se le performance sono in linea con quelle viste quando abbiamo messo le mani sulla prima generazione di XG Mobile, ROG Ally potrebbe essere la soluzione definitiva per chi vuole giocare in modalità portatile ma, all'occorrenza, avere un’esperienza di alto livello anche sulla TV, senza doversi affidare a una console o a un secondo PC.
Ci siamo limitati, in questa recensione, ad analizzare i dati tecnici oggettivi, rilevabili dai vari test che vi abbiamo mostrato. Nei prossimi giorni vi parleremo meglio dell'ergonomia d'uso, di quanto sia i pregi, sia i difetti misurati, influenzino l'uso nella vita reale. C'è ancora tempo prima dell'arrivo di Ally, e se non siete super appassionati che hanno già fatto il pre-order, potete prendervi qualche giorno in più per valutare se si tratti di una scelta giusta per voi, o no.