Benvenuti a una nuova puntata della rubrica "Telegiornali Ridicoli". In realtà il titolo della rubrica è ancora provvisorio, ma rende bene l'idea (si accettano suggerimenti nella sezione dei commenti).
In passato ci siamo occupati di un servizio di Studio Aperto e della sagra delle banalità scaturita in seguito all'accostamento fra videogiochi ed episodi violenti nei giovani. Un grande classico, insomma.
Oggi restiamo dalle parti di Mediaset, ma questa volta occupandoci del TG4, che ha avuto la "brillante" idea di definire Assassin's Creed Unity un "simulatore di attentati dell'ISIS". Proprio così, avete letto bene. Ma facciamo un passo indietro prima di farci prendere dallo sconforto (spoiler: ormai è troppo tardi).
Il 19 maggio il TG4 si occupa di mandare in onda un servizio sull'arresto di un cittadino tunisino residente a Foggia, accusato di apologia del terrorismo per aver condiviso su Facebook contenuti "che esaltavano le azioni terroristiche".
Nel servizio del TG4 la giornalista non esita a ricordare che "non è la prima volta che in Puglia vengono scovati aspiranti Jihadisti". Il riferimento è a un operaio italo-albanese residente a Noci (provincia di Bari), anch'esso sospettato di apologia del terrorismo verso l'inizio di febbraio. Qui il servizio del TG4 parte verso un abisso di assurdità inenarrabili, racchiuse in una singola frase.
Parigi - 1789
"Nel suo computer c'era di tutto. Questo è il suo videogame preferito, che simula l'attacco dell'ISIS al Louvre di Parigi", recita la giornalista, mentre sullo schermo compare una scena di combattimento tratta da Assassin's Creed Unity. Game, set, match.
Prima di procedere vi lasciamo in compagnia dello spezzone, ripreso dagli YouTuber di Tom's Quei Due Sul Server in seguito a una segnalazione di un fan. Se volete farvi male, qui trovate il servizio completo del TG4, la parte incriminata comincia dopo circa 10 minuti e 40 secondi.
Ora, mi piacerebbe evidenziare alla giornalista la mancanza di collegamenti fra l'ISIS e la Francia della Rivoluzione Francese, che sarebbe il contesto storico in cui è ambientato Assassin's Creed Unity. Forse un occhio più attento avrebbe notato le divise - non proprio attuali - dei gendarmi francesi. Magari un'occhiata alle armi avrebbe sollevato qualche dubbio.
In realtà forse il riferimento era alla versione PC di Assassin's Creed Unity, così colma di bug da convincere persino il giocatore più calmo della Terra a trasformarsi in un pericoloso hater di Ubisoft. Possiamo concedere il beneficio del dubbio sotto questo punto di vista.
Inoltre, si potrebbe spezzare una lancia a favore del TG4: se non altro si sono accorti che è un gioco. È già un passo avanti. Verso la direzione sbagliata, ok. Magari fra dieci anni riusciranno a imbroccarne una. Forse.
Per ora tuttavia non resta che osservare queste immagini con un misto di divertimento, sconforto e con la consapevolezza che il giornalismo italiano ha toccato nuove vette d'incompetenza videoludica. Ma non abbiamo dubbi, scommettiamo che questo primato sarà tristemente battuto: basta avere un po' di pazienza.
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