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Assassin's Creed: The Ezio Collection, tre grandi storie su Nintendo Switch | Recensione

Assassin's Creed The Ezio Collection porta tre grandi storie su Nintendo Switch. Siete pronti a rivivere le gesta del noto assassino italiano?

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a cura di Antonio Rodo

È sempre bello tornare dove si è stati bene, qualunque sia lo scopo. Ecco perché, quando vedemmo l’annuncio della trilogia dedicata ad Ezio Auditore, in arrivo su Nintendo Switch, ci sentimmo subito parecchio galvanizzati. Perché se da una parte è vero che stiamo pur sempre parlando di titoli che abbiamo avuto modo di spolpare in tutte le salse e piattaforme, dall’altra, come ribadito sopra, è sempre emozionante fare un tuffo nel passato e tornare, almeno con la memoria, al 2009, nel cuore pulsante di Assassin’s Creed, in un’Italia meravigliosa e ricca di personaggi caratterizzati a dovere.
 

Con questo umore, ci siamo fiondati nell’analisi della raccolta, che ripesca l’edizione rimasterizzata già rilasciata su PlayStation 4 e Xbox One qualche anno fa e la porta su Nintendo Switch. Un pacchetto denso di contenuti, che offre ai giocatori le campagne di AC II, AC Brotherhood, AC Revelations, tutti i DLC legati ai giochi e ben due cortometraggi, Lineage ed Embers. Nello specifico, invece, la versione Switch offre la funzione HD Rumble; per il resto, le esperienze sono rimaste pressoché invariate.

Detto ciò, lama sguainata e cappuccio in testa, perché i bersagli da assassinare sono veramente tanti.

Eterna giovinezza

Ci sono molteplici ragioni dietro l’amore sconfinato che i fan della serie provano nei confronti di questa raccolta, e una delle più importanti è, senza alcun dubbio, il comparto narrativo. Ezio Auditore è un personaggio clamoroso, un eroe estremamente carismatico ma anche capace di crescere a dismisura nel corso dei tre giochi, fino a diventare un saggio e maturo mentore in Assassin’s Creed Revelations. È un caso più unico che raro all’interno della serie Ubisoft, dal momento che nessun altro protagonista ci ha più accompagnati per tutto questo tempo, attraverso evoluzioni fisiche, vocali e caratteriali. Ezio, infatti, pur non essendo necessariamente il personaggio migliore che la serie abbia mai incontrato (nomi del calibro di Aya, Kassandra o Edward Kenway, meritano una menzione), rimane - in assoluto - il protagonista con la mole d'informazioni più vasta e l’arco narrativo più approfondito e variegato. Un risultato ancora non superato all’interno della serie. 

Ciò detto, protagonista a parte, anche i personaggi secondari funzionano a dovere: da Lorenzo il Magnifico alla tragica famiglia dei Borgia, sono tantissime le situazioni che ci vedranno a tu per tu con questi soggetti, in quella che potremmo definire una meravigliosa altalena emozionale.

I tre giochi, inoltre, come risaputo ai più, vantano una buona varietà di situazioni e ambientazioni: si parte dalla Firenze di Assassin’s Creed II e si arriva a Costantinopoli, in Assassin's Creed Revelations. Un viaggio densissimo e ricchissimo di contenuti, non solo principali. Ricordiamo infatti che, soprattutto AC Brotherhood, offre ai giocatori tantissime attività secondarie curate e costruite per accompagnare a dovere la breve campagna. Ad attendervi vi sono tombe da esplorare, macchine belliche da distruggere, vecchi amori da riscoprire e templari da assassinare. Una buona varietà di attività e situazioni che smussano, almeno in parte, le spigolosità del gameplay.

Tre giochi invariati, adesso su Nintendo Switch

Pad alla mano, anche su Nintendo Switch e in portabilità, le sensazioni sono le medesime delle versioni già rilasciate al tempo su PC, Xbox 360 e PS3, e anche della remastered uscita nel 2016 su PS4 e Xbox One. Gironzolare sui tetti e assassinare bersagli rimane, dunque, un'attività molto piacevole, ma è inevitabile che ci troviamo davanti a dei titoli oramai datati, tenuti in piedi dalle loro solide narrazioni e da un’atmosfera che definiremmo magica, mai più ritrovata nei successivi capitoli. Nonostante ciò, ancora oggi, alcuni elementi stupiscono non poco: il level design delle città, ad esempio, è calcolato al centimetro, e le animazioni legate al free running e alle scalate sono valide persino nel 2022. 

Il neo più evidente è, inevitabilmente, il combat system, davvero troppo lento e semplice. Un biglietto da visita difficile da sopportare ai giorni nostri, vecchio già al tempo, ma non per questo interamente da buttare. I capitoli successivi al secondo, ad esempio, ne hanno quantomeno aumentato la velocità inserendo un sistema di combo e contrattacco da concatenare per eliminare con un sol colpo i bersagli. Per cui, almeno partendo da Brotherhood, siamo certi troverete i combattimenti meno pesanti e noiosi. Lo stesso non vale per le sequenze furtive, che rimangono invariate in tutti e tre i giochi, nonostante l’aggiunta di nuovi strumenti quali dardi allucinogeni o balestre. 

Ciò detto, attraverso le tre esperienze, giungendo infine a Revelations, è invece possibile notare un grandissimo miglioramento nelle sequenze filmate e nell’aspetto puramente cinematografico. Vi sono sezioni meravigliose, inseguimenti al cardiopalma al bordo di mezzi e combattimenti ambientati in alcuni set davvero spettacolari. Come prevedibile, dunque, l’ultima avventura di Ezio rimane la più smussata, nonostante offra di meno in termini contenutistici.

Bene ma non benissimo

È inevitabile, il tempo passa per tutti, anche per un signorotto come Ezio Auditore. Nonostante vantino ancora oggi un profilo di tutto rispetto, merito di una meravigliosa direzione artistica, le tre avventure dedicate al noto assassino italiano sono invecchiate. La cura riposta nella costruzione di monumenti ed edifici rimane impressionante ancora oggi, anche su Nintendo Switch Lite, ma tutto ciò che riguarda i modelli dei personaggi e gli oggetti che compongono gli scenari, ha un sapore assolutamente old-gen. Tra l'altro, piccola parentesi prima di abbandonarci ai tecnicismi, soprattutto per quanto riguarda Assassin's Creed II, segnaliamo una palette cromatica ed un'estetica generale che, esattamente come nelle versioni PS4 e Xbox One, allontanano parecchio la prima avventura di Ezio dall'estetica originale e dai colori un po' sbiaditi che meriterebbe il periodo storico preso in esame. Continua a notarsi anche in AC Brotherhood, seppur in maniera ridotta, non si nota invece per nulla in AC Revelations.

Detto ciò, non sappiamo nello specifico quale sia la risoluzione di rendering nativa utilizzata ma, stando ai nostri test, abbiamo ragione di credere che sia dinamica. In portabilità, unico modo in cui abbiamo testato i tre giochi, utilizzando Switch Lite, crediamo che il rendering abbia come target massimo i 1280x720p e che, all’occorrenza, a seconda del carico della macchina, scenda non poco. Ad esempio, già nelle prime battute di Assassin’s Creed Brotherhood, è possibile notare una consistente riduzione della risoluzione, curiosamente meno evidente in AC Revelations, che dovrebbe essere il più difficile da gestire dell’intero pacchetto, essendo anche il più recente. 

Esclusa la risoluzione, l’impatto generale non è troppo dissimile dalle versioni Xbox One e PS4, eccezion fatta per alcune differenze nel livello di dettaglio degli ambienti, che in questo caso viene scalato a distanza, e per le ombre, che soprattutto in notturna sono state ridotte. 

Infine, nulla da segnalare riguardo la componente audio, invariata sia nelle musiche che nel doppiaggio. Unico appunto: suggeriamo ai nostri lettori di vivere o rivivere queste esperienze in lingua italiana; tristemente, l’audio originale è davvero mal recitato, al punto da non rendere affatto giustizia alla narrazione dei tre giochi. Uno di quei rarissimi casi in cui il doppiaggio supera nettamente il lavoro originale.

Voto Recensione di Assassin's Creed: The Ezio Collection


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Tre grandi storie

  • Le ambientazioni sono meravigliose

  • Piacevole da giocare in portabilità

Contro

  • Tutti e tre i titoli sentono il peso degli anni

  • L'estetica dei lavori originali rimane imbattuta

  • Solamente 30FPS

Commento

Assassin's Creed: The Ezio Collection, nonostante gli evidenti segni di anzianità, si conferma un pacchetto validissimo, da scoprire o riscoprire. Ezio Auditore rimane il personaggio più approfondito e carismatico dell'intera serie, e l'intreccio narrativo che lo riguarda resta il più denso, coinvolgente ed emozionante. Per cui, tra città italiane da visitare, grandi personaggi storici da incontrare e templari da assassinare, praticamente non ci si annoia mai. Certo, i nei di un comparto grafico non più al passo con i tempi e la lentezza del combat system potrebbero influire pesantemente, vi chiediamo quindi di non aspettarvi produzioni di primo pelo. Giocateci, divertitevi, ma non scordate che si tratti pur sempre di titoli usciti durante la settima generazione.

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Assassin's Creed: The Ezio Collection

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