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a cura di Emanuele D'Ascanio

Assassin's Creed Odyssey

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Sviluppatore: Ubisoft Quebec
Editore: Ubisoft
Data di uscita: 5/10/2018
Provato su: PlayStation 4
Disponibile su:  ps4 xbox One  pc
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La metamorfosi di un brand può portare a cambiamenti che, a volte, snaturano l'essenza stessa del prodotto. Altre volte, invece, riescono fortunatamente, riescono a tirar fuori il meglio da una situazione ormai sul punto del non ritorno. Ubisoft si prese un più che giustificato anno sabbatico per riordinare le idee e, successivamente, presentarsi con Assassin's Creed Origins
: un capitolo tanto solido quanto apripista verso una nuova visione che sta portando, lentamente e in maniera ben ponderata, a rivedere di netto il giudizio verso un'opera bersagliata fin troppe volte da incondizionato astio e pregiudizio. Di errori se ne sono fatti, è innegabile, ma è altrettanto sbagliato ostinarsi a non comprendere realmente ciò che la software house francese sta lentamente tentando di compiere: un Assassin's Creed 2.0 che possa porre definitivamente le basi verso un futuro colmo di successi, utili a rinvigorire una community che, da oltre un decennio, segue puntualmente la cruenta battaglia temporale tra la Confraternita degli Assassini e i Templari.

Iniziamo subito a fare una doverosa premessa: Assassin's Creed Odyssey non baserà il proprio racconto del passato sull'eterna lotta tra le due fazioni (a favore di un focus sul proseguo delle vicende nel presente) bensì su un vero e ben documentato conflitto storico avvenuto nell'Antica Grecia tra il 431 e il 404 a.C. Stiamo parlando ovviamente della Guerra del Peloponneso -ben ricostruita dalla magnifica opera di Tucidide (storico ateniese) coadiuvata nella sua conclusione grazie alle Elleniche di Senofonte- tra Sparta e Atene che diede vita a uno dei contrasti più aspri e duri che la storia ricordi e che, di conseguenza, cambiò profondamente lo scheletro della nazione stessa. Ubisoft Quebec ha ben studiato, e possiamo affermarlo senza alcun tipo di problema, vista l'accuratezza nei dettagli mostrata nel titolo: se siete amanti di quel periodo storico, non ne rimarrete di certo delusi. Questo è poco ma sicuro.

Come detto in precedenza, e ci ritorneremo in maniera più esaustiva nel corso della recensione, il titolo vuole essere uno step successivo che porti Assassin's Creed a divenire un RPG a tutto tondo con elementi esplorativi e molto altro che simboleggiano, da tempo, questo genere videoludico. Può non esser visto bene dai puristi dalla saga? Discutibile visto quanto accaduto nel capitolo ambientato nell'Antico Egitto che tanto ha fatto discutere ma che, detto francamente, era e tuttora è l'unica possibile soluzione per dare nuova linfa vitale al brand. E funziona, Odyssey è l'ulteriore conferma in virtù di quanto visto lo scorso anno. Mettetevi dunque comodi e preparatevi a scoprire l'Odissea videoludica di Ubisoft, buon viaggio.

Assassins Creed Odyssey

Gnōthi sautón, conosci te stesso

L'Antica Grecia diede gran risalto al rapporto tra l'uomo e la propria religione, fu coniato il termine "eusebeia" (ossia la cura nei confronti dei propri Dei) che indica l'insieme di credenze, miti, rituali, culti misterici, teologie e pratiche teurgiche e spirituali praticate durante quel periodo e che ci permettono ancor più di immergerci in un contesto decisamente inusuale per Assassin's Creed. Abbiamo espressamente citato l'iscrizione presente nel tempio di Apollo a Delfi, per far comprendere realmente una delle novità più interessante presenti in Assassin's Creed Odyssey: l'esser totalmente artefici del proprio destino, senza dipendere da alcun vincolo o moralità. Ubisoft ha puntato fortemente sull'accentrare totalmente il focus dell'avventure sulle scelte prese dal giocatore introducendo, per la prima in assoluto, dialoghi con risposta multipla. Se pensate che sia solamente un mero scopiazzare ad altre opere, sappiate che vi state sbagliando di molto: ogni risposta data o azione commessa varierà di netto l'esperienza di gioco e, a volte, vi indurrà a voler rigiocare un determinato segmento della storia compiendo scelte totalmente diverse rispetto a prima.

L'Odissea di Ubisoft vedrà protagonisti Alexios e/o Kassandra visto che, altra interessante novità, sarà possibile selezionare un personaggio maschile o femminile prima di immergersi in questa nuova avventura, dove l'esplorazione giocherà un ruolo fondamentale. Assassin's Creed Odyssey proporrà una mappa -totalmente percorribile via mare o terra- elevatamente più vasta rispetto a quanto visto in Origins, garantendo numerose ore di completa perdizione tra mari in tempesta, grotte da esplorare e vasti campi dove poter correre liberamente in sella al proprio cavallo. La riproduzione fedele di determinate località sarà un vero e proprio viaggio nella storia (utile dunque anche a scopo didattico) per scoprire le meraviglie dell'Antica Grecia. Il concetto di esplorazione è così importante per la software house francese tanto da introdurre una modalità esplorazione utile per i giocatori amanti della scoperta: non avrete indicatori o agevolazioni di alcun tipo, dovrete semplicemente viaggiare via mare o terra per conoscere ogni luogo presente nella Grecia di Odyssey.

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Tornando alle battute iniziali di questo paragrafo, è bene nuovamente soffermarsi sulla libertà assoluta data al protagonista. In assenza della Confraternita degli Assassini, il protagonista della vicenda non avrà alcun fermo dettato dal Credo e dunque potrà liberamente agire positivamente o negativamente. Il giocatore potrà compiere azioni eroiche o infami, come il liberare una regione da un folle tiranno, aiutare i più bisognosi oppure commettere omicidi, rubare, incriminare degli innocenti, avere relazione eterosessuali/omosessuali e chi più ha ne metta. Questo, associato alle diverse ramificazioni narrative dettate dai dialoghi multipli
, vi porterà spesso a riflettere su ciò che sia realmente giusto o sbagliato. Rispetto a quanto visto nei precedenti capitoli di Assassin's Creed, stavolta non saremo portati per mano, bensì il contrario. La storia di Odyssey, di cui non vogliamo parlare onde evitare spiacevoli spoiler, avrà infine molteplici finali che si attueranno in base alle nostre scelte. Una mossa tanto semplice quanto astuta per ridare lustro a una componente fin troppo dimenticata negli ultimi capitoli, ossia la storia al centro di tutto. Non il contrario.

Un'Odissea colma di attività e difficoltà

Cosa fece storcere il naso in Origins? Il nascente moto rivoluzionario in salsa RPG comportò il fiorire di numerose quest secondarie che, purtroppo, risultarono essere fin troppo dei cloni l'un dall'altro provocando, a più riprese, momenti di noia e frustrazione a giocatori stanchi di ripetere delle azioni ormai divenute meccaniche. Bene, sappiate che Ubisoft ha mantenuto la promessa portando in dono un turbinio di attività assai variegate e, soprattutto, divertenti. La curva di difficoltà è decisamente ostica e, bisogna sottolinearlo, comporterà la spesa di numerose ore del proprio tempo per accumulare punti esperienza e progredire di livello: tale procedimento comporterà, oltre che il poter utilizzare e indossare armi e vestiario sempre più potente, lo sblocco di abilità divenute fondamentali nel sistema di combattimento.

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Sfruttando il classico albero della abilità, già visto nel precedente capitolo, il giocatore dovrà spendere dei punti abilità per ottenere in cambio dei benefit utili per il combattimento e per l'esplorazione. Spicca senza alcun ombra di dubbio la novità legata alla ruota delle abilità da utilizzare
: premendo infatti il tasto (parliamo della versione PS4 in questo caso) L2 o R2 si apriranno ben due diverse icone composta da quattro abilità ciascuna, che dovrete collocare selezionandole dal menù di gioco, e che potranno essere esclusivamente attivate mediante l'utilizzo di una barra o più di adrenalina (posta sopra a quella della vita), la quale si ricaricherà durante le fasi di combattimento, oppure in base alle azioni che compirete. Eliminare nemici di alto rango, ad esempio, vi faciliterà non poco la vita sotto questo aspetto.

Tale caratteristica, associata al sistema di combattimento basilare visto in Origins e composto da schivate/parate e contro attacchi, riesce a rendere ancor più personale l'approccio alla battaglia garantendo severe riflessioni in merito alle abilità in primis da sbloccare repentinamente e, soprattutto, da utilizzare. Potrete ad esempio rendere letali i vostri colpi con del veleno per qualche secondo, effettuare l'iconico calcio degli Spartani oppure caricare di peso uno o più nemici per aprire la loro guardia e sconfiggerli a suon di poderosi fendenti. Parlando di fendenti, è giusto soffermarsi anche sulla vasta scelta di armi/armature messe a disposizione da Ubisoft Quebec le quali, ancor più rispetto al passato, godono della metamorfosi del brand.

Denominate Incisioni, queste particolari abilità potranno essere marchiate sulla vostra arma o vestiario preferito per elevarle di valore grazie a benefit legate al danno inflitto e non solo: un buon modo, soprattutto nelle prime fasi del gioco, per tener botta a nemici decisamente fastidiosi. Il feedback risulta essere migliorato rispetto a Origins, la velocità di reazione del personaggio con in mano un'arma pesante rispetto a una più leggera risulta essere migliorato e dunque, anche questa scelta sarà di fondamentale importanza. Se il buon vecchio Bayek risultava essere onnipotente con in mano un'ascia o una mazza a due mani, Alexios o Kassandra al contrario potranno essere scoperti a più attacchi vista la lentezza dei colpi che proveranno a portare a segno. Soprattutto nelle battaglie campali, che verranno prese in oggetto successivamente, la scelta dell'armamentario sarà l'ago della bilancia tra la vostra vittoria o sconfitta. In definitiva, pur non arrivando ancora a un realismo visto in altri simili prodotti di questo genere, si nota in maniera lampante lo sforzo del team di sviluppo nel tentare di migliorare questa particolare e complessa componente.

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Tutto ciò vi sarà utile per affrontare le numerose e costanti insidie presenti in Assassin's Creed Odyssey, tra queste è doveroso citare la rinnovata e prepotente minaccia dei Mercenari pronti a farvi fuori senza alcune remore. A seconda delle azioni che farete compiere al vostro personaggio, una insindacabile barra progredirà aumentando il vostro grado di minaccia tanto da far aumentare il pericolo e trovare anche più Mercenari contemporaneamente in cerca della vostra testa per riscuotere la giusta ricompensa: anche stavolta, se non sarete al giusto livello, non potrete in alcun modo far loro del male. Anzi, spesso e volentieri, è più saggio attuare un piano di fuga per riordinare le idee. L'I.A, e lo vedremo anche tra poco, è stata migliorato al punto tale che buttarsi a capofitto nella mischia non sarà più la soluzione più agevole e comoda. Parliamo ormai di un RPG a tutto tondo, bisogna cambiare la propria concezione verso il brand.

Battaglie campali e navali, la guerra si combatte tra la terra e il mare

Assassin's Creed Odyssey segna ufficialmente il ritorno di una delle caratteristiche più amate dai fedeli seguaci del brand: le battaglie navali. Introdotta nel terzo capitolo e migliorata di netto in Black Flag, uscito ormai nel lontano 2013, questa componente irrompe prepotentemente nelle avventure di Alexios o Kassandra, portando il già citato concetto massimo di esplorazione non solo su terra bensì su mare. La mappa di questo nuovo capitolo è il 60% più grande rispetto a quanto visto in Origins e, per scoprirla dettagliatamente, è necessario issare le vele e solcare le onde del Mar Mediterraneo verso avventure sempre più insidiose e misteriose.

Può tutto questo limitarsi al circumnavigare le correnti marine? Macchè, l'Adrestia (questo il nome dell'imbarcazione) dovrà vedersela purtroppo con le orride azioni mosse dalla Guerra del Peloponneso e affrontare, a più riprese, navi nemiche pronte ad affondarla e far man bassa del bottino. Difficilmente potrete navigare in santa pace, salvo abili manovre elusive che imparerete furbescamente a utilizzare, vista (ed è giusto, visto il periodo storico) la moltitudine di navi ateniesi e non solo presenti in mare.  Proprio come già visto nel passato, le battaglie navali si baseranno tutto sul tempismo: sapersi difendere e attaccare al momento giusto, oppure effettuare una sana e diretta speronata sarà fondamentale ai fini della vittoria. Il giocatore potrà affondare direttamente la nave avversaria oppure, in pieno spirito piratesco, abbordarla e sconfiggere i nemici presenti su di essa con lo scopo di arraffare il prezioso tesoro.

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Non sarà facile, questo è poco ma sicuro. Spesso e volentieri vi ritroverete di fronte anche più navi pronte a eliminarvi e dovrete dar fondo a tutte le vostre abilità per esser immediatamente speronati o letteralmente invasi da una pioggia infuocata di frecce e non solo. Su questo aspetto, è positivo sottolineare un'I.A decisamente performante (soprattutto nella difficoltà più elevata da noi provata) che si adatterà ben presto al nostro stile di navigazione e di combattimento. Scappare non servirà a niente, dovrete sempre e comunque onore lo scontro.

Proprio come il personaggio, anche il concetto stesso di imbarcazione è stato completamente rivisitato rispetto al passato. Oltre che nell'aspetto, il giocatore potrà letteralmente modificare le caratteristiche dell'Adrestia potenziando l'arsenale messo a disposizione (frecce, giavellotti e molto altro), i danni e la resistenza ai colpi della nave stessa e dell'equipaggio e, soprattutto, sfruttare il carisma e le abilità di luogotenenti speciali: tali figure potranno essere reclutate mediante il compimento di specifiche quest e potranno essere utilizzate per aumentare ad esempio la percentuale danno delle frecce.

Se fino a questo momento abbiamo parlato di un ritorno, ora è il momento di una gradita novità: le battaglie campali. Quando la potenza di una determinata fazione è bassa (i complici sarete voi uccidendo i soldati delle fazioni al potere di quella regione, depredando il loro tesoro oppure dando fuoco alle loro scorte di guerra), i giocatori possono arditamente affrontare una battaglia di conquista: non avendo alcun vincolo, si potrà a volte difendere o attaccare (per Sparta o Atene) ottenendo alla fine delle magnifiche ricompense utili al proseguo del proprio impervio cammino.

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La battaglia campale vi proietterà in un efferato scontro a terra tra le due fazioni senza alcun tipo di regola, faccia a faccia col nemico, dovrete resistere ad attacchi multipli portati dai vostri avversari che sfoceranno a volte in duelli al cardiopalma. Dopo aver indebolito la falange nemica, dovrete ingaggiar battaglia con il Comandante avversario al fine di porre fine allo scontro: combatterete in mezzo alla battaglia e dunque, spesso e volentieri, anche altri nemici aiuteranno il proprio leader scoccando frecce da lontano e non solo. Non è per nulla semplice, soprattutto se non si è al giunto livello d'esperienza ma, fidatevi, è dannatamente divertente.

Un ulteriore e netto passo in avanti, la giusta evoluzione di Assassin's Creed

Una mappa sempre più grande e sempre meno banale e ripetitiva, un'I.A non ancora eccellente ma di certo migliorata e un chiaro e netto segnale di portare alla ribalta un qualcosa di nuovo, di diverso che possa essere il giusto compromesso tra il vecchio e il nuovo. Assassin's Creed doveva, obbligatoriamente, aver bisogno di un netto "svecchiamento" di dogmi ormai resi stantii da ripetute ed erronee scelte da parte di Ubisoft. Col capo chino, e con la giusta ammissione dei propri peccati, stiamo assistendo a un percorso iniziato con Origins e proseguito con Odyssey che, potenzialmente, porterà alla forma definitiva della saga stessa.

A livello tecnico, pur sottolineando come tale recensione non sia stata basata sulla Day One Patch in arrivo in concomitanza con il lancio del prodotto, non abbiamo riscontrato elevati cali di frame nelle fasi più concitate, come le battaglie campali per intenderci, o bug eclatanti. Da sottolineare, e celebrare soprattutto, la fedele riproduzione storica della Grecia del 400 a.C e l'amabile colonna sonora. Buona anche la localizzazione in italiano (che dovrete scaricare al primo avvio del titolo) ma, su questo aspetto, non vi diciamo altro per non togliervi qualche piacevole sorpresa dettata dalle ottime scelte della produzione in sede di doppiaggio. Altro nota di merito da evidenziare è il Season Pass (maggiori dettagli nel nostro articolo dedicato) proposto da Ubisoft con Odyssey.

Non convince appieno la linea narrativa intrapresa e continuata nel presente ma, fortunatamente, le gesta di Alexios e Kassandra riescono a mitigare il tutto grazie a costanti colpi di scena forti di un contesto storico tanto solido quanto emozionante. Il nuovo Assassin's Creed è l'espressione massima della serie in termini di esplorazione: starà a voi, solamente ed esclusivamente a voi, decidere da chi parte stare, cosa fare e soprattutto cosa essere. Non è forse piacevole la libertà? Bene, proprio come un'Aquila che vola in cielo, Odyssey potrà essere le vostre ali per godere al meglio di una vera e propria Odissea.

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Assassin's Creed OdysseyPS4Xbox OnePC

PROFedele riproduzione storica, l'Antica Grecia di Odyssey è bellissima; Elementi RPG sempre più marcati e ben sfruttati nel sistema di combattimento; L'introduzione delle battaglie campali e il ritorno di quelle navali.
CONTROI.A a volte non allo standard odierno visto in altre produzioni; La linea narrativa del presente non riesce ancora a ingranare la marcia; Riutilizzo di qualche assets (modelli, texture e animazioni) visto in Origins.
VERDETTOAssassin's Creed Odyssey è il giusto proseguo della metamorfosi attuata da Ubisoft per il brand che, grazie a sempre più elementi RPG introdotti, permette di esser decisamente più godibile del precedente capitolo ambientato nell'Antico Egitto. La Guerra del Peloponneso è forse una delle migliori ambientazioni mai azzeccate dell'intera storia della saga e, complice anche l'introduzione delle battaglie campali e il ritorno di quelle navali, permette al giocatore di immergersi in un contesto storico semplicemente magnifico: l'Antica Grecia è riprodotta fedelmente e si denota una cura maniacale verso i dettagli storici. Se non fosse per qualche scomodo riutilizzo di assets visti lo scorso anno e per una linea narrativa del presente al momento piuttosto anonima, Odyssey avrebbe potuto serenamente raggiungere picchi di giudizio ancora più elevati. Possiamo comunque, sommariamente, ritenerci più che soddisfatti dalla produzione di Ubisoft Quebec.
8,6
 
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