Come funziona Google Stadia con la mia normale connessione domestica? È una domanda che molti si saranno posti, sopratutto se non dispongono di un rete ad altissima velocità come quelle usate per i test controllati. Per venire incontro a questa fetta di videogiocatori, abbiamo da poco dato il via a una serie di articoli dedicati alla piattaforma di game streaming del colosso di Mountain View. Il nostro obbiettivo è cercare di capire quale sia il rendimento dei vari giochi con una rete “reale”. Pochi giorni fa vi abbiamo proposto un primo approfondimento su Darksiders Genesis, scoprendo che si tratta di un titolo perfettamente godibile anche su Google Stadia. Ora invece è venuto il momento di mettere alla prova la piattaforma con qualcosa di più complesso: Assassin’s Creed Odyssey.
Parliamo dell’ultimo capitolo della saga degli Assassini di Ubisoft, arrivato su PC e console nell’ottobre 2018, con supporto anche a PS4 Pro e Xbox One X. Assassin’s Creed Odyssey è un gioco d’azione open world con forti elementi GDR. Possiamo infatti ottenere equipaggiamenti con effetti particolari, abilità uniche (attive e passive) con le quali potenziare il personaggio e completare missioni principali e secondarie con lo scopo di far salire di livello Kassandra (o Alexios, se a differenza nostra avete optato per il personaggio maschile). Esattamente come nel caso di Darksiders Genesis, però, non è nostro obbiettivo analizzare il lato ludico di Assassin's Creed Odyssey, ma capire come si comporta in formato streaming.
Connessione e hardware utilizzati
Se ci seguite regolarmente sarete ben informati, ma per sicurezza vi ricordiamo che per ora Google Stadia è disponibile in tre specifiche modalità: TV (con Chromecast Ultra e Stadia Controller), web e mobile (tablet con ChromeOS e smartphone Pixel 2, 3 e 4). I nostri test sono stati eseguiti perlopiù in formato TV (il motivo lo capirete a breve) ma ovviamente non abbiamo dimenticato di testare l’esperienza anche su PC, via stadia.google.com. In ogni caso, abbiamo sempre giocato utilizzando lo Stadia Controller incluso nella nostra Founder’s Edition. Vi indichiamo anche le specifiche del computer che abbiamo utilizzato per i test:
- CPU: AMD A 10-9620P Radeon 5 10 Compute Cores 4C+6G
- RAM: 7 GB
- GPU: AMD Radeon R6 M435DX
- OS: Windows 10 64-bit
- Connessione: Ethernet
Questi invece sono i requisiti consigliati per il gioco in formato PC a 1080p:
- Processore: AMD FX-8350 @ 4.0 GHz, Ryzen 5 - 1400, Intel Core i7-3770 @ 3.5 GHz
- RAM: 8 GB
- Scheda video: AMD Radeon R9 290, NVIDIA GeForce GTX 970 (4GB VRAM with Shader Model 5.0)
In poche parole, il nostro portatile non avrebbe alcuna possibilità di eseguire Assassin’s Creed Odyssey. Specifichiamo inoltre che, ancora una volta, abbiamo testato Google Stadia sia tramite Google Chrome che tramite Edge (Chromium) per verificare che non ci fossero differenze particolari nelle prestazioni. La risposta è semplice: un browser vale l’altro, quindi scegliete quello che preferite.
La connessione utilizzata è la stessa del precedente articolo e si assesta sui 50 o poco più Mbps in download e sui 20 Mbps per l’upload. Anche questa volta, vi erano altri device mobile connessi che occupavano una minima parte della banda e che non hanno creato problemi rilevabili. Se non siete a conoscenza dei requisiti di Google Stadia, sappiate che il minimo per la qualità massima (ovvero il 4K, se disponibile nel gioco) è di 35 Mbps. La richiesta di Google non è esagerata, tutt’altro. Più importante, invece, avere una connessione e un segnale stabile, sopratutto se siete costretti a giocare tramite Wi-Fi. Vi segnaliamo inoltre che la nostra rete ha alcuni problemi in formato Wi-Fi e, infatti, Stadia se ne “lamenta” immediatamente, ma lo stesso accade con ogni altro device. Se avete una connessione cablata o un segnale Wi-Fi ineccepibile, quindi, non dovreste avrete problemi.
Risultati dei test
Come vi abbiamo detto poco sopra, abbiamo verificato il rendimento di Assassin’s Creed Odyssey in versione Google Stadia perlopiù in versione Chromecast Ultra. Il motivo è presto detto: il titolo Ubisoft propone come risoluzione massima il 4K a 30 FPS, a differenza di Darksider Genesis che si ferma in ogni caso a 1080p. Anche PS4 Pro e Xbox One X puntano al 4K 30 FPS, ma Google Stadia ha un vantaggio: è possibile scegliere, se si è abbonati (e per ora lo siamo tutti, visto che era incluso nel bundle), tra la qualità massima o una equilibrata. Quest’ultima imposta il gioco a 1080p e 60 FPS. In breve, siamo passati da un formato all’altro per verificarne i pregi e i difetti, così da consigliarvi al meglio sulla scelta da compiere per le vostre sessioni di gioco.
Risoluzione e frame rate
Prima di tutto, specifichiamo che in linea di massima un frame rate più alto non è un male, tutt’altro. Al tempo stesso, è anche vero che un titolo come Assassin’s Creed Odyssey, sì d’azione ma tutt’altro che tecnico, non pretende la fluidità massima. Diciamo quindi che optare per i 60 FPS (mettendo da parte la questione risoluzione, per ora) è anche una scelta di gusto. A 30 FPS si combatte, si esplora e non si hanno problemi di sorta. Questo, però, è valido sul piano teorico: il gioco di Ubisoft, su Stadia, pare fare leggermente più fatica sul versante frame rate rispetto a Xbox One X e PS4 Pro (che, lo anticipiamo subito, saranno il punto di paragone principale per questo articolo).
Non parliamo di problemi gravi: se sulle console Microsoft e Sony l’esperienza è perlopiù ancorata ai 29-30 FPS con cali maggiori solo in situazioni molto specifiche, la versione di Google Stadia sembra perdere un paio di frame in più, in media. Questo è però visibile sopratutto quando si vola con Icaro, l’aquila di Kassandra, che costringe il software a caricare grandi parti della mappa in pochi attimi. Icaro sarà un utile alleato per questo confronto, ma torneremo da lui fra un poco.
L’esperienza a 60 FPS risulta invece molto più stabile: certo, passando da 60 a 30 a cadenza regolare tutti troverebbero la prima opzione più godibile, ma per quanto abbiamo visto la fluidità in modalità equilibrata è più che valida. Ripetiamo inoltre che le console non hanno alcun modo di raggiungere tale frequenza di aggiornamento, quindi se è vostra priorità e non possedete un PC da gaming di alto livello, sapete già quale versione preferire.
Se il frame rate è un minimo problematico ma tutto sommato accettabile in ogni formato, lo stesso non si può dire della risoluzione. Un gioco come Assassin’s Creed Odyssey guadagna molto dalla possibilità di girare a 4K HDR e, in 1080p, i panorami della Grecia non colpiscono quanto dovrebbero. Su televisore, quindi, non abbiamo resistito e abbiamo lasciato il più possibile la modalità a qualità massima. Ovviamente, al pari delle versioni console, la risoluzione di Google Stadia è variabile. Dovendo fare un confronto diretto, sembra essere in media più alta di PS4 Pro, ma leggermente inferiore a Xbox One X. È difficile dirlo, ma sospettiamo che in alcuni casi la differenza non sia da ritrovarsi più di tanto nel numero di pixel, quanto nella compressione utilizzata dal servizio di streaming. La compressione fa perdere qualche dettaglio e, in un confronto diretto e attento, Stadia sembra leggermente più sfocata. Allontanandoci dall’analisi, però, rispondiamo a una domanda: quanto si nota in movimento? Poco, sopratutto se siete giocatori console e il 4K non è il vostro pane quotidiano. La differenza c’è, ed è oggettiva, ma non inficia la godibilità dell’opera.
Qualità visiva
Parliamo però della qualità visiva, partendo dalla draw distance. In questo caso, visto che il gioco è abbastanza denso di elementi che bloccano la vista, nella maggior parte delle esplorazioni a terra la resa è pari tra le varie versioni console e Stadia. Icaro, però, ha modo di vedere grandi parti di mappa e ci permette di notare che, tendenzialmente, la draw distance è molto simile alle console, con forse una resa leggermente inferiore in termini di ombre rispetto a Xbox One X. Ancora una volta, viene sempre il dubbio che l’ombra diventi ben definita con un leggerissimo ritardo rispetto alla console Microsoft non tanto per la qualità del gioco ma per la compressione dei dati che “confondono” terreno e ombre dei personaggi (ovvero ombre più piccole e mobili) sulla distanza.
Nulla da eccepire, invece, sull’ombra di Icaro e di Kassandra: anche grazie al tempo dinamico del gioco (che passa da notte a giorno in continuazione), vedere il personaggio correre da una parte all’altra con l’ombra ben definita che si staglia sulle varie superfici è una goduria. Anche gli effetti di luce sono resi in modo soddisfacente. Parlando anche dei riflessi sulle superfici d’acqua mossa (ovvero il mare ma non le pozzanghere), la resa è identica a Xbox One X, con forse una piccola perdita di dettagli (risoluzione o compressione, con un 4K che varia dinamicamente in continuazione è sempre complesso dirlo per certo). Se volete sapere delle pozzanghere, sappiate che i riflessi sono poco definiti al pari delle altre versioni, in questo caso Stadia non centra nulla.
Esperienza di gioco
Come abbiamo visto, quindi, a livello visivo abbiamo un prodotto molto simile a Xbox One X: le differenze si notano se ci si sofferma sui dettagli, mentre il movimento l’esperienza è simile. Controller alla mano, però, come “gira” Assassin’s Creed Odyssey? Test già disponibili in rete da tempo fanno notare che l’input lag a 30 FPS è identico a quello Xbox One X: a 60 FPS, però, l’esperienza migliora ulteriormente e l’input lag è inferiore a quello console. Si tratta però di una differenza che non va a impattare sull’esperienza di gioco: vi basta provare a eseguire una serie di parate perfette (parry, se preferite) contro un avversario a 60 FPS e una serie a 30 FPS, noterete che il feeling è praticamente lo stesso.
Se siete in cerca di differenze nette, invece, dovete rivolgere la vostra attenzione ai tempi di caricamento: avviando una nuova partita sulla console Microsoft sono necessari circa 27 secondi per giungere all’inizio del primo filmato, mentre su Stadia il tempo si abbassa a 10 secondi circa. Ovviamente ogni tipo di caricamento ha rese differenti, ma sommandoli tutti all’interno di varie decine di ore, divise in tante sessioni, il tempo risparmiato è realmente quantificabile.
Sempre in tema caricamenti, in-game può capitare di voler far volare Icaro molto lontano da Kassandra. Una volta che si ritorna a terra, il gioco deve ovviamente ripristinare l’area attorno al personaggio: su PS4 Pro questo richiede un vero caricamento (anche un paio di secondi, con tanto di icona nell’angolo sinistro), mentre su Xbox One X il passaggio è molto più rapido. Stadia si mette fianco a fianco, ancora una volta, a Xbox One X. Questo tipo di immediatezza è importante visto che il passaggio aquila-personaggio avverrà spesso durante la vostra avventura in Assassin's Creed Odyssey.
Conclusioni
Assassin’s Creed Odyssey su Google Stadia è nel complesso un’esperienza molto simile alla versione console migliore in commercio, Xbox One X. Forse per un’ottimizzazione leggermente inferiore, forse per la compressione dei dati derivante dallo streaming, perde qualcosa nei dettagli, ma in movimento l’esperienza è perfettamente godibile. L’input lag, grande paura di molti, è ineccepibile e nella versione 60 FPS anche migliore di Xbox One X. La scelta tra 4K 30 FPS e 1080p 60 FPS è però una questione di gusti: il nostro consiglio è di optare per il maggior dettaglio sul televisore, godendovi la fluidità sugli schermi più piccoli.
Google Stadia batte i diretti concorrenti solo per i tempi di caricamento e nel complesso si ritrova a pareggiare o a rimanere di un mezzo passo indietro. Dovreste quindi mettere da parte Assassin's Creed Odyssey su Stadia? No e il motivo è il solito: potete accedere al vostro gioco quando volete da ogni schermo (sopratutto appena arriverà il supporto a tutti i device mobile e non solo ai Google Pixel). Inoltre, il gioco in streaming elimina ogni download: considerando la mole di un gioco come Assassin's Creed Odyssey, non si tratta di un dettaglio da poco.
Se ancora non avete Stadia, potete giocare Assassin's Creed Odyssey su console: lo trovate su Amazon.