Dopo Origins, il brand di Assassin's Creed è tornato risplendere dopo un periodo, durato in verità più di qualche anno, all'interno del quale Ubisoft ha faticato a trovare la chiave di volta giusta per scaldare il cuore degli appassionati. Un gameplay ormai troppo ridondante, unito a setting ricchi di potenzialità ma sfruttutati non al massimo, hanno costretto il publisher a mutuare il franchise per un paio d'anni, tornato poi in vita grazie all'avventura egiziana di Bayek.
Un anno dopo, Assassin's Creed torna quindi a cadenza annuale con Odyssey, avventura greca che mette sul piatto diverse novità solo intraviste ad E3 2018, ma che nella demo che abbiamo provato qui alla Gamescom mostrano i muscoli e delineano in modo piuttosto chiaro le ambizioni della nuova epopea dedicata al Credo degli Assassini.
Mercenari, sangue e leggende
Ambientata in una fase piuttosto avanzata del gioco, questa nuova versione di prova era sostanzialmente divisa in due macro-parti. La prima, piuttosto semplice, ci vedeva impegnati a sgominare un manipolo di nemici su di un promontorio, per poi affrontare un mercenario leggermente più potente, di cui parleremo in seguito. La seconda parte invece era dedicata ad una quest molto intrigante, che ci ha portato ad esplorare aree artisticamente ispirate e culminava con un boss fight davvero palpitante.
Andiamo per gradi: lo scontro con i nemici iniziali era evidentemente votato all'apprendimento degli elementi basici del combat system, per chi non lo conoscesse. Odyssey, come Origins, propone un sistema di combattimento "in stile Souls", che prevede quindi targeting, schivate, affondi e studio dei pattern d'attacco dei nemici. Ovviamente molto più semplificato e accessibile rispetto alla serie From Software.
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La peculiarità di questo nuovo capitolo, però, risiede nelle abilità uniche, ovvero degli attacchi speciali sbloccabili in un apposito menù che potranno poi essere assegnate ai vari tasti del pad. Sono divise in due categorie: quella dedicata al corpo a corpo, e quella agli attacchi a distanza con l'arco. Per fare un esempio: potremmo utilizzare una mossa che spezzerà la guardia dei nemici, oppure un'altra che ci farà recuperare vita, o ancora la possibilità di impiegare la Lancia di Leonida per creare un'onda d'urto devastante.
Parallelamente, avremo a disposizione frecce di precisione, un bullet time o l'opportunità di scagliare tre frecce contemporaneamente. Ovviamente questi sono degli esempi; nel gioco ci sono più di una decina di abilità per categoria, e contando che possiamo assegnarne al massimo quattro per entrambe le specilità, ci troviamo di fronte a numerose possibilità di set-up per il combattimento. Dall'altra parte abbiamo invece il classico sistema di drop ed equipaggiamenti già visto in Origins, che recupera le dinamiche tipiche degli RPG. Salendo di livello grazie all'esperienza, potremmo equipaggiare armi ed armature sempre più potenti, così da poter accrescere le nostre statistiche.
Di tutte queste novità vi avevamo già parlato nel nostro articolo scaturito dalla prova ad E3, questa volta però le nuove features di Odyssey hanno mostrato i muscoli. Partiamo per esempio dai mercenari: il gioco propone un sistema progressivo. Ogni volta che uccideremo un mercenario, ce ne sarà un altro più potente da far fuori, fino a quando non diventeremo noi i più letali in circolazione. Nel menù esiste anche una sezione apposita, che mostra il nostro grado e contemporamente ci indica qual è il mercenaio di grado superiore che dobbiamo uccidere. Questa dinamica sarà certamente interessante a livello di end-game; un potenziamento di un aspetto già visto in Origins ma che ora trova una declinazione più approfondita e sicuramente di grande potenzialità.
Come detto in precedenza, la seconda e ultima parte della build era formata da una sezione esplorativa più una boss fight. Nel corso di questi mesi molti si sono chiesti come la mitologia greca s'interesecasse a quella di AC. Ora, finalmente, abbiamo la risposta. Guidati da un NPC all'interno di un tempio "maledetto", scopriamo tutta la bellezza e il fascino dei templi e dell'architettura dell'Antica Grecia. Ammaliante, solenne, misteriosa: i pantheon dedicati ai dei dell'Olimpo sfoggiano un look davvero invidiabile e, addirittura, quello esplorato nella demo era abitato proprio da una di queste figure leggendarie.
Camminando fra i ruderi dell'edificio, la nostra compagnia di viaggio ci sottolinea come l'intera struttura sia piena di soldati pietrificati. Quasi come se fosse una malattia o una maledizione, ci avverte di prestare attenzione. Ovviamente è Medusa l'artefice di tutto questo, e la boss fight finale è proprio contro l'insaziabile donna con i capelli composti da tanti viscidi serpenti. Quello che potrebbe sembrare uno scontro canonico, si trasforma invece in una sfida impegnativa. Medusa, come qualsiasi altro boss che si rispetti, ha delle "fasi d'attacco" predefinite. Tenta di pietrificarci, ci scaglia contro delle saette e infine evoca dei cavalieri pietrificati in suo aiuto. Per sconfiggerla, sarà necessario farle danno da distanza usando il nostro arco e le relative abilità letali, per poi virare sul corpo a corpo una volta che rimarrà stordita in seguito all'uccisione dei cavalieri. Qui, il sistema di abilità di Odyssey stupisce e ci fa capire la necessità di saper controllare al meglio questa nuova introduzione per effettuare combo devastanti ed efficaci. In caso contrario, ve lo assicuriamo, non avrete scampo.
Siamo rimasti sorpresi di questa profondità mostrata dal nuovo combat system, ora infarcito di features che lo rendono più tattico e che soprattutto richiedono studio e pratica. Una delle critiche mosse ad Origins era legata proprio alla semplicità degli scontri. Ecco, l'avventura greca di Assassin's Creed prova quindi a migliorare quest'aspetto, impegnandosi nella stratificazione degli scontri, della progressione e nella scelte delle varie abilità. Girovagando per il tempio di Medusa, tra l'altro, ci è parso di scorgere qualche riferimento alla Prima Civilizzazione e alla mitologia della saga. Non possiamo scendere nei dettagli semplicemente perché non li conosciamo, ma ci aspettiamo interessanti novità anche da questo punto di vista. D'altronde il contesto storico mette un grande punto interrogativo sulla "continuità" di questo nuovo capitolo, e siamo molto curiosi di scoprire come si snoderanno le vicende di Odyssey all'interno del macro-contesto.
Nessuna novità infine sulle battaglie campali o sull'impatto delle scelte all'interno del comparto narrativo. Quest'ultimi sono probabilmente aspetti che andranno approfonditi in sede di recensione, nel frattempo però possiamo dire con certezza che questa nuova prova di Odyssey è stata davvero più che gradita. I muscoli del sistema di combattimento e la scoperta di boss fight come quella di Medusa -che quasi sicuramente non sarà un caso isolato- ci hanno fatto capire che il nuovo Assassin's Creed non vuole essere un mero reskin del precedente.
Al contrario, Ubisoft sembra aver lavorato passo dopo passo a miglioramenti piccoli ma impattanti. L'unico dubbio ora risiede nella tenuta di queste features e di come verranno sviscerate nel corso del progresso della storia. Ancora una volta, vi rimandiamo alle prossime anteprime per tutti i dettagli del caso.
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