Qualche settimana fa vi avevamo parlato di Arclight Rumble, il nuovo Tower Defense, decisamente sopra le righe, realizzato da Blizzard per dispositivi mobile e basato sulla mitologia del suo franchise più famoso: Warcraft.
Oggi torniamo da voi per raccontarvi le nostre prime ore spese assieme alla campagna per giocatore singolo che abbiamo avuto modo di provare nella beta chiusa di Arclight Rumble. Possiamo già anticiparvi che le impressioni che avevamo avuto durante l’evento di presentazione del titolo si sono rivelate corrette, Arclight Rumble è una produzione che, almeno da quanto testato finora, si rivela ben confezionata, divertente e assuefacente… quasi quanto Hearthstone.
Arclight Rumble, come vi accennavamo poc’anzi, è un tower defense dalle dinamiche molto canoniche. L’area di gioco viene ripartita in verticale, nella parte bassa troveremo la nostra Barracks (un canone rotante che ricopre il ruolo della torre da difendere), in quella alta il leader da sconfiggere con le nostre armate e per tuta la superficie della mappa saranno presenti dei punti d’interesse in grado di espandere le strategie a disposizione del giocatore per vincere la battaglia.
Giocare ad Arclight Rumble è molto semplice e immediato: nella parte bassa dello schermo ci sarà una fila di miniature che potremmo mettere in campo e che verranno rimpolpate costantemente in maniera casuale. Queste miniature rappresentano la nostra armata e potremmo portarne solo sei (più un leader) con noi in ogni scontro.
Ogni miniatura costa un numero definito di pepite d’oro, le quali verranno anch’esse rigenerate con il passare del tempo. Sulle mappe di gioco, inoltre, si troveranno delle vene d’oro le quali potranno essere sfruttate per ottenere pepite aggiuntive attraverso l’utilizzo dei Kobold, delle miniature extra, non conteggiate nelle sei in nostro possesso e deboli praticamente a ogni offensiva, che si premuniranno di picconare le vene d’oro per fornire maggiori risorse al giocatore.
Scegliere solamente sei fra le oltre sessanta miniature presenti al lancio di Arclight Rumble potrebbe sembrare complesso e dispersivo ma l’ottimo tutorial presente nel gioco, e le dinamiche votate alla strategia, svolgono un egregio lavoro nell’illustrare al giocatore quali elelementi tenere in considerazione. Come in ogni titolo strategico, difatti, anche Arclight Rumble fa uso delle debolezze e delle resistenze. Nello specifico i combattenti melee risultano forti contro quelli ranged, quelli ranged preferibili contro quelli volanti e quelli volanti i migliori per eliminare i guerrieri melee.
Una triade molto semplice ma la cui comprensione si rivela indispensabile per riuscire a comporre una squadra efficace nei confronti della minaccia che si andrà ad affrontare. Oltre alle miniature dei vari combattenti, in Arclight Rumble sono presenti anche delle statuette raffiguranti delle magie, ad area o da scagliare direttamente su un avversario, le quali forniscono un ventaglio maggiore di possibilità risultando efficaci nelle situazioni più disparate.
Tutti questi elementi elencati fino a ora trovano la loro dimensione nella campagna per giocatore singolo di Arclight Rumble che, mai come in questo caso, si rivela essere un’esperienza corposa, appagante e divertente, merce rara per il genere dei Free To Play.
Una volta portate a termine le prime battaglie offerte dal tutorial di Arclight Rumble, viene messa a disposizione del giocatore una mappa di dimensioni considerevoli, la quale potrà essere sbloccata in ogni sua parte, semplicemente progredendo con l’avventura. Ogni regione presente nella mappa offrirà una serie di scontri che andranno affrontati in un ordine predefinito e i quali, una volta vinti, forniranno al giocatore un teschio e un quantitativo variabile di crediti di gioco.
Più teschi si collezioneranno più parti di mappa verranno sbloccate e, analogamente, più crediti di gioco si guadagneranno e maggiore sarà il numero di miniature che si potranno acquistare nel negozio in game per aumentare la propria collezione e il ventaglio di scelte strategiche a disposizione del giocatore.
Durante la nostra prova abbiamo portato a termine due aree della mappa, per un totale di circa una decina di scontri e possiamo dirvi che, se tutto rimarrà invariato, il numero di miniature acquistabili con i crediti di gioco risulta abbastanza soddisfacente e tale da non spingere costantemente sullo sfruttamento delle microtransazioni, bisognerà però valutare questo aspetto una volta che Arclight Rumble verrà rilasciato nella sua versione definitiva per comprendere se verrà mantenuto lo stesso bilanciamento fra le miniature a disposizione del giocatore e quelle acquistabili tramite il negozio.
Quello che però possiamo dirvi è che le battaglie si sono rivelate tutte divertenti, della giusta durata, impegnative quanto basta per far lavorare il cervello nel cercare la migliore strategia d’attacco e varie nelle situazioni presentate. Ogni Leader avversario presentava pattern di attacco unici, minion che richiedevano un minimo di strategia per essere aggirati e debellati e mappe di gioco ricolme di torri avversarie, switch direzionali per far intraprendere un’altra strada alle nostre truppe e vene d’oro da sfruttare saggiamente.
Graficamente, e tecnicamente, parlando Arclight Rumble si presenta piacevole, curato nei dettagli e ben confezionato. Non abbiamo riscontrato nessuna incertezza nei server, e nelle procedure di connessione, e il frame rate si è sempre mostrato stabile, a esclusione di alcune incertezze nella splendida cinematica iniziale. I modelli dei personaggi, e le loro animazioni, sono tutte realizzate con la cura, oramai nota, che Blizzard ripone in ogni sua produzione così come l’interfaccia di gioco, e i vari menu in cui ci si ritrova a navigare, risultano sempre snelli nel design e chiari nella lettura sia che ci si ritrovi a giocare su smartphone che su tablet.
Ora non resta altro che aspettare la versione definitiva del gioco per comprendere appieno se Arclight Rumble riuscirà a bissare il successo di Hearthstone facendo breccia nel cuore non solo degli appassionati di Warcraft ma anche di quelli dei tower defense più disimpegnati e tradizionali nelle dinamiche di gioco.