Aragami 2 | Anteprima, ombre assassine

Pronti a tornare a combattere tra le ombre nei panni di un guerriero d'élite? Scoprite l'azione stealth di Aragami 2 con la nostra anteprima!

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a cura di Gioele Maria Pignati

Si sente un po’ la mancanza del buon vecchio stealth game all’arma bianca in stile Tenchu, non è vero? Lo sviluppatore spagnolo Lince Works lo sa bene ed è dal 2016 che, col primo Aragami, prova a catturarci con un Giappone feudale fantasy dove due forze contrapposte, rappresentate dalla luce e dall’ombra, continuano ad affrontarsi. Il primo capitolo di Aragami fu un titolo nato in sordina che però riuscì a vendere bene sul lungo periodo, debole sotto certi aspetti, ma forte nel suo gameplay stealth basato sull’utilizzo di poteri legati alle ombre.

Il successo dell’opera originale ha ovviamente portato alla realizzazione di un seguito che si preannuncia più completo e complesso. Aragami 2 doveva vedere la luce nei primi mesi del 2021, ma alcuni ritardi hanno spinto gli sviluppatori a spostare la data di lancio al 17 settembre dell’anno in corso. Il titolo sarà disponibile sul Game Pass sin dal day one e potrà essere recuperato su PC, Xbox One, Xbox Series X/S, PlayStation 4 e PlayStation 5.

Abbiamo avuto modo di mettere le mani sulla versione per computer di questo secondo Aragami e abbiamo dedotto come il gioco in questione abbia parecchio potenziale ma al tempo stesso necessiti ancora di alcuni aggiustamenti. Il primo capitolo peccava soprattutto sotto il punto di vista della trama, che appariva più sotto forma di contestualizzazione che di narrazione in quanto tale. In Aragami 2 c’è una storia vera e propria narrata da un mix di cut scene e dialoghi.

Non siamo rimasti convinti molto a fondo dalla qualità del racconto che fondamentalmente è la solita raccolta di cliché relativa ad oppressori tiranni ed oppressi ribelli. Ma non è il contenuto il problema principale, è il modo in cui viene raccontata la storia ad essere, almeno all’inizio, troppo semplicistico ed orecchiato. In realtà per capire bene i dettagli della vicenda è necessario leggere gli approfondimenti dedicati sul sito dello sviluppatore.

I fatti di Aragami 2 hanno luogo in un periodo lontano da quelli visti nel primo capitolo. Gli Aragami sono guerrieri d’élite colpiti da una malattia soprannaturale che corrompe gradualmente anima, corpo e mente, ma che al tempo stesso conferisce l’incredibile potere di controllare le ombre. Il nostro protagonista, entrato a far parte del clan Kurotsuba, persegue la missione di liberare la sua gente dalla tirannia dell’impero Akatsuchi che sta soggiogando la Rashomon Valley.

Nei panni del ninja delle ombre

Partendo da queste premesse entriamo nel vivo del gioco vero e proprio. Si inizia da un tutorial necessario per prendere confidenza con l’articolato gameplay, evidentemente il punto forte di questa produzione. Ben presto vi renderete conto che potrete muovervi come un vero ninja. Potrete correre, saltare, teletrasportarvi come ombra tra tetti e sporgenze, potrete arrampicarvi, procedere accovacciati e mettere a segno delle uccisioni spettacolari differenziate in base al contesto.

Successivamente avrete accesso al vostro villaggio, un luogo tranquillo da esplorare senza patemi d’animo. Qui potrete esercitarvi con le movenze ninja, avrete accesso ad un albero delle abilità e ad una forgia. Le ultime due caratteristiche rappresentano delle novità per il brand: nel primo caso sarà possibile personalizzare la propria competenza con i poteri dell’ombra, molto utili per aggirare le guardie in maniera tattica, scegliendo lo stile più adatto al proprio modo di giocare, nel secondo caso invece sarà possibile personalizzare l’equipaggiamento del personaggio sia dal punto di vista estetico, cosa estremamente utile in vista del multiplayer, sia dal punto di vista di bonus e malus, attribuiti da peculiari rune magiche.

Il villaggio risulta essere dunque un vero e proprio hub dal quale sarà possibile anche selezionare la prossima missione. Ogni spedizione del giocatore presenta diversi obiettivi come la raccolta di oggetti, il ritrovamento di casse o l’eliminazione di determinati personaggi. Ciascun livello si presenta come un piccolo parco giochi ninja, sufficientemente open da permettere diverse interpretazioni e decisamente migliorato nel design rispetto al primo episodio. Potrete attraversare l’ambientazione strisciando nell’erba alta oppure avrete la possibilità di saltare tra i tetti. Potrete risparmiare i vostri avversari facendo uso di tutte le tecniche stealth disponibili oppure potrete esporvi brevemente compiendo letali uccisioni per poi tornare nel vostro nascondiglio sicuro. Le possibilità sono numerose.

Ciò che stupisce maggiormente però è la fluidità di movimento che è concessa al giocatore, cosa che permette delle combo eccezionali, con il protagonista che salterà, si teletrasporterà ed ucciderà senza soluzione di continuità. L’uso delle ombre sembra diventato molto più dinamico rispetto all’opera originale ed ora sarà possibile persino trasportare cadaveri ed affrontare veri e propri combattimenti una volta scoperti. Ovviamente scagliarsi contro i nemici a viso aperto resta fortemente sconsigliato perché gli avversari avranno facilmente la meglio, soprattutto se in superiorità numerica. Il sistema di combattimento comunque ci è sembrato abbastanza semplicistico con colpi e parate da portare al momento giusto e una barra della stamina da tenere sotto controllo.

Grande spazio viene lasciato alla tattica anche grazie ad una particolare visione del personaggio che consente di individuare i nemici presenti nell’ambiente. Gli sviluppatori incentivano anche ad esplorare le location, avendo disseminato nei livelli denaro, progetti per l’equipaggiamento ed altri oggetti utili. Alla fine di ogni missione poi troveremo ad attenderci, cosa molto stimolante, un punteggio che valuterà la nostra abilità tenendo conto della condotta e di molteplici altri fattori.

Ad accompagnarci nelle nostre scorribande ci saranno poi delle belle melodie in salsa giapponese volte ora a tenerci sulle spine, mentre ci muoveremo silenziosamente, ora a darci la giusta carica, nei momenti più action. Gli effetti sonori risultano simpatici e ben caratterizzati e pure il doppiaggio in lingua inglese si lascia ascoltare e per fortuna, anche perché pare proprio che non disporremo di sottotitoli nella nostra lingua.

Luci ed... ombre

L’aspetto più debole dell’opera comunque sembra essere la grafica. Sviluppato con Unity, Aragami 2 sembra abbandonare in parte lo stile cartoon cel shading del primo episodio per lasciare spazio ad uno stile più realistico e pulito. Per quanto il prodotto sia buono a livello di design non si può quindi fare a meno di notare come gli ambienti risultino più piatti e spogli rispetto al passato. Anche la UI è cambiata: se nel primo Aragami molte informazioni potevano essere recuperate dal mantello del protagonista ora ci sono veri e propri indicatori e barre di energia. Non giudichiamo quest’ultimo aspetto, è una scelta che può piacere o non piacere.

Si vede comunque come quella che abbiamo tra le mani sia una versione ancora incompleta del gioco, disseminata com’è di piccoli glitch. A volte per esempio ci è capitato di trovare dei buchi nella mappa, ci siamo poi resi conto di come ci siano problemi di interpretazione degli elementi ambientali, alcuni dei quali come staccionate o muri consentono di arrampicarsi ed occultarsi con precisione mentre altri, tipo le rocce, danno vita a collisioni incerte e rivedibili.

Ci si accorge di come in certi punti del livello non sia possibile arrampicarsi come si vorrebbe a causa di una sporgenza obliqua o per colpa di una corda più in alto che stranamente blocca i nostri movimenti. Ci sono delle compenetrazioni e ci è capitato pure di non poter uccidere un nemico fondamentale. Capita di incastrarsi o di vedere un avversario che schizza via durante un’esecuzione. Poi una cosa che non ci ha convinto molto risiede nelle animazioni usate per le uccisioni aeree: anziché abbattere l’avversario dall’alto stendendolo, cosa che sarebbe risultata decisamente più entusiasmante l’Aragami prima si appoggia a terra scivolando contro l’avversario e poi infligge il colpo.

L’intelligenza artificiale per quanto faccia bene il suo lavoro non è poi così avanzata: è vero che è presente uno stato di allerta ma è vero pure che basteranno pochi salti ed un buon nascondiglio per farla in barba ai soldati. Al di là di questi elementi che molto probabilmente saranno sistemati nella versione completa del titolo, Aragami 2 resta un videogame entusiasmante che offre un buon livello di sfida. Ciò almeno in singolo, perché ci sarà la possibilità di affrontare le mappe in multiplayer cooperativo in compagnia di altri due amici Aragami. Il timore risiede nel fatto che così affrontato il gioco possa risultare troppo facile ma staremo a vedere.

Un elemento che comunque aumenta il livello di difficoltà generale e che risulta forse troppo punitivo è rappresentato dalla scelta degli sviluppatori di far ricominciare da capo un livello in caso di morte. Ciò significa che non solo verranno resettati i nemici ma che si perderanno pure tutti gli oggetti raccolti, cosa abbastanza snervante soprattutto nelle missioni più avanzate del titolo. Sperando che alcuni elementi vengano limati in tempo per il lancio, non vediamo l’ora di tornare a vestire i panni del ninja delle ombre nella versione completa di Aragami 2, almeno per godere della solida giocabilità del videogame firmato Lince Works.

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