Respawn Entertainment, lo studio dietro ad Apex Legends, si è recentemente espresso in merito agli abusi che i suoi sviluppatori sono portati a subire in relazione al lavoro che fanno. Il tutto è avvenuto attraverso una dichiarazione che prontamente si è posta tra loro e quella fetta di appassionati che tende, in moltissimi casi, a superare i limiti consentiti dall’educazione.
Non si tratta, ovviamente, della primissima volta in cui uno studio sceglie di prendere una posizione del genere. I ragazzi dietro ad Apex Legends hanno seguito lo stesso identico esempio di Cory Barlog dei Santa Monica Studios (fautori di God of War), i quali hanno parlato proprio in merito a ciò all’inizio dell’anno, con una dichiarazione dai tratti simili se non identici, sottolineando l'importanza del rispetto che le persone dovrebbero portare a seguito di alcune segnalazioni di abusi sugli sviluppatori stessi.
Così anche Respawn Entertainment è entrata a gamba tesa sul problema, parlando apertamente ai fan di Apex Legends e a tutti gli altri amanti dei loro lavori: "Accogliamo con favore il contributo della comunità verso il nostro lavoro, tuttavia il confine tra feedback costruttivo e molestie al nostro team di sviluppo non può essere superato”, per poi continuare, “Vogliamo ricordare ai nostri giocatori che abbiamo una politica di tolleranza zero per le minacce e le molestie verso i nostri sviluppatori. Adotteremo le misure appropriate per garantire la salute e la sicurezza del nostro team”.
Naturalmente il rapporto diretto fra studio e fan, che siano di Apex Legends o di altri brand, è fondamentale al fine di costruire una fiducia diretta non soltanto con il consumatore, ma con una persona che crede nel tuo lavoro. Ricordando sempre, però, che ci sono dei limiti e mettendo al centro un certo rispetto reciproco: "Adoriamo ricevere feedback e continueremo a lavorare insieme alla nostra community per promuovere un ambiente rispettoso e collaborativo, e sostenere l'integrità competitiva del nostro gioco”.