In un precedente articolo abbiamo cominciato un viaggio molto interessante, alla riscoperta di alcune delle protagoniste più toste nel mondo dei videogiochi, pur coscienti che si trattasse solo di un primo passo all’interno del vastissimo parterre composto da personaggi femminili incisivi, forti, indimenticabili. Proprio per questo abbiamo deciso di proseguire, con la dovuta attenzione, e soprattutto riuscendo a dare spazio a più donne possibili all’interno delle numerose opere contraddistinte da eroine, maghe, combattenti in grado di conquistare i nostri cuori e le nostre menti. L’articolo di oggi è il secondo di una lunga serie in cui osservare personaggi come Ellie o Ciri, non sempre effettive protagoniste di tutte le vicende narrate ma comunque centrali nel loro ruolo e nella loro capacità di essere memorabili in tutto e per tutto.
Anche in questo caso, dato che potreste non essere arrivati direttamente dal nostro primo articolo al riguardo, ci teniamo a precisare che non si tratta di un top. Il nostro approfondimento è tutto meno che una lista con delle preferenze, anche perché si tratta di titoli profondamente differenti tra di loro e - di conseguenza - con donne che padroneggiano la narrazione tutto fuorché simili. Dopo aver onorato Abby, Aloy, Jodie e Samus Aran, proseguiamo verso altre iconiche e complesse eroine dei prodotti videoludici.
Lara Croft: il potere di un’archeologa senza timore
Sappiamo benissimo che, quando abbiamo pubblicato lo scorso pezzo, avete tutti un po’ storto il naso notando la mancanza della amatissima Lara ma - come è ovvio che sia - è una dei personaggi non solo più tosti e senza paura di questo mondo ma anche una delle prime vere protagoniste in grado di ispirare non solo videogiochi ma anche fumetti e film. Pur con le sue limitazioni, e la sua spiccata sessualizzazione nella sua prima era piuttosto “pixellata”, è una delle eroine più coraggiose - e curiose - di tutti i tempi e per questo non potevamo assolutamente non includerla, prima o poi. Negli anni ‘90 nasce con Tomb Raider e da allora è diventata l’unica e inimitabile Lara: colta archeologa che dedica la vita alla ricerca e alle continue scoperte di artefatti, forte e determinata, sempre pronta a salvare gli altri, ha saputo fare strada nei cuori di tutti noi.
Diciamolo forte e chiaro, la Croft è straordinaria sotto ogni aspetto, è riuscita a creare un corrispettivo femminile di Nathan Drake partendo da una “versione” molto sensuale oltre che forte ed eroica, ma riuscendo a diventare una ragazza “acqua e sapone”, semplice e profondamente innamorata del proprio lavoro, in grado di sconfiggere i cattivi con il proprio ingegno e scovare i tesori più nascosti del mondo al fianco della sua squadra. Lara Croft è un punto di riferimento dell’immaginario femminile, non a caso è tra le protagoniste più studiate anche da chi si occupa di rappresentazione di genere nei videogame. Indubbiamente, ha fatto una lunga strada dalle opere più datate - e storiche - fino ai tempi nostri, riuscendo a migliorare sempre di più col tempo e trasmettendo sempre quella giusta dose di indipendenza e forza che meritiamo di vedere sui nostri schermi. Una ragazza della porta accanto che sa indubbiamente come non farsi mettere i piedi in testa da nessuno. Assolutamente da aggiungere alla lista delle nostre eroine più toste!
Ciri: la Leoncina di Cintra
Tra tutti i mondi e le ambientazioni che abbiamo trattato, tra epidemie zombie, templi da scoprire, ed eventi sovrannaturali, dovevamo necessariamente includere lo straordinario mondo di The Witcher ideato da Andrzej Sapkowski che padroneggia non solo il gaming ma, da poco, anche le serie tv grazie al prodotto di successo firmato Netflix. Tra la moltitudine di meravigliose figure femminili inserite nella narrazione, abbiamo scelto di parlare di Cirillo Fiona Elen Riannona, da tutti quanti noi conosciuta come la meravigliosa Ciri. Si tratta dellala coprotagonista della Saga di Geralt di Rivia, giovanissima e testarda, unica erede al trono di Cintra. Insomma, non proprio un personaggio qualunque.
A differenza di Lara, non è proprio una ragazza della porta accanto in quanto possiede dei poteri senza precedenti, che non solo la rendono interessante ma anche molto, troppo pericolosa per chi si mette sulla sua strada, nel tentativo di fermarla. La vediamo crescere in questo modo incredibilmente violento, impavida e pronta a tramutarsi nell’arma che sa di poter diventare: è una cavallerizza provetta, guerriera instancabile allenata da Geralt e una vera propria medium a causa del suo potere innato di Figlia del Sangue Antico, che le permette di viaggiare attraverso il tempo e lo spazio, teletrasportandosi attraverso i vari mondi. Nel suo essere letale e assolutamente unica nel suo genere, ha meritato di essere inserita nell’approfondimento.
Liara: capostipite della narrazione di Mass Effect
Mass Effect è una delle saghe videoludiche action RPG più adorate e seguite della storia di questo medium; sviluppata da BioWare e pubblicata da Microsoft su Xbox 360, nell’ormai lontano 2007, per la prima volta, è una delle avventure più coinvolgenti che potrete mai vivere (o rivivere) all’insegna di scelte morali, amorose e politiche in un’esplorazione spaziale da capogiro. Tra le numerose donne fondamentali nella storia, abbiamo deciso di parlare di Liara T’Soni, figlia della matriarca Benezia, che è presente nella squadra di Shepard come ricercatrice e archeologa, in tutti i titoli pubblicati.
Il fascino di Liara è innegabile sotto ogni aspetto: è una dottoressa purosangue asari, originaria del pianeta di Thessia, profondamente affascinata dalla tecnologia e dalla cultura prothean - un’antica specie aliena comparsa una decina di migliaia di anni prima, rispetto al periodo in cui vive la nostra ricercatrice - e, non da meno, addestrata nell’uso dei poteri biotici. Dedica la sua vita e il suo tempo ai suoi studi e al tentativo di scoprire come evita l’estinzione dei prothean ed è in tutto e per tutto, una vera icona non solo di Mass Effect ma anche di tutti i personaggi femminili di tutti i tempi.
Ellie: la spietata furia di una donna che perde tutto
Prima di superare effettivamente le citazioni a The Last of Us Parte II, non potevamo non citare Ellie Williams in tutta la sua complessità e nel suo essere protagonista di vicende drammatiche umanamente struggenti, in un mondo immerso nella violenza, nel sangue e nella sopravvivenza. Avevamo già trattato la figura forte e atletica di Abby e da questo punto di vista dobbiamo dire che Ellie è il suo esatto opposto, ma perché è comunque una “protagonista tosta” del mondo dei videogiochi? La risposta a questa domanda è molto semplice: sa (purtroppo) come essere spietata, è cresciuta fin da adolescente nella consapevolezza di essere minuta e per questo con la necessità di imparare a maneggiare ogni tipo di arma. Sa gestire ogni situazione, al limite della sopravvivenza, viaggi lunghi ed estenuanti; resiste a ogni tipo di maltempo o minaccia umana e non, rapida e mortale.
Nel suo lunghissimo viaggio dal primo a secondo videogioco Naughty Dog, abbiamo modo di vedere quanto sia stata in grado di sviluppare tutto ciò che le serve non solo per vendicarsi, perché in The Last of Us Parte II lo scopo è proprio quello, ma anche perché nel mondo di gioco il pericolo è sempre dietro l’angolo. La normalità non esiste più e, al fianco di Ellie, scopriamo quanto diventare un’arma pronta a colpire in qualsiasi momento sia fondamentale. La ragazza, poco più che adolescente, è indubbiamente un’eroina fallibile, emotivamente e non, ma la vediamo all’opera in condizioni estreme, in grado di sterminare decine di uomini e donne che si sono interposti tra lei e il suo obiettivo. Un’omaggio necessario, in conclusione di questa seconda parte del viaggio che - vi ricordiamo — non è ancora l’ultima!