Akimbot, armi a salve | Provato

Alla Gamescom 2024 abbiamo avuto anche l'occasione di provare con qualche giorno in anticipo Akimbot, il titolo di Evil Raptor che vuole omaggiare Ratchet & Clank.

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a cura di Giacomo Todeschini

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L’era PS2 può essere considerata senza troppi problemi come l’epoca regina degli action platformer in tre dimensioni. Come dimenticare ad esempio le saghe di Jak & Dexter e quella di Ratchet & Clank, con le due serie di proprietà del colosso nipponico che hanno segnato l’infanzia di molti di noi. Con il tempo, pur senza fortunatamente mai scomparire, il genere ha lasciato un po’ il passo ad altre tipologie di esperienze di gioco o è piuttosto evoluto in forme differenti e più moderne.

La nostalgia come si sa è pero canaglia e questa cosa Evil Raptor lo sa benissimo, dato che con Akimbot, in uscita il prossimo 29 agosto su PC e console, vuole provare a riportarci in quei tempi dorati, dove tutto era più semplice e spensierato. Un’operazione sicuramente interessante e su cui abbiamo potuto mettere le mani sopra in anticipo grazie alla Gamescom 2024. Che sia l’ora che il genere ritorni in voga?

Un bersaglio non colpito in pieno

Akimbot è fin dai primi istanti un grande omaggio soprattutto alla saga di Ratchet & Clank, dato che ne ricalca numerosissimi aspetti. A partire da un design del protagonista estremamente simile a quello di Ratchet, fino ad arrivare al focus su armi fuori di testa, passando per la presenza di un piccolo e irriverente compagno e dall’ambientazione futuristica sono infatti diversi gli aspetti presi a piene mani dalla serie di Insomniac. Il che non sarebbe assolutamente un male, se non fosse che tra quest’ultima e la futura opera di Evil Raptor sembra esserci davvero un abisso.

Certo, è evidente come il budget sia differente e che la build da noi provata non fosse magari la più recente, ma l’impressione che abbiamo avuto non è sicuramente quella di essere di fronte a un’opera pronta per sbarcare sul mercato da lì a una decina di giorni – poco meno di cinque ora che state leggendo queste parole. Il feedback dei colpi non ci ha infatti soddisfatto, così come le ambientazioni che abbiamo trovato spoglie e poco ispirate.

Diversi gli elementi poi che necessitano di una maggiore pulizia, con il protagonista che viene ad esempio teletrasportato di qualche centimetro quando si appresta ad eseguire una corsa sul muro. La sezione finale a bordo di una macchina, infine, è purtroppo stato uno dei peggiori momenti vissuto alla Gamescom del 2024, con una manovrabilità decisamente da rivedere e delle meccaniche che sanno proprio da vecchio. E non per i giusti motivi.

Non solo armi

Attenzione: in Akimbot non va tutto male e vi sono anzi degli spunti interessanti che sono riusciti a risollevare la nostra esperienza in questo primo provato. Le armi, ad esempio, sono tra loro profondamente differenti e riescono a rendere gli scontri particolarmente vari, proprio come succede in Ratchet & Clank. La presenza di puzzle, sezioni platforming e trappole varie, inoltre, aumenta la dinamicità del gioco e rende i livelli divertenti da affrontare. Un plauso deve poi essere fatto allo stile e all’ironia del titolo, con i due protagonisti che si scambiano spesso e volentieri battute inerenti a quello che succede intorno a loro.

Il problema di Akimbot non sembra quindi tanto essere nell’idea alla base dell’esperienza, che per quanto derivativa è comunque interessante e di valore, ma nell’aver voluto puntare forse un po’ troppo in alto. Con un team di una decina scarsa di persone creare un’esperienza del genere, con diverse armi, veicoli, platforming e quant’altro, pare infatti essersi rivelata una sfida decisamente ardua, destinata a schiantarsi contro una release troppo vicina.

Lo ripetiamo: la speranza è quella di aver giocato a una build vecchia di mesi, con i comunque talentuosi ragazzi di Evil Raptor che hanno saputo nel frattempo limare le impervietà riscontrate. Onestamente sembra però davvero difficile che il 29 agosto, data di lancio del titolo, ci troveremo di fronte qualcosa di profondamente rifinito. La speranza, si sa, è in ogni caso l’ultima a morire e a noi farebbe davvero piacere rivivere nel 2024 un’avventura con gli stessi feeling di alcuni dei più importanti titoli dell’era PS2.

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