Il primo progetto della neonata software house è Black & White, titolo di importanza fondamentale per affermare con forza e determinazione quella tipologia di giochi (i cosiddetti god simulator) nati proprio con Populous e finalmente consacrati tra i generi videoludici.
Black & White si presenta come un ibrido capace di fondere e miscelare elementi strategici, gestionali ad altri principalmente simulativi, grazie a una buona intelligenza artificiale e con una capacità di interazione ambientale all'avanguardia.
Il titolo, a fronte di un investimento personale di Molyneux di ben 6 milioni di dollari, si dimostra un successo di pubblico e critica, tanto da portare Lionhead ad ingrandirsi, stabilendo alcuni gruppi satellite ed iniziando la lavorazione di un trittico di giochi: Fable, Black & White 2 e The Movies.
Tra il 2004 ed il 2005 il mercato è saturo di titoli targati Lionshead, che con Fable tocca probabilmente i vertici artistici e qualitativi della propria storia, ottenendo nuovi successi tra critica ed acquirenti.
Fable rappresenta indubbiamente una pietra miliare dei GDR di nuova generazione, puntando alla simulazione delle relazioni sociali, alle scelte morali e a intriganti tematiche fiabesche. Ad oggi il titolo, nonostante gli evidenti limiti dati dall'età, risulta ancora attuale e di significativa ispirazione per le produzioni più recenti.
Purtroppo l'immane sforzo compiuto dalla software house per pubblicare quasi contemporaneamente tre giochi di peso ha conseguenze economiche gravi.
Le entrate non pareggiano infatti le spese, probabilmente anche a causa della saturazione del mercato. Le cattive acque della casa di produzione, unite al grande successo di Fable su Xbox, convincono Microsoft a tentare il grande passo dell'acquisizione.