Stando a quanto riportaato da Inverse, che ha intervistato alcuni dipendenti di Activision, lo sciopero sta continuando oramai da tantissimo tempo. E nonostante i dipendenti che hanno incrociato le braccia vogliano incontrare i dirigente del publisher, al momento non arriva nessuna risposta dal management. Non c'è stata, insomma, nessun tipo di apertura, almeno stando ad ascoltare le parole di Jessica Gonzalez, fondatrice e organizzatrice della sigla sindacale ABetterABK (A Batter Activision, Blizzard and King).
"Il Team QA non è stato coinvolto in nessun tipo di discussione con i dirigenti", ha spiegato un impiegato di Activision. "La nostra richiesta di incontrarci con i leader è rimasta inascoltata". Il silenzio del publisher contraddice di fatto le parole dei manager, che hanno parlato pubblicamente della loro "missione", ovvero rendere i loro uffici più inclusivi dopo gli scandali emersi nell'estate del 2021. "La società continua a pubblicizzare di voler creare una linea di comunicazione inclusiva tra i dirigenti e gli impiegati, ma al momento non ci ascoltano. E i l loro silenzio ci ha deluso moltissimo", ha dichiarato un secondo impiegato.
Nonostante queste critiche, nessuno dei dirigenti di Activision ha ancora fatto marcia indietro. Lo stesso Bobby Kotick, CEO della società, aveva dichiarato di voler rassegnare le dimissioni se non fosse riuscito a rendere la società un posto migliore. Al momento però Kotick occupa ancora il suo posto. Non sappiamo quanto durerà ancora lo sciopero e se queste nuove dichiarazioni spingeranno qualcuno dei dirigenti a parlare pubblicamente o almeno a porte chiuse con gli impiegati coinvolti in questa assurda situazione.
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