I dipendenti di Activision hanno chiesto a gran voce l'allontanamento di Kotick dalla società. Lo hanno fatto con una petizione, guidata dal gruppo ABK Workers Alliance e differisce leggermente dalle classiche petizioni che si trovano online. Non solo per il numero di firmatari, decisamente alto (1200 dipendenti hanno apposto la loro firma) ma soprattutto perché si tratta di una petizione non anonima. Tutti coloro che hanno deciso di firmare, infatti, l'hanno fatto scrivendo il loro nome e cognome.
"Noi, i firmati, non abbiamo più fiducia nella leadership di Bobby Kotick come CEO di Activision Blizzard. L'informazione che è uscita allo scoperto riguardanti i suoi comportamenti nel guide la società vanno contro la cultura e l'integrità che richiediamo dai nostri leader e vanno in conflitto con le iniziative con le iniziative che abbiamo lanciato", si legge nel testo della petizione. L'obiettivo è quello di chiedere a Kotick di firmare le sue stesse dimissioni, ma difficilmente ciò avverà.
Se è vero che Kotick si trova in un fuoco incrociato, è anche vero che difficilmente lo stesso CEO di Activision cederà alle proteste. 1200 firme sono un numero molto alto, è vero, ma riguardano solamente il 12% della forza lavoro del publisher e sviluppatore di Irvine. L'azione di SOC, gruppo di azionisti che chiede l'allontanamento di Kotick dalla società ha un pacchetto azionario pari allo 0,6% e quindi molto, molto più basso rispetto a Tencent. In aggiunta, il CEO ha già incassato il favore del consiglio di amministrazione, che ha deciso di non rimuoverlo dal suo posto.
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