5 motivi per acquistare Asus ROG Ally X

Scopriamo, all'interno di questo articolo, quali sono i 5 motivi peri quali ha senso acquistare la nuova Asus ROG Ally X

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a cura di Andrea Maiellano

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Ormai si conoscono tutte le informazioni tecniche e migliorie che Asus ha apportato ad Ally X. In attesa di provarla e presentarvi la nostra recensione, vediamo quali sono, secondo noi, i motivi per comprarla o non comprarla, basandoci sulle differenze tecniche che Asus ha apportato e le esperienza con la prima Ally, di cui potete leggere la nostra recensione a questo indirizzo.

Asus, il 22 luglio, rilascerà ufficialmente ROG Ally X, il secondo modello della sua linea di PC handheld che si pone come una revisione, in termini di hardware, del precedente modello. In questo articolo vedremo i 5 motivi per acquistarla, mentre qui trovate i 5 motivi per non comprare ROG Ally X.

ROG Ally X, difatti, non è una nuova versione dell’handheld, quanto più un modello intermedio pensato per migliorare alcune specifiche tecniche che vadano a sistemare alcune delle lacune della sua prima iterazione.

Con una durata della batteria significativamente maggiore, un design migliorato e prestazioni potenziate, ROG Ally X è pronto a rivoluzionare il mondo del gaming portatile e a lanciare, nuovamente, il guanto di sfida a Steam Deck OLED.

Al netto di tutto questo, però, ha senso acquistare questo nuovo PC handheld? Scopriamolo insieme mentre analizziamo i 5 motivi principali per cui dovreste acquistare ROG Ally X. 

Durata della Batteria

La durata della batteria del primo ROG Ally era una dei principali punti deboli del PC handheld di ASUS. Pur erogando una potenza non indifferente, giocare a un titolo tripla A, particolarmente esoso di risorse, portava l’autonomia complessiva di ROG Ally attorno ai 60/70 minuti.

In risposta a questa problematica, Asus ha introdotto in ROG Ally X una batteria molto più grande, passando da 40Wh a 80Wh. Questa innovazione potrebbe raddoppiare la durata della batteria, migliorando notevolmente il gaming mobile.

Questo aggiornamento, oltre a rendere ROG Ally X un vero e proprio “battery monster”, garantisce il doppio dell’autonomia rispetto al modello precedente, permettendo, quindi, di avere un autonomia compresa tra le 2.5 e le 5 ore. Questo evita di dover ricaricare frequentemente e, sopratutto, rende realmente portatile ROG Ally X.

Prestazioni migliorate

Pur parlando di pochi FPS di guadagno, rispetto al modello originale, ROG Ally X, grazie ai suoi 24 GB di RAM, garantisce una gesitone migliore del multitasking e delle operazioni che si svolgono sull’handheld.

Non si tratta di un miglioramento drastico, ma ci si può aspettare un leggero aumento degli FPS e, in linea di massima, una maggiore reattività durante le operazioni eseguite con l’handheld.

Se a questo si aggiunge un sistema di raffreddamento più performante, viene da se che le prestazioni generali dell’handheld sono uno degli aspetti più interessanti di questa revisione.

Dissipando efficacemente il calore, difatti, le prestazioni rimangono inalterate durante le sessioni di gioco prolungate.

Ergonomia e portabilità

ROG Ally X è più piacevole da tenere in mano, grazie alla sua struttura più solida, ai manici arrotondati, a una dimensione ridotta dei tasti programmabili e alla disposizione leggermente modificata dei pulsanti.

Questi miglioramenti rendono le sessioni di gioco prolungate più piacevoli, riducendo l'affaticamento delle mani e offrendo una presa più confortevole. Asus ha risolto uno dei principali problemi del primo modello migliorando queste caratteristiche fisiche, migliorando così l'esperienza di gioco complessiva per i giocatori che utilizzano dispositivi portatili per lunghi periodi.

Windows

Eh si, sembra assurdo da dire ma il fatto che ROG Ally X sia, di base, un PC portatile con montato sopra Windows 11, rende tutto molto più semplice in termini di compatibilità.

Armoury Crate, il software di Asus, si occupa di offrire una “user experience” pratica e veloce, ma avere sempre disponibile Windows 11 (al netto di doverci navigare con il touchscreen) rende ROG Ally X compatibile con qualsiasi launcher, software, mod e tool che ogni PC gamer è abituato a usare sul suo setup fisso.

Personalizzazione

Asus, già con il primo ROG Ally, aveva realizzato un gioiello di design per quanto riguarda la disposizione delle componenti interne dell’handheld. ROG Ally X non fa differenza e permette la stessa, altissima personalizzazione.

Dalla sostituzione del SSD interno, al cambio degli stick analogici, fino alle operazioni di riparazione più semplici, tutto risulta perfettamente accessibile e, soprattutto, facile da eseguire anche per gli utenti meno esperti.

Il fatto che Asus, inoltre, proponga delle guide sul suo sito ufficiale per aiutare l’utenza, è un valore aggiunto non di poco conto. 

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