La storia dei videogiochi è ricca di momenti, periodi ed eventi in grado di lasciare un segno indelebile su quello che, a conti fatti, è divenuto uno dei medium più importanti della storia dell’intrattenimento. E non solo.
Il videogioco è infatti uno strumento per comunicare, per trasmettere valori e persino per educare: un mezzo da analizzare sotto molti punti di vista, in grado di restituire all’utente finale tanti spunti utili anche a comprendere la società odierna. Anche parlandone sotto un’ottica legata esclusivamente all’entertainment, però, non manca un’incredibile libertà d’azione… E oggi vogliamo fare proprio questo.
Dopo avervi parlato delle migliori mappe della storia dei videogiochi oggi abbiamo selezionato per voi cinque armi iconiche, che hanno a loro modo portato un grande contributo nelle opere che le ospitano. Cinque compagni che non possono mancare nell’equipaggiamento dei nostri protagonisti, e che il tempo ha contribuito a rendere in qualche modo leggendari. Allora, siete pronti?
5 armi iconiche della storia dei videogiochi
Ebony & Ivory
Partiamo con un pezzo di equipaggiamento senza il quale no, non potremmo proprio riuscire a immaginare il mondo di Devil May Cry. Ebony & Ivory sono infatti le inseparabili compagne d’avventura di Dante, che accompagnano il nostro protagonista in tutti i capitoli della saga evolvendosi in maniera sempre originale e spesso esilarante.
Due pistole semi-automatiche personalizzate e adatte ad attacchi rapidi e, spesso e volentieri, incredibilmente scenografici. Pur non essendo efficaci come l’altrettanto iconica Rebellion, la spada che Dante ricevette in dono dal padre Sparda, l’effetto wow è garantito in maniera sistematica. Parliamo di armi talmente iconiche da essere state inserite, negli anni, in tante altre opere dei generi più disparati da Shin Megami Tensei a TEPPEN, fino a Sengoku Basara e Viewtiful Joe.
Portal Gun
Passiamo all’incredibile Aperture Science Handheld Portal Device, conosciuto anche col nome di Portal Gun. Sin dal suo debutto nel primo capitolo di quello che, a conti fatti, è uno dei prodotti più innovativi della storia di questo medium, quest’arma ha lasciato tutti a bocca aperta per la sua incredibile versatilità.
Se in Portal veniva utilizzata perlopiù per risolvere enigmi e rompicapi, col passare degli anni Valve (e non solo) ha sfruttato appieno le mille potenzialità di questo fucile che non possiamo che definire atipico.
Posta sul braccio del giocatore, la Portal Gun permette di creare un portale arancione e uno blu: nessuno dei due è necessariamente l'entrata o l'uscita, e c’è solo un unico aspetto da considerare. Tutti gli oggetti che entrano da una parte escono dall'altra, dando così la possibilità di testare innumerevoli approcci nel risolvere i rompicapi che ci troveremo di fronte. Un’arma geniale insomma, oltre che senza ombra di dubbio iconica.
Buster Sword
Final Fantasy VII è con tutta probabilità una delle storie più belle mai narrate, e non solo parlando di videogiochi. Un’opera unica, fatta di tantissimi elementi che la rendono indimenticabile e che ancora oggi sono in grado di lasciare un segno indelebile nel cuore dei giocatori di tutto il mondo. L’avventura firmata Square Enix è un mosaico composto da mille frammenti, e tra queste troviamo anche un’arma quantomai iconica: l’inseparabile Buster Sword di Cloud.
Si tratta di una spada con un significato particolare: è infatti un testimone passato a Cloud da Zack Fair, che a sua volta l'aveva ricevuta dal maestro Angeal Hewley. La Buster Sword rappresenta i sogni e l'onore dei suoi possessori, e negli anni è divenuta talmente popolare da essere riproposta in tanti altri titoli della saga di Final Fantasy… E non solo! La possiamo ritrovare addirittura in un episodio della sesta stagione di Adventure Time, dove il protagonista Jake se ne serve per combattere una schiera di perfidi demoni.
Fat Man
Una devastante catapulta nucleare portatile tattica, meglio conosciuta con il nome di Fat Man. Sin dalla sua uscita nell’autunno 2008, Fallout 3 è riuscito a catturare tanti appassionati con un’esperienza di gioco unica e immersiva a tantissimi livelli: una storia che ancora oggi merita di essere (ri)scoperta, e della quale abbiamo parlato anche in un nostro recente articolo dedicato all’intero franchise Bethesda.
Tornando alla nostra arma, stiamo parlando di uno dei pezzi di equipaggiamento più distruttivi dell’intera saga: con un raggio stimato di più di 150+ yard e proiettili davvero rarissimi da trovare, si tratta della soluzione perfetta per sterminare bersagli multipli o unità ben corazzate. Una curiosità? Fat Man era il nome in codice della bomba atomica con cui gli Stati Uniti colpirono Nagasaki nel 1945 e, proprio a causa di questo riferimento, nella versione giapponese del gioco la troviamo rinominata Lanciatore nucleare.
Blocco POW
Come dimenticarci del Blocco POW? Dal suo debutto in Mario Bros del 1983, è diventato poco alla volta un elemento cardine dell’intero franchise Nintendo: da Mario Kart a Mario Party, fino ai vari Luigi’s Mansion è infatti possibile incrociare questi blocchi dalla potenza devastante.
È sufficiente colpirlo per dare vita a un terremoto che colpisce tutti i nemici circostanti, facendo peraltro cadere tutte le monete sospese in aria: la soluzione perfetta, in pratica, per sistemare in quattro e quattr’otto chiunque decida di mettersi sulla strada del nostro amato protagonista. Il Blocco POW appare inoltre anche nell’ottavo volume del manga Super Mario-Kun, pubblicato in Italia da J-Pop nella serie Super Mario Mangamania.
Menzioni onorevoli
Chiudiamo con una serie di menzioni d’onore: pezzi di equipaggiamento in grado di rendere speciale e iconico un videogioco, e che proprio non potevamo citare in un articolo del genere. Un’arma come il Keyblade di Kingdom Hearts, ad esempio, è di per sé un vero e proprio simbolo di quella che è una delle opere più importanti della storia dei JRPG. Del resto «Il Keyblade sceglie il suo custode. E ha scelto te.».
Come non citare poi il Mega Buster di Megaman? Un cannone dal potere devastante, collegato direttamente al braccio del protagonista e divenuto negli anni il vero emblema della saga Capcom. Stesso discorso per la lama celata, che sin dal primo capitolo di Assassin’s Creed ha contribuito a dare al franchise quel fascino che ancora oggi riesce tutto sommato a conservare.
Abbiamo già citato la Portal Gun, ma non dimentichiamoci della Gravity Gun di Half-Life 2, ugualmente importante e capace di rivoluzionare un gameplay già all'epoca innovativo. Dopotutto, un'arma capace di spostare oggetti e lanciarli, cosa desiderare di più?
Alzando notevolmente l’asticella troviamo poi il BFG 9000, con tutta probabilità una delle armi più devastanti mai concepite in un videogioco… E se avete giocato a DOOM o ai primi capitoli di Quake, avrete un’idea ben chiara del perché. Ultimo, ma non per importanza, vogliamo ricordare il RYNO di Ratchet & Clank: un acronimo che sta per Rip You a New One, e che va a definire un compagno di gioco pressoché inseparabile. La traduzione italiana, tra le altre cose, è davvero esilarante: l’arma risponde al nome di Muori In Pochi Secondi, abbreviato M.I.P.S.
In questo breve viaggio insieme abbiamo visto quelle che sono alcune delle armi più iconiche della storia dei videogiochi: sceglierne così poche è stata un’impresa ardua, ed è qui che entrate in campo voi giocatori. Quello che vi chiediamo, come sempre, è di dirci la vostra in proposito raccontandoci quelle che sono per voi le migliori armi mai viste in un videogioco. L’unico limite, a questo punto, è quello della vostra immaginazione.