Fortunatamente quest’ultimo limite sta per decadere grazie alla release su Nintendo Switch di questa piccola perla. Nei giorni scorsi ne abbiamo provato le prime ore e possiamo dire che le nostre impressioni sono state più che positive.
Non ci dilungheremo troppo sui dettagli della storia, di cui parleremo più approfonditamente in seguito, ma se ne volete sapere di più potete sempre consultare la nostra recensione della versione PS4.
Per farla breve, la trama di 13 Sentinels: Aegis Rim ruota attorno, appunto, a tredici protagonisti, ognuno con la propria storia ambientata in un periodo storico diverso del Giappone. Ciascuno di essi è però accomunato dallo stesso destino: difendere il paese e l’intera Terra dall’attacco di misteriosi “kaiju” denominati Deimos, mostri giganti dall’origine sconosciuta che lanciano i loro attacchi in diverse linee temporali; per contrastarli i giovani possono per fortuna contare su dei particolari robot da combattimento chiamati Sentinel.
La peculiarità della storia di 13 Sentinels: Aegis Rim sta nel fatto che non segue una narrativa lineare, ma salta avanti e indietro nella timeline, focalizzandosi a turno sui protagonisti, che inevitabilmente incroceranno i loro cammini tramite vari viaggi nel tempo. Le prime ore di gioco sono intenzionalmente poco chiare, ma è proprio questo alone di mistero e il desiderio di scoprire cosa sta succedendo che ci trascina nel suo vortice.
Al livello di gameplay i vari capitoli del gioco si dividono in due momenti principali: una prima fase puramente narrativa, in cui controlliamo il personaggio di turno in ambienti bidimensionali in perfetto stile Vanillaware, ma privi di qualsiasi velleità action, e una seconda fase in cui dovremo vedercela con i kaiju. In questo caso si passerà a combattimenti strategici in tempo semi-reale, che potremo mettere in pausa ogni volta che apriremo un menu per decidere cosa fare: muovere le unità, attaccare o difenderci per recuperare energia.
È un approccio decisamente “light” al genere che non metterà in soggezione chi non è abituato al genere degli strategici “puri”. Se speravate in uno stile più classico, a là Odin's Sphere o Dragon's Crown per intenderci, potreste rimanere delusi, ma non lasciatevi frenare da preconcetti. Le prime battaglie che abbiamo affrontato, del resto, sono state decisamente poco impegnative, quindi da questo punto di vista 13 Sentinels: Aegis Rim è estremamente accessibile.
A omaggiare le fasi narrative troviamo lo spettacolare stile visivo di Vanillaware, ricco di dettagli e fluide animazioni degli sprite dei personaggi. Come sempre il team artistico dello studio sa come incantare con i suoi scorci, nonostante in questo caso non abbia a che fare con un'ambientazione fantasy ma prettamente urbana. Durante i combattimenti, che seguono tutt'altra estetica, non abbiamo riscontrato rallentamenti o problemi di sorta, ma dobbiamo precisare che non abbiamo ancora affrontato le battaglie più gremite e concitate che arriveranno più avanti nell’avventura. Staremo a vedere come la conversione se la caverà in quei frangenti.
A parte questo, al livello grafico ci è sembrato di trovarci davanti a una riproduzione più che fedele all’originale per PS4, senza i tipici downgrade e compromessi che solitamente caratterizzano i porting su Switch. Sia un modalità docked che portatile il gioco rimane una gioia per gli occhi.
Sostanzialmente tutto quello che abbiamo visto finora di questa versione di 13 Sentinels: Aegis Rim sprizza fedeltà all’originale, a cui si aggiunge la sempre comodissima portabilità che l’ibrida Nintendo permette. Se le premesse saranno coerenti nell'arco dell'intero gioco potremmo trovarci di fronte a una notevole aggiunta nel parco titoli Switch.
Se non avete ancora giocato alla versione PS4 dell’ultima fatica di Vanillaware e avete un debole per le storie articolate e dai toni fantascientifici, vi consigliamo caldamente di tenere d’occhio questo titolo fin troppo sottovalutato dal mainstream, e vi diamo appuntamento tra pochi giorni per la recensione finale.