Ubisoft pianifica contenuti per il secondo anno di Skull and Bones, nonostante il basso numero di giocatori. Secondo un rapporto di Insider Gaming, il publisher francese intende infatti continuare a supportare il suo gioco piratesco online, che sta lottando per mantenere una base di utenti attiva.
Skull and Bones ha faticato a decollare sin dal lancio, con una media di meno di 200 giocatori contemporanei su Steam negli ultimi 30 giorni. Sebbene il gioco sia arrivato sulla piattaforma di Valve sei mesi dopo il debutto su Ubisoft Connect, questi numeri sono considerati a dir poco bassi per un titolo multiplayer di alto profilo.
La decisione di Ubisoft di proseguire con nuovi contenuti arriva in un momento difficile per i giochi live service: molti titoli simili hanno faticato a trovare un pubblico duraturo, affondando rapidamente nelle classifiche di popolarità.
La scelta di continuare a supportare Skull and Bones contrasta difatti con la recente decisione di Ubisoft di chiudere XDefiant, un altro suo sparatutto online, dopo soli sei mesi. Visto che questa mossa ha portato al licenziamento di quasi 300 dipendenti, mantenere in vita Skull and Bones potrebbe aiutare a prevenire un'ulteriore ondata di licenziamenti, ma il gioco appare inevitabilmente sempre più come un titolo con i giorni contati. La sua natura di gioco live service, priva degli elementi più colorati e divertenti tipici delle avventure piratesche, lo ha reso un prodotto di nicchia anziché un'esperienza attraente per un vasto pubblico.
Resta da vedere se i nuovi contenuti previsti per il secondo anno riusciranno a risollevare le sorti di Skull and Bones o se il gioco continuerà a navigare in acque agitate.
Nel mondo dei videogiochi, le avventure piratesche hanno sempre esercitato un grande fascino. Titoli come Monkey Island, Assassin's Creed IV: Black Flag e Sea of Thieves hanno permesso ai giocatori di vivere emozionanti avventure in mari virtuali, combattendo, saccheggiando e cercando tesori nascosti. Skull and Bones, però, non ci è riuscito sin dal suo rilascio, rappresentando un grosso flop per Ubisoft.