Giochi Playstation e Android, tra retrò e moderno

Recensione - Test del Sony Ericsson Xperia Play, il PlayStation Phone.

Avatar di Andrea Ferrario

a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Giochi Playstation e Android, tra retrò e moderno

I giochi appartenenti al catalogo Playstation sono le versioni originali, adattate o emulate. Questo approccio porta con se alcuni difetti, che vanno dalla risoluzione bassa e il formato 4:3, o anche il refresh rate non sempre fluido. È possibile accedere a opzioni di adattamento, sia dei comandi, sia della grafica, ma sono soluzioni artificiose che non contribuiscono a migliorare l'esperienza di gioco.

Ovviamente il catalogo è vasto, e include alcuni titoli che hanno scritto la storia dei videogiochi. Per ora sono pochi quelli disponibili, ma altri ne arriveranno.

Sony Ericsson Xperia Play - Clicca per ingrandire

Ci chiediamo tuttavia se sia questo l'approccio giusto. La piattaforma hardware, come dimostrano i giochi per Android, è sufficientemente potente da gestire giochi molto più evoluti e belli graficamente.  Se questo sarà il metodo d'approccio per tutti i giochi del catalogo Playstation, i veri soddisfatti saranno gli amanti del retrogaming. Un approccio migliore, e certamente più vincente, sarebbe un restyle grafico e un perfetto adattamento ai controlli del Play, poiché in caso contrario il valore aggiunto che Sony può apportare a questo terminale si riduce a poco più di un emulatore. I giochi per PS1, tecnicamente, non sono all'altezza delle nuove creazioni per Android.

Passando ai giochi Android ottimizzati per il controller, siamo di fronte al vero salto di qualità. Abbiamo provato Asphalt 6, N.O.V.A. 2, Splinter Cell Convinction, Backstab, Brothers in Arms 2 e Modern Combat 2. La totalità dei giochi per Android e iPhone se la deve vedere con i controlli a schermo, o adattarsi all'accelerometro interno. In entrambi i casi, seppur siano stati fatti passi da gigante rispetto alle prime versioni, passare da un controller a schermo che costringe a nascondere lo schermo con le dita, a uno fisico, cambia l'esperienza di gioco. Non è una novità, e fin dai primi tempi dell'iPhone molti si chiedevano cosa aspettassero i produttori a presentare un controller compatibile in grado di sfruttare al massimo queste console da gioco mascherate da telefoni, ma la storia ha voluto che aspettassimo fino ad ora, e che fosse proprio Sony a trasformare un telefono in una vera console da gioco portatile.

L'unico neo, come già detto, è il controller analogico, che purtroppo non è mai il massimo, e spesso il d-pad si fa preferire. Il problema principale è che differentemente da un vero controller analogico, i due pad tattili sono meno precisi, e in base al gioco bisognerà impartire i comandi (solitamente di spostamento e mira) strisciando continuamente il dito (come accadeva con il touchscreen), o spostando il dito e mantenendolo in una certa posizione per far ruotare la videocamera; in quest'ultimo caso, purtroppo la sensibilità con i giochi provati è al limite della sufficienza. In altre parole, si gioca meglio, ma l'esperienza non è in alcun modo assimilabile a quella di un vero joystick analogico.

###old716###old

La presenza del touchscreen aiuta, inoltre, l'interazione con i giochi, rendendo alcune azioni più veloci e dirette. C'è da dire che le versioni per Play hanno ancora qualche difetto.

Nella prova ci siamo imbattuti in casuali blocchi dell'applicazione o, per esempio, nella perdita dell'audio. Siamo però solo all'inizio, e siamo certi che questi problemi saranno facilmente risolvibili, soprattutto se il mercato si popolerà di altri dispositivi simili.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.