A poche ore dal lancio ufficiale dei nuovi prodotti, arriva una cattiva notizia per Xiaomi e in particolare per il sub-brand Redmi. In Cina, infatti, Xiaomi è stata multata per una delle sue pubblicità giudicata "ingannevole" dal dipartimento di vigilanza del governo cinese.
La sanzione ammonta a 20.000 yuan, circa 2.800 euro, una cifra irrisoria considerando che si tratta di una grande azienda. Il dipartimento di vigilanza accusa Xiaomi di aver violato la "Legge sulla pubblicità della Repubblica popolare cinese" reclamizzando lo smartphone Redmi K30 5G.
Nello specifico, l'immagine promozionale descriveva il display come un AMOLED Samsung, quando invece lo smartphone ha un pannello LCD. Sembra che l'errore sia da attribuire a una banale svista del responsabile della pubblicità, che non si è accertato delle specifiche finali prima di produrre l'annuncio. Più semplicemente, però, le specifiche potrebbero essere state confuse con quelle del Redmi K30 Pro 5G, che in effetti è dotato di un pannello AMOLED a marchio Samsung Display.
Redmi K30 5G è stato uno degli smartphone Xiaomi più venduti del 2020. L'errore in questione è stato commesso giusto un anno fa, a quanto ci risulta senza fare troppo rumore né in patria né all'estero. L'annuncio è stato diffuso soltanto in Cina ed è costato al brand la prima multa in assoluto per pubblicità ingannevole.
In realtà, c'è stato un periodo in cui Xiaomi non pubblicizzava affatto i suoi prodotti, preferendo affidarsi alla strategia di marketing alternativa del passaparola. Ma quei tempi, a quanto pare, sono ben lontani: sono già diversi i teaser realizzati da Xiaomi per gli smartphone della serie 12 e per gli altri prodotti che verranno annunciati ufficialmente nella giornata di domani. Lo start dell'evento è previsto per le 11.30 ora italiana, e non mancheremo di tenervi aggiornati su tutte le novità.
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