Xiaomi Mi 9 SE recensione: cosa chiedere di più per 349 euro?
Recensione Xiaomi Mi 9 SE, smartphone Android basato sul processore Snapdragon 712 abbinato a 6 Gigabyte di RAM. Arriva in Italia a 349,90 euro.
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a cura di Saverio Alloggio
In sintesi
Scheda tecnica Mi 9 SE, smartphone Xiaomi basato sul SoC Snapdragon 712 abbinato a 6 GB di RAM e a 64 GB di storage non espandibile.
Il Mi 9 SE è l'ennesimo smartphone best-buy realizzato da Xiaomi. I 349,90 euro richiesti di listino sono davvero un prezzo contenuto rispetto a quanto offerto: display AMOLED, tre fotocamere posteriori, prestazioni di alto livello. design decisamente gradevole. In più, si tratta di un dispositivo compatto, comodissimo da tenere tra le mani, caratteristica sempre più rara nel settore.
Certo, non è perfetto. Ad esempio, la precisione del sensore biometrico integrato nello schermo può essere migliorata, così come l'autonomia non fa gridare al miracolo. Sbavature che, comunque, non compromettono l'esperienza utente finale, che rimane convincente a 360°. Inoltre, la presenza sul mercato del Redmi Note 7 della stessa Xiaomi - posizionato peraltro a 150 euro in meno - non rappresenterà, secondo me, un freno.
Sono convinto infatti che il Mi 9 SE sia stato concepito per un pubblico differente, che bada maggiormente al design e che, soprattutto, al netto di tutte le caratteristiche tecniche, necessità di uno smartphone comodo da portare con sé nella quotidianità, utilizzabile con una mano. Inevitabile, in tal senso, il riferimento al pubblico femminile, che potrebbe trovare in questo dispositivo il prodotto ideale.
Display ed ergonomia vanno a braccetto
Trovare un pannello AMOLED, peraltro di questa qualità, nella fascia di prezzo del Mi 9 SE è raro. Lo schermo ha una diagonale da 5,97 pollici, con risoluzione di 1.080 x 2.340 e rapporto di forma in 19.5:9. La gamma cromatica è convincente, i neri sono profondi e si vede molto bene all'aperto, nonostante la luminosità non sia elevatissima. Molto buoni gli angoli di visuale e non manca la funzionalità always-on, peraltro molto scenografica.
C'è il notch a goccia, che ospita solo la fotocamera anteriore. È discreto, anche perché le cornici che attorniano il pannello sono ridotte. Il sensore per le impronte digitali - integrato direttamente nello schermo - non mi ha convinto fino in fondo, mostrando un comportamento "altalenante": in alcuni casi riesce a sbloccare immediatamente lo smartphone, in altri è necessario fare pressione o immettere il codice.
Xiaomi ha comunque integrato il riconoscimento del volto, che comunque ha a disposizione solo la fotocamera anteriore, per cui al buio fatica. Non è escluso comunque che il sensore biometrico possa migliorare con successivi aggiornamenti. In ogni caso, display promosso a pieni voti, è certamente uno dei punti di forza del Mi 9 SE, un aspetto da non sottovalutare in fase d'acquisto.
Inoltre, la diagonale da 5,97 pollici, unitamente al rapporto di forma in 19.5:9, ha reso questo smartphone decisamente compatto. Parliamo infatti di un dispositivo alto 147.5 mm con un peso di 155 grammi, per cui davvero comodo da tenere tra le mani e da infilare nelle tasche. La scocca è realizzata in vetro ma, grazie alla finitura opaca della cornice (realizzato in metallo) , lo smartphone non risulta scivoloso (nella confezione è comunque inclusa una cover in silicone morbido).
La colorazione Blue - ritratta nelle immagini - è davvero molto bella dal vivo, con un effetto sfumato sulla back cover. Quest'ultima però trattiene un po' troppo le impronte, e ci si ritroverà spesso a pulirla con un panno. Infine, la sporgenza del modulo fotografico crea instabilità quando si poggia il Mi 9 SE su di un piano e, tra l'altro, non viene neanche eliminata dalla cover. Peccato per l'assenza dell'impermeabilità e della ricarica wireless, nonostante la scocca in vetro.
Prestazioni e comparto fotografico
Il Mi 9 SE può contare sullo Snapdragon 712 di Qualcomm abbinato a ben 6 Gigabyte di RAM e a 64 Gigabyte di storage (non espandibile). Una piattaforma hardware che prometteva già molto bene sulla carta, e che si è confermata assolutamente affidabile nell'utilizzo quotidiano. Lo smartphone è sempre fluido e reattivo, anche quando viene messo sotto stress e in più, grazie alla GPU Adreno 616, ha potenza da vendere anche in ambito gaming.
Mi ha convinto particolarmente la dissipazione del calore, praticamente impossibile da percepire dalla scocca. Xiaomi ha compiuto il solito ottimo lavoro di ottimizzazione, grazie anche all'adozione dell'ormai celebre interfaccia proprietaria MIUI 10, in questo caso applicata ad Android 9. Questo smartphone dovrebbe ricevere tranquillamente l'aggiornamento ad Android Q, ma attendiamo che l'azienda si pronunci in via ufficiale.
L'autonomia non fa gridare al miracolo. Del resto, a bordo c'è una batteria da 3.070 mAh, forse un po' sottodimensionata. Con il mio utilizzo (misto tra LTE e Wi-Fi, 2 account mail in push, centinaia di notifiche dai social ed app di messaggistica istantanea, oltre 2 ore di telefonate), sono riuscito a coprire 26/27 ore lontano dalla presa elettrica a fronte di poco meno di 3 ore di schermo accesso. Non è escluso che possa essere necessaria una carica aggiuntiva nel corso della giornata (c'è la ricarica rapida a 18W con caricabatterie apposito incluso in confezione).
Estremamente versatile il comparto fotografico. Sul retro ci sono infatti ben tre fotocamere: la principale con sensore da 48 Megapixel con obiettivo f/1.8; la secondaria grandangolare da 13 Megapixel f/2.4; la terza è un teleobiettivo da 8 Megapixel che, grazie alla differente lunghezza focale, abilita uno zoom ottico 2X. Insomma, una configurazione che mette a disposizione dell'utente tante possibilità.
In diurna gli scatti sono davvero di buon livello, con tanti dettagli anche nella modalità grandangolare. Cala, forse un po' troppo, la qualità in notturna, con gli algoritmi di elaborazione che sembrano comprimere troppo l'immagine. C'è un'apposita modalità notte (non utilizzabile con il sensore da 13 Megapixel), che però mostra qualche difficoltà nella gestione della luce artificiale.
Molto buoni anche gli scatti della fotocamera anteriore da 20 Megapixel, che può contare sulle ormai note funzioni software messe a disposizione di Xiaomi (come la modalità ritratto, ad esempio). I video possono essere registrati fino alla risoluzione 4K a 30fps, e c'è anche il super slow-motion a 960 fps (in questo caso la risoluzione scende a 720p): i filmati sono decisamente godibili in diurna, mentre perdono di dettagli in notturna. In generale, comparto fotografico promosso.
Completa la connettività: Bluetooth 5.0, Wi-Fi ac dual-band, NFC, porta a infrarossi, USB-C. Manca purtroppo il jack audio, mentre l'altoparlante di sistema è mono, senza effetto stereo, con un buon volume e qualità nella media.
Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?
Nel caso in cui foste alla ricerca di uno smartphone dalle dimensioni compatte, con prestazioni vicine a quelle dei top, un comparto fotografico completo e budget al di sotto dei 400 euro, fate un pensierino a questo Mi 9 SE. Xiaomi ha realizzato l'ennesimo dispositivo candidato a diventare un best-seller nel 2019, in grado peraltro di rivolgersi a un preciso target d'utenza, che in questo momento ha poca scelta.
Difficile infatti trovare ormai sul mercato smartphone comodi da utilizzare con un mano, che siano comunque in grado di offrire specifiche tecniche di livello. Il Mi 9 SE potrebbe essere l'erede naturale della linea Compact di Sony, con l'azienda giapponese che sembra aver un po' abbandonato questa strada.
Voto Recensione di Xiaomi Mi 9 SE
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
Display, prestazioni, ergonomia, prezzo di listino
Contro
-
Autonomia sottotono, sensore biometrico poco preciso, manca jack audio, memoria non espandibile
Commento
Nel caso in cui foste alla ricerca di uno smartphone dalle dimensioni compatte, con prestazioni vicine a quelle dei top, un comparto fotografico completo e budget al di sotto dei 400 euro, fate un pensierino a questo Mi 9 SE. Xiaomi ha realizzato l'ennesimo dispositivo candidato a diventare un best-seller nel 2019, in grado peraltro di rivolgersi a un preciso target d'utenza, che in questo momento ha poca scelta. Difficile infatti trovare ormai sul mercato smartphone comodi da utilizzare con un mano, che siano comunque in grado di offrire specifiche tecniche di livello. Il Mi 9 SE potrebbe essere l'erede naturale della linea Compact di Sony, con l'azienda giapponese che sembra aver un po' abbandonato questa strada.