Xiaomi 13T Pro, flagship senza fronzoli e con pochi compromessi | Recensione
Xiaomi 13T Pro è pensato per chi vuole un flagship ma comunque non vuole orientarsi verso i più costosi Xiaomi 13 Pro e Xiaomi 13 Ultra.
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a cura di Luca Zaninello
Managing Editor
Si tratta di una rivisitazione del Redmi K60 Ultra lanciato in Cina lo scorso mese con alcune specifiche modificate per meglio adattarsi al mercato occidentale ed il branding Leica in bella vista sul modulo fotografico. La formula scelta da Xiaomi è quella giusta?
Design semplice ed assolutamente efficace
Le forme di Xiaomi 13T Pro sono un’evoluzione di quelle viste sui modelli della serie 13. Il vetro stondato della scocca posteriore rende lo smartphone comodo e pratico da utilizzare. Traballa un po’ quando appoggiato su una superficie piana, tuttavia il dislivello creato dal modulo fotografico può essere facilmente parificato con una cover come quella in TPU trasparente inclusa in confezione.
I bordi piatti sono realizzati in plastica, una prima differenza con la serie Xiaomi 13 orientata al mercato premium. Xiaomi ha scelto questo materiale sicuramente per risparmiare sui costi ma, nonostante il feeling in mano sia meno “pregiato”, sono abbastanza sicuro che per la maggior parte degli utenti ciò non sarà motivo di lamentela. In fondo, per proporre un flagship dal costo che è quasi la metà di quello di Xiaomi 13 Pro, bisogna pur fare dei tagli e credo che Xiaomi abbia scelto i giusti compromessi.
Grazie a questa soluzione, tuttavia, Xiaomi 13T Pro risulta più leggero di molti altri top di gamma sul mercato, qualcosa che farà piacere a più di qualcuno.
Lo smartphone è inoltre certificato IP68 contro l’ingresso di acqua e polvere, qualcosa su cui l’azienda non ha voluto sindacare. Questo permette agli utenti di poter utilizzare Xiaomi 13T Pro in praticamente qualsiasi condizione atmosferica.
Il motore per la vibrazione ha un feeling meno piacevole se comparato agli altri eccellenti sistemi della serie 13 e ha un suono abbastanza metallico quando funziona a piena potenza. Tuttavia fa bene il suo lavoro e non vi farà perdere alcuna notifica.
Piatto, luminoso e risoluto: il display che molti fan aspettavano
Xiaomi 13T Pro ha uno schermo di qualità davvero alta per il prezzo a cui è proposto. Il pannello AMOLED da 6,67” ha una risoluzione leggermente più alta rispetto al FullHD ma un po’ meno rispetto al QHD, per la precisione 2712 x 1220 pixel. Si tratta di un buon compromesso tra alta risoluzione per immagini definite e carico di lavoro minore per la GPU.
Non finisce qui, Xiaomi 13T Pro supporta una frequenza di aggiornamento adattiva che può arrivare fino a 144Hz, per un’esperienza utente fluida sia durante l’utilizzo normale che durante il gaming.
La luminosità del pannello raggiunge normalmente i 1200 nit, ma è in grado di toccare picchi di 2600 nit quando lo smartphone è esposto al sole oppure durante la riproduzione dei contenuti video HDR (supportato lo standard HDR10+). Infine offre una copertura completa della gamma colori DCI-P3 ed è in grado di mostrare 68 miliardi di colori grazie alla gestione a 12 bit del pannello, qualcosa di cui Xiaomi va molto fiera e che ha adottato anche nei suoi prodotti di fascia medio-alta.
Il lettore di impronte ottico nascosto nella parte bassa del display è senza infamia e senza lode. Funziona discretamente bene ma non è né tra i più veloci né tra i più grandi che abbiamo provato fino ad oggi.
Xiaomi 13T Pro risulta un dispositivo estremamente piacevole da utilizzare per l’uso multimediale, anche grazie alla presenza di due potenti speaker in configurazione stereo e certificati Dolby Atmos. Non sono i più potenti che abbiamo avuto modo di provare, ma sono il linea con la concorrenza diretta e con prodotti anche decisamente più costosi.
Compromesso sulla potenza o scelta ponderata?
Per questo dispositivo Xiaomi ha scelto un SoC di fascia alta MediaTek, un chip sicuramente più utilizzato sui modelli di smartphone venduti esclusivamente in Cina. La scelta di non utilizzare la piattaforma Snapdragon di Qualcomm deve aver permesso all’azienda di risparmiare notevolmente sul costo per unità, con conseguente ribasso del prezzo finale per i consumatori.
Il Dimensity 9200+ è una versione overcloccata del Dimensity 9200 che abbiamo potuto provare su Vivo X90 Pro. Il chip ha buone prestazioni per quanto riguarda la CPU. Si posiziona a metà strada tra Snapdragon 8 Gen 2 e Snapdragon 8+ Gen 1, tuttavia è un po’ meno prestante dei chip Qualcomm lato GPU, NPU e ISP, ovvero nella grafica, nelle attività legate al machine learning, all’AI e nell’elaborazione delle immagini.
Nell’utilizzo quotidiano lo Xiaomi 13T Pro non perde un colpo, è sempre fluido e reattivo anche grazie ai suoi minimo 12GB di RAM LPDDR5X e 256GB di memoria interna UFS 4.0.
Quando si parla di gaming, lo smartphone è di certo in grado di prestazioni notevoli, anche se tende a scaldarsi abbastanza velocemente. In realtà si tratta di una buona cosa, il sistema di dissipazione a camera di vapore è in grado di spostare rapidamente il calore lontano dal SoC e verso l’esterno. Ciò comporta però che l’utente sentirà il dispositivo scaldare dopo solo pochi minuti di gioco intenso. Ad ogni modo, il sistema a camera di capore fa bene il suo lavoro e permette a Xiaomi 13T Pro di mantenere le prestazioni massime sostenute per sufficiente tempo. Xiaomi 13 Pro sotto questo aspetto fa meglio, ma costa anche molto di più.
Smartphone | Geekbench 6 | AnTuTu | AiTuTu | 3DMark | ||
Single-core | Multi-core | Wild Life Extreme | Wild Life Extreme Stress Test | |||
Xiaomi 13T Pro | 1285 | 3565 | 1433715 | Errore | 3411(20,00 fps) | 3975 - 3403(85,6%) |
Vivo X90 Pro | 1656 | 4266 | 1241068 | 2019025 | 3690(22,10 fps) | 3686 - 2148(58,3%) |
Xiaomi 13 Ultra | 1988 | 5493 | 1541030 | Errore | 3450(20,00 fps) | 3712 - 2999(80,8%) |
ROG Phone 7 Ultimate | 2009 | 5658 | 1324060 | 3931074 | 3774(22,60 fps) | 3765 - 3753(99,7%) |
Huawei P60 Pro | 1246 | 3849 | 1040693 | 3148676 | 2752(16,50 fps) | 2780 - 1476(53,1%) |
Xiaomi 13 Pro | 1394 | 5148 | 1276523 | 130282 | 3003(18,00 fps) | 2974 - 2920(98,2%) |
Samsung Galaxy S23 Ultra | 1918 | 5149 | 1237965 | 131861 | 3813(22,80 fps) | 3803 - 3165(83,2%) |
OnePlus 11 | 1286 | 4672 | 1136977 | 83790 | 3589(21,50 fps) | 3618 - 1505(41,6%) |
Google Pixel 7 Pro | 1437 | 3533 | - | - | 1829(11,00 fps) | 1827 - 1382(75,6%) |
Anche dopo diversi giorni dalla configurazione iniziale, quando il dispositivo ha ormai finito di aggiornare il sistema, le sue app e ha terminato la sincronizzazione dei vari account, ha una velocità di rete che può essere definita preoccupante. Collegato alla mia Iliadbox Wi-Fi 6 riesce a malapena a raggiungere gli 80-90 Mbps in download e nel gaming (League of Legends Wild Rift nello specifico) ha delle latenze che di media oscillano tra i 30 e i 90 ms. Questo non è un problema per l’utilizzo di social e navigazione, ma nel gaming e in caso di download di file di grandi dimensioni è sicuramente uno svantaggio.
Ciò sottolinea come la soluzione di connettività MediaTek sia probabilmente meno prestante rispetto alla controparte Qualcomm. Potrebbe anche essere la mia unità ad avere un problema hardware o software, abbiamo contattato Xiaomi per un chiarimento.
Per contesto, seduto sulla stessa sedia, i prodotti Snapdragon 8 Gen 2 raggiungono quasi i 4 Gbps di velocità di download e in gioco la latenza riportata da tali dispositivi è sempre inferiore a 10ms indipendentemente dal carico della rete. Questo problema di Xiaomi 13T Pro non sembra presentarsi in 5G.
La batteria da 5000mAh è gestita in maniera ottima, nonostante nel benchmark sintetico che utilizziamo solitamente il punteggio non sia stellare. Nel test PCMark Work 3.0 Battery è resistito per 11:44 ore ma nell’utilizzo quotidiano è in grado di surclassare diversi competitor. Non è un battery-phone da due giorni di utilizzo intenso, ma può resistere un weekend di uso leggero senza problemi e anche alle giornate singole più intense. In caso di necessità, l’ottimo sistema di ricarica a 120W di Xiaomi permette di recuperare 36% di batteria in soli 5 minuti. L’alimentatore GaN è ovviemente incluso in confezione come anche il cavo USB-A/USB-C necessario per l’erogazione della piena potenza.
Manca la ricarica wireless, anche qui Xiaomi ha deciso di risparmiare per contenere il prezzo. Vista l'ottima scheda tecnica e il prezzo relativamente contenuto non ci si può però lamentare troppo.
Il tocco magico di Leica?
Il comparto fotografico di Xiaomi 13T Pro è così composto:
- Fotocamera principale con sensore Sony IMX707 da 50MP, diagonale da 1/1,28", pixel dalla dimensione di 1,22μm. Lenti Leica Summicron asferiche (7P) con lunghezza focale equivalente pari a 24mm e apertura focale f/1.9, OIS.
- Fotocamera secondaria con sensore OmniVision ov50d da 50MP, diagonale da 1/2.88", pixel dalla dimensione di 0,612µm. Lenti 5P asferiche con lunghezza focale equivalente pari a 50mm (teleobiettivo con zoom 2x) e apertura focale f/1.9.
- Fotocamera ultragrandangolare con sensore OmniVision ov13b da 13MP, diagonale da 1/3", pixel dalla dimensione di 1,12µm. Lenti 5P asferiche con lunghezza focale equivalente pari a 15mm e apertura focale f/2.2.
La fotocamera principale è davvero interessante. È vero, questo sensore è meno prestante se paragonato all'enorme IMX989 dei modelli Pro e Ultra, ma si comporta davvero molto bene in quasi ogni condizione di luce anche grazie agli ottimi algoritmi di elaborazione dell'immagine realizzati da Xiaomi in collaborazione con Leica. L'ho ripetuto diverse volte e voglio farlo ancora: questa collaborazione ha giovato davvero molto a Xiaomi che ha stravolto in positivo il modo di gestire colori, contrasti e dettagli. Le foto dei moderni flagship del marchio cinese sono tra le mie preferite in assoluto in questo 2023 e Xiaomi 13T Pro non fa eccezione!
Il teleobiettivo ha delle lenti molto luminose e restituisce immagini dettagliate e nitide, dai colori ben calibrati che non si allontanano dalla fotocamera principale. Peccato per la mancanza della stabilizzazione ottica ma a questa focale relativamente corta è gestibile. Il sensore non è all'altezza del principale ma fa del suo meglio, le foto fatte di giorno mi piacciono davvero tanto ma di notte bisogna avere una mano molto ferma.
La fotocamera grandangolare è stata un po' sacrificata rispetto alle altre due. Le lenti preferite dai fotografi (la 24mm per la fotografia generale e la 50mm per i ritratti e la fotografia urbana) hanno ricevuto tutta l'attenzione di Xiaomi. Di giorno questa fotocamera si difende molto bene ma la notte è meglio lasciare perdere. Persino OmniVision vende questo sensore come orientato al mercato degli smartphone entry level, quindi non c'è molto di cui essere eccitati. L'unico vero punto debole nel comparto fotografico di questo ottimo Xiaomi 13T Pro.
Generalmente i colori catturati da queste fotocamere sono fantastici ed è sempre apprezzata la possibilità di scegliere tra i profili Leica Authentic e Leica Vibrant come "stile" per gli scatti. Gli ottimi filtri predefiniti permettono di dare un tocco di colore (o no, se si scatta con i profili B&W) alle proprie immagini senza perdersi nel mondo dell'editing, mentre per i più esperti la modalità manuale permette di modificare al volo anche alcuni valori relativi all'elaborazione dell'immagine (come nitidezza e tinta) per la creazione del proprio stile personale.
Xiaomi 13T Pro ha una tendenza a sovraesporre le parti più luminose dell'immagine in caso di scene ad alto contrasto. Questo è fatto per favorire le zone meno luminose e fare in modo che rimangano ricche di dettagli, senza però appiattire l'immagine nel complesso con un effetto HDR troppo esagerato. Le prime volte ciò potrebbe portare a scatti rovinati e irrecuperabili, ma imparando a gestire questa caratteristica e a conoscere questa fotocamera si possono ottenere risultati molto soddisfacenti.
L'app fotocamera dei top di gamma di Xiaomi è poi, a mio parere, la migliore sul mercato. Oltre a garantire un'esperienza di scatto "zero shutter lag", ovvero senza ritardi dopo la pressione del pulsante dell'otturatore e tra uno scatto ed il successivo, è sempre fluida, veloce, reattiva e soprattutto è ricca di funzionalità. Lascia completo spazio di manovra all'utente finale senza sommergerlo di troppe informazioni e impostazioni inutili se non richieste. Infine, Xiaomi tende a trattare tutti i sensori nel modo più simile possibile, garantendo che ogni lunghezza focale abbia tutte le funzionalità delle altre (nei limiti del possibile, ovviamente un sensore a 13MP non può registrare in 8K).
Supportata anche qui la registrazione in 8K a 24fps e in HDR10+, 4K a 30fps. La registrazione video LOG 4:2:0 H.265 a 10 bit (con annesse LUT applicabili) è possibile solamente con il sensore principale. La modalità manuale con focus peaking, instogramma, verifica dell'esposizione e tantissime altre funzioni avanzate libera la creatività dei più esperti, mentre la modalità base restituisce ottimi risultati senza richiedere alcun tipo di impostazione per gli utenti meno smanettoni. Le varie lenti Leica simulate per la modalità ritratto sono sempre molto divertenti da usare.
Per concludere, la fotocamera frontale da 20MP è leggermente sottotono se paragonata a quella di Xiaomi 13 e 13 Ultra ma nel complesso è ok. Spiace vedere che anche in questo caso manca la possibilità di registrare video a 60fps sia in 4K che in 1080p.
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In attesa di novità importanti
Al momento Xiaomi 13T Pro fa girare la MIUI 14 su base Android 13. Il sistema attuale non vede novità di rilievo rispetto ai modelli da noi provati fino ad oggi, anche se c’è forse un po’ più bloatware di quello che ci piacerebbe vedere. Ovviamente anche questo è uno stratagemma per abbassare il prezzo, scaricando parte del costo di produzione dello smartphone con partnership commerciali lato software. Tutte queste app extra si possono disinstallare senza problemi, cosa sempre buona e giusta.
Secondo Xiaomi il gemello Redmi K60 Ultra sarà tra i primi a ricevere Android 14 e MIUI 15, quindi crediamo che anche Xiaomi 13T Pro sarà tra i primi della lista. Ottimo l'impegno a fornire ben 4 anni di aggiornamenti di Android e 5 anni di patch di sicurezza.
Conclusioni
Xiaomi 13T Pro è uno smartphone in grado di soddisfare a tutto tondo, che va dritto al punto senza troppi fronzoli. Si discosta dai prodotti di fascia ultra e premium con materiali più utilitari e alcune specifiche di fascia A- affiancate ad altre di classe A+, entrambe cose che comunque non minano l'eccellente esperienza utente da top di gamma.
Il prezzo è fenomenale per quanto offre. Di certo è un dispositivo da non farsi sfuggire se siete alla ricerca di uno smartphone che una volta avremmo inserito nella categoria dei cosiddetti "flagship killer".
Sebbene, come storicamente ogni prodotto della serie T di Xiaomi, non abbia le capacità fotografiche dei modelli della serie principale, quest'anno l'azienda si è superata, realizzando un prodotto in grado di stupire anche in questo senso, seppur ovviamente non sia meglio dei fratelli più costosi.
Se stavate valutando l'acquisto di uno Xiaomi 13 Pro e volete risparmiare parecchio sul prezzo finale, Xiaomi 13T Pro è senz'altro uno smartphone da non lasciarsi scappare. A meno che non siate alla ricerca del miglior comparto fotografico possibile, Xiaomi 13T Pro è quasi troppo bello per essere vero. Se avete a disposizione circa 800,00 euro e volete la miglior esperienza fotografica per tale budget, questo modello non ha rivali.
Voto Recensione di Xiaomi 13T Pro
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
+ Rapporto qualità/prezzo altissimo
-
+ Prestazioni elevate
-
+ Tanta memoria, sia RAM che di archiviazione
-
+ Fotocamere di alto livello
-
+ Batteria di lunga durata
-
+ Ricarica rapidissima
-
+ Display piatto, luminosissimo, risoluto e a 144Hz
-
+ IP68
Contro
-
- Bordi laterali in plastica
-
- Fotocamera grandangolare sottotono
-
- Si scalda velocemente sotto stress
Commento
Informazioni sul prodotto
Xiaomi 13T Pro