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Xiaomi 12X recensione, un quasi-flagship nato per diventare un best buy

Xiaomi 12X, recensione dello pseudo-flagship di casa Xiaomi fratello minore di Xiaomi 12 e Xiaomi 12 Pro.

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a cura di Rossella Pastore

Dei tre smartphone della famiglia Xiaomi 12, Xiaomi 12X è il più compatto e il più piccolo anche in termini di prezzo. Rispetto alla variante 12 "base", Xiaomi 12X perde solo lo Snapdragon 8 Gen 1 (qui il SoC è un più modesto Snapdragon 870), la ricarica wireless a 50W + ricarica inversa a 10W e la versione 12 del sistema operativo Android (Xiaomi 12X esce con a bordo Android 11).

Per il resto, quanto detto in sede di recensione di Xiaomi 12 si potrebbe benissimo applicare a questo 12X, un fratellino minore che lo emula in tutto e per tutto… o quasi. L'ulteriore e più importante differenza tra i due modelli sta nel prezzo, che nel caso di Xiaomi 12X è pari a 699,00 euro, 200 in meno in confronto all'equivalente 12 da 8+256GB.

Insomma, enunciate le differenze, la domanda è una sola: quale scegliere? In questa recensione proveremo a darvi qualche criterio in più, concentrandoci sulle mancanze, ma anche sui punti di forza di Xiaomi 12X che hanno contribuito a rendere più o meno gradevole la nostra esperienza d'uso. Con un occhio particolare per il rapporto qualità-prezzo.

Design e costruzione

Abbiamo detto in premessa che la principale caratteristica di Xiaomi 12X è la sua compattezza; ebbene, il piccolo di casa Xiaomi 12 si tiene in mano molto bene, pesa il giusto (176g) e la qualità costruttiva in generale è degna di un vero top di gamma.

Specifichiamo "vero" perché qualcuno potrebbe metterlo in dubbio, visto il prezzo relativamente basso (più basso di Xiaomi 12) e le altre piccole carenze lato hardware; per quanto riguarda l'estetica e i materiali, comunque, Xiaomi 12X gioca alla pari con i suoi fratelli maggiori.

Lo scenario più comune in cui abbiamo riscontrato qualche difficoltà di utilizzo è quello dello sblocco: il sensore di impronte digitali è collocato sotto al display in un punto non facilmente raggiungibile con il pollice, ovvero un po' troppo in basso, e per riuscire effettivamente a sbloccarlo bisogna modificare un po' la presa. Nell'effettuare questa operazione, però, c'è il serio rischio che lo smartphone cada, dal momento che il retro di Xiaomi 12X è liscio e scivoloso: l'unico modo per evitare incidenti è installare subito la cover inclusa nella confezione.

Peccato solo che la cover vada un po' ad appiattire il design di questo smartphone, con i bordi arrotondati in alluminio (Xiaomi non segue il trend del momento dei bordi piatti) e soprattutto la parte posteriore in vetro satinato. La variante che abbiamo ricevuto in prova è quella Purple, un viola chiaro tendente al blu (celeste) sotto la luce diretta del sole e quasi grigio con poca luce.

Un display "cinematografico"

Un'altra feature che fa di Xiaomi 12X uno smartphone molto ergonomico è quella del display ricurvo, un OLED FullHD+ da 6,28" in 20:9 con refresh rate adattivo fino a un massimo di 120Hz (non LTPO). La luminosità di picco è ottima (1100 nit) e lo schermo rimane perfettamente leggibile anche sotto il sole di mezzogiorno.

Nei nostri test effettuati con diversi filmati in 4K (2160p60 HDR), Xiaomi 12X ci ha sorpreso in positivo: l'esperienza di visione è immersiva e coinvolgente, praticamente cinematografica, nonostante la larghezza ridotta dello schermo e le cornici leggermente asimmetriche (il bordo inferiore è un po' più spesso del bordo superiore).

Sopra alla copertura Gorilla Glass Victus si trova un'ulteriore pellicola protettiva che abbiamo provveduto a rimuovere per testare l'oleofobicità del display. Risultati: non trattiene troppe ditate e non si impolvera più di tanto, mentre sul retro le impronte si notano facilmente per via della finitura semi-lucida.

Parlando sempre di protezione, Xiaomi 12X non è certificato IP68 per la resistenza all'acqua e alla polvere; d'altra parte, non lo sono nemmeno Xiaomi 12 e Xiaomi 12 Pro.

Snapdragon 870: vecchio sì, ma nessun acciacco

Passiamo ora ad analizzare lo smartphone dal punto di vista tecnico, facendo subito notare che il processore di questo Xiaomi 12X non è il nuovissimo Snapdragon 8 Gen 1 (presente invece sugli altri due modelli), e nemmeno il suo predecessore Snapdragon 888.

Ebbene, a bordo del 12X ritroviamo lo Snapdragon 870, un processore effettivamente "vecchio" ma ancora in grado di garantire prestazioni di buon livello. Dietro alla scelta anacronistica di Xiaomi c'è sicuramente la volontà di risparmiare, fermo restando che l'870 non è un processore cheap nel senso di "modesto" o "di poco valore". In definitiva, le prestazioni sono tutt'altro che mediocri: economico sì, ma senza rinunciare alla stabilità e alla velocità di un (ex) top di gamma che fa di questo smartphone un (quasi) top di gamma.

Prodotto Geekbench 5 Geekbench ML 3DMark PCMark Work 3.0 Speedometer 2.0 JetStream 2
Single-Core Multi-Core CPU GPU NNAPI Wild Life Wild Life Stress Test Performance Battery Life - -
Xiaomi 12X 993 3407 373 1140 654 3563 (21,30 fps) 3562 - 3171 (89%) 11993 14:02 61,9 (±1,4) 78090
Oppo Find X5 Pro 988 3420 316 1715 2043 9545 (57,20 fps) 9397 - 5995 (63,8%) 11005 9:11 79,4 (±1,7) 102168

Durante il normale utilizzo quotidiano, Xiaomi 12X non dà nessun tipo di problema. È veloce ad aprire le app (non fulmineo) e non scalda eccessivamente nemmeno durante le sessioni di gioco prolungate.

Nello specifico, lo abbiamo messo alla prova giocando per 30-40 minuti ad Asphalt 9: ebbene, Xiaomi 12X si è dimostrato sempre reattivo e – come anticipato – ha scaldato pochissimo. Facciamo notare la presenza della modalità Game Turbo, che permette di dare priorità al gioco in esecuzione rispetto ad altre app e processi che potrebbero occupare la RAM (in questo caso, una LPDDR5 da 8GB) e causare rallentamenti percettibili.

Audio firmato Harman Kardon

Abbiamo lasciato intuire parlando del display che Xiaomi 12X offre un'esperienza di visione quasi da cinema. A dire il vero, più che all'esperienza "visiva" e basta, ci riferivamo all'esperienza "audio-visiva", dal momento che il grande schermo di questo Xiaomi si presenta abbinato a due altoparlanti stereo firmati Harman Kardon. Anche per descrivere la qualità del suono potremmo usare l'aggettivo "immersivo": la scena audio è piena, ricca di bassi, ma – unico "contro" – il volume massimo non è altissimo.

Manca il jack per le cuffie, un elemento introvabile sugli attuali top di gamma. In compenso, al suo posto, è presente un altro componente decisamente raro, il LED IR per il controllo remoto dei dispositivi domestici.

Batteria e ricarica

La batteria di Xiaomi 12X, da 4500mAh, offre poco meno di 7 ore di schermo acceso con un utilizzo nella media. In Impostazioni > Batteria troviamo un banner che ci notifica eventuali problemi da risolvere per ottimizzare la sua durata. Premendoci sopra, è possibile risolvere i problemi effettivi (es. "Chiudi le app che consumano troppa energia") e in più si ha accesso a tutta una serie di consigli ("Suggerimenti") per aumentare il tempo rimanente.

Una chicca di questo Xiaomi è l'Always-on display (personalizzabile con decine di temi carinissimi), che però conviene disattivare perché consuma più del previsto (lo schermo sempre acceso mostra la percentuale della batteria, ed è un po' ansiogeno vederla calare man mano che passano i minuti!).

Un'annotazione positiva la merita l'alimentatore da 67W, che permette di ricaricare completamente la batteria in circa 40 minuti (partendo da 0, ovviamente). Per chi passa buona parte delle sue giornate fuori casa, però, non è un grande acquisto: sarebbe stato meglio investire qualcosina in più sul fronte dell'autonomia, anche se questo avrebbe comportato un sacrificio ulteriore dal punto di vista delle dimensioni e della compattezza.

Se è vero che Xiaomi ha preferito investire sul lato ricarica, risulta incoerente la mancanza della ricarica wireless (+ ricarica inversa), una cosa inconsueta da rilevare parlando di un top di gamma. D'altra parte, è proprio per queste "piccole" mancanze che lo abbiamo definito un "quasi"-flagship.

Fotocamere

È il caso di dividere la recensione della fotocamera in tre capitoli ulteriori, uno per ogni obiettivo compreso in questo modulo. Prima, però, facciamo un'osservazione generica sulla scelta di Xiaomi di implementare sì una buona fotocamera, ma niente di eccezionale. In breve: Xiaomi 12X non ha la pretesa di essere un cameraphone. Diciamo subito che il teleobiettivo non c'è e va benissimo così, non trattandosi del modello 12 "base" da 799,90-899,90 euro (in quel caso era lecito aspettarselo).

Il sensore principale di Xiaomi 12X è un Sony IMX766 da 50 MP dotato di stabilizzatore ottico e con un'apertura pari a f/1.9. Con lui le foto vengono nitide in qualsiasi condizione di luce, ma è di notte – inaspettatamente – che questo obiettivo ci regala maggiori soddisfazioni. Osservate voi stessi queste foto scattate di sera alla luce dei lampioni, più luminose del dovuto, ma non grigie e assolutamente non sgranate:

Foto bonus finale: un cielo stellato. Certo, attorno alla luna è presente un alone di troppo, ma guardate le stelle e i contorni degli alberi!

Riesce bene anche la prova zoom: fino a 5x i risultati sono ottimi (nessuna grana), ma a 10x le cose cambiano un po'.

Per quanto riguarda l'obiettivo ultrawide (13MP), con apertura f/1.4 e 123° FOV, possiamo dire che le foto vengono bene di giorno e "male" di notte, più buie del normale e a volte artificiose (qui sotto, ad esempio, la pavimentazione risulta a tratti sbiadita).

Infine, l'obiettivo telemacro da 5MP con messa a fuoco 3-7 cm e f/2.4 elabora scatti sufficientemente "artistici", ma non troppo dettagliati (insomma, non è un microscopio).

Con la fotocamera anteriore da 32MP (f/2.2), i selfie vengono… perfetti, letteralmente, grazie al software che è in grado di cancellare del tutto eventuali imperfezioni e restituire ai soggetti una pelle liscissima e luminosissima. Ma l'opzione pelle "Liscia" è soltanto una di quelle presenti in "Modalità Bellezza", dove trovate 8 effetti da applicare per migliorare (o stravolgere!) il vostro viso. Unica raccomandazione: meglio non esagerare, se non volete assomigliare al personaggio di un manga giapponese.

I video, infine, vengono girati fino alla risoluzione 8K e la qualità delle immagini è buona, in linea con quella delle foto. L'autofocus non è velocissimo; in compenso, la transizione tra le varie scene e i vari soggetti da mettere a fuoco è molto smooth e gradevole.

Software

La prima particolarità da segnalare per quanto riguarda il software di Xiaomi 12X è che questa variante di MIUI 13 è basata non su Android 12, bensì su Android 11. 12X, insomma, rimane un passo indietro rispetto a 12 e 12 Pro, che arrivano entrambi con la nuova versione del sistema operativo e potranno contare su altri 3 major update negli anni avvenire.

Durante l'evento di presentazione europeo, Xiaomi ha messo in chiaro che Xiaomi 12X ne riceverà soltanto 2, e – considerata la partenza in svantaggio – questa non è una buona notizia.

Anche le patch di sicurezza sono ferme a dicembre 2021: Xiaomi ha già annunciato che per Xiaomi 12X sono previsti altri 3 anni di aggiornamenti (contro i 4 di 12 e 12 Pro).

Il supporto software di questo 12X, dunque, potrebbe terminare con Android 13, mentre per gli altri due device della stessa serie sono garantiti aggiornamenti fino ad Android 15.

Fatta questa premessa, diciamo subito che MIUI 13 + Android 11 non ci ha regalato un'esperienza d'uso più di tanto entusiasmante, nel senso che le novità legate alla versione 13 Global (non cinese) sono poche e non abbiamo nemmeno potuto apprezzare i miglioramenti offerti da Android 12. Sicuramente la MIUI è molto personalizzata e riconoscibile a partire dalle decine di app preinstallate (tra cui non meno di 8 giochi!); per il resto, si tratta di un software ben sviluppato, potremmo dire "maturo", stabile, affidabile, fluido e (quasi) del tutto privo di bug.

Solo una volta lo smartphone ha fatto i capricci durante il nostro utilizzo quotidiano, rifiutandosi di attivare la torcia e sbloccandosi dopo alcuni istanti di esitazione.

Tra gli altri malfunzionamenti riscontrati c'è quello del sensore di prossimità virtuale: lo schermo tende ad accendersi durante le telefonate e c'è il serio rischio di premere qualche tasto involontariamente. Molto comoda l'opzione che permette di registrare le chiamate senza scaricare app di terze parti (per questioni di privacy, entrambi gli interlocutori ricevono una notifica all'avvio della registrazione).

Conclusioni

Nel complesso, la definizione di "quasi-flagship" o "pseudo-flagship" ci sembra quella più calzante per Xiaomi 12X. Considerando il suo costo al lancio – 699,00 euro –, il rapporto qualità-prezzo non è il massimo, ma confidiamo che nei prossimi mesi scenderà almeno al di sotto dei 500,00 euro.

La promo lancio 48 ore fa ben sperare: dal 24 al 26 marzo, Xiaomi 12X sarà disponibile online su mi.com e Amazon.it a 599,00 euro. Un prezzo già più appropriato per un dispositivo di questo genere, soprattutto alla luce delle mancanze lato software, quelle che il 12X soffre di più.

Niente da dire, invece, a proposito del processore, un altro dei minus segnalati riguardo al 12X. Pur essendo vecchiotto, Snapdragon 870 non ha nessun acciacco e nell'utilizzo quotidiano è perfettamente in grado di competere con i suoi successori (incluso lo Snapdragon 8 Gen 1 installato sul 12 e sul 12 Pro; la differenza si potrebbe notare soltanto durante le sessioni di gaming, montaggio video e in generale laddove sono richieste performance più "estreme").

Anche l'assenza di ricarica wireless è un po' inusuale per un dispositivo che si colloca nella fascia alta di mercato. D'altra parte, i consumi sono gestiti bene e forse addirittura meglio che su Xiaomi 12 "base" (il processore inferiore, in questo caso, gioca a favore del 12X).

In conclusione: Xiaomi 12X è la scelta giusta per gli amanti dei dispositivi maneggevoli, con un ottimo display, un ottimo comparto audio e prestazioni tutto sommato di alto livello. Se il prezzo scenderà come abbiamo prospettato all'inizio, Xiaomi 12X diventerà il "best buy" di cui tutti parlano già da ora, un flagship dal costo contenuto di cui sarà anche più facile giustificare i difetti.

Voto Recensione di Xiaomi 12X



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Compatto e maneggevole

  • Display risoluto, luminoso e fluido

  • Audio firmato Harman Kardon

  • Ricarica a 67W con alimentatore incluso

  • Non si surriscalda

Contro

  • Supporto software non adeguato

  • Manca la ricarica wireless

  • Manca la certificazione IP68

  • Sensore di prossimità talvolta problematico

Commento

Xiaomi 12X arriva sul mercato un po' in sordina, senza le pretese di eccellenza dei suoi due fratelli maggiori. Inaspettatamente, però, è proprio lui a conquistare la scena grazie alle specifiche da top di gamma (quasi tutte) offerte a un prezzo relativamente basso. La mancanza più grave interessa il software (parte da Android 11 e riceverà soltanto due update), mentre gli altri compromessi sono tutto sommato accettabili… per uno smartphone che non costi più di 599,00 euro (il suo prezzo lancio).

Informazioni sul prodotto

Immagine di Xiaomi 12X
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