Xiaomi 12 Pro recensione, l'ottimo smartphone tuttofare dai bollenti spiriti
Xiaomi 12 Pro sarà riuscito ad incantarmi come il modello che l'ha preceduto?
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a cura di Luca Zaninello
Managing Editor
La serie top di gamma Xiaomi 12 è finalmente stata annunciata anche in Italia, con tre modelli che andranno ad ampliare la già estensiva offerta di smartphone del brand cinese. Abbiamo avuto la possibilità di provare i nuovi dispositivi in anticipo rispetto al lancio ufficiale sul territorio nazionale e metterli sotto torchio per verificare le promesse fatte da Xiaomi.
Durante il corso degli ultimi giorni ho portato con me lo Xiaomi 12 Pro, il modello di punta della gamma di flagship del marchio per il 2022. Sarà riuscito ad incantarmi come il modello che l'ha preceduto?
Lo smartphone della maturità per Xiaomi?
Gli smartphone della serie Xiaomi 12, e quindi anche Xiaomi 12 Pro su cui ci concentreremo in questa recensione, non puntano ad attirare l'attenzione con un design fuori dagli schemi o particolarmente esuberante.
Xiaomi sembra aver raggiunto un livello di maturità che gli permette finalmente di proporre un dispositivo flagship dallo stile classico, dalle linee sobrie ed eleganti, adatto tanto al giovane appassionato quanto al businessman in carriera.
Nella sua (passatemi il termine) "banalità" è comunque unico e riconoscibile. Dall'isola sporgente dedicata alle fotocamere, realizzata in metallo ed evidenziata da dei bordi scintillanti con finitura diamond cut, protrude verso l'esterno solamente una delle lenti, la principale. Appoggiato su una superficie piana tende a dondolare se utilizzato senza una cover, tuttavia non così tanto quanto altri dispositivi.
I vari sensori sono divisi da una sottile linea di demarcazione stampata, non si tratta di un'incisione, mentre passa quasi inosservata la modesta scritta "50MP" posta sotto il flash LED, una scelta in controtendenza rispetto ai concorrenti che vogliono mettere in bella vista qualsiasi tipo di branding o iscrizione decidano di utilizzare per "arredare" le proprie fotocamere.
La finitura opaca del modulo fotografico è abbastanza classica e si differenzia dalla lavorazione scelta da Xiaomi per il retro dello smartphone. Xiaomi 12 Pro ha una scocca vellutata in Gorilla Glass Victus che è un piacere al tatto ed alla vista, in quanto difficilmente cattura le impronte digitali o lo sporco.
La lavorazione del modulo fotografico è richiamata invece sulle cornici metalliche, anch'esse opache. Xiaomi ha fatto un ottimo lavoro realizzando un prodotto bello ma allo stesso tempo pratico e che non bisogna continuamente lucidare. Xiaomi 12 Pro è davvero fantastico da utilizzare senza cover, anche se capisco non tutti si fidino a maneggiare un investimento simile senza proteggerlo da eventuali danni accidentali.
Le dimensioni di Xiaomi 12 Pro sono praticamente identiche a quelle di un Oppo Find X5 Pro o di un Google Pixel 6 Pro. Non è uno smartphone adatto a chi cerca un prodotto compatto ma è in linea con il resto del mercato e fornisce agli utenti una superficie di lavoro a cui una volta abituati è difficile rinunciare.
Il tasto di accensione ed il bilanciere del volume sono posizionati sullo stesso lato e sono facilmente raggiungibili. Il motore lineare su asse X dedicato alla vibrazione è abbastanza forte da essere facilmente sentito in azione e sufficientemente preciso da permettere a Xiaomi di integrare via software un livello di feedback aptico difficilmente paragonabile ad altri prodotti sul mercato. Meglio di lui solo iPhone di Apple e si avvicinano a questo livello di precisione e integrazione solo i più recenti Pixel di Google.
Purtroppo Xiaomi 12 Pro non è certificato contro l'ingresso di acqua e polvere, tuttavia dai vari teardown che si possono già trovare in rete sembra siano comunque state applicate delle precauzioni per proteggere il terminale, quali sigilli in gomma e guarnizioni varie. Non mi sentirei tuttavia a mio agio a finire in una piscina con lo smartphone in tasca se fossi in voi.
Un miliardo di colori? Facciamo invece 68!
Xiaomi ha da sempre utilizzato ottimi schermi per i propri terminali di punta, tra i migliori disponibili sul mercato, e questo Xiaomi 12 Pro non fa eccezione. Siamo davanti a un'unità da 6,73" dalla risoluzione QHD+ (1440 x 3200 pixel, 521 ppi) protetto da Gorilla Glass Victus, il miglior vetro prodotto da Corning che attualmente non è esclusiva di Samsung.
Si tratta di un pannello AMOLED a 12 bit in grado di mostrare più di 68 miliardi di colori, una prima sugli smartphone, che raggiunge una luminosità massima di 1000 nit (HBM) e 1500 nit di picco, supportando la riproduzione di contenuti Dolby Vision e HDR10+.
La frequenza massima di aggiornamento è di 120Hz, in linea con il mercato. Il pannello è di tipo LTPO2, è quindi in grado di modulare la propria frequenza tra 1 e 120Hz in base alla situazione ed al contenuto.
Lo schermo di Xiaomi 12 Pro è fenomenale, un piacere per gli occhi, dai colori vividi e brillanti, con un contrasto assoluto, una risoluzione altissima e la variazione di frequenza di aggiornamento avviene in modo rapido e fluido per essere impercettibile.
Nella parte bassa del pannello, in una posizione facilmente raggiungibile senza modificare la presa sul terminale, è integrato un lettore ottico di impronte digitali rapido e preciso. Include un rilevatore di battito cardiaco che però, come praticamente tutti i terminali che includono questa funzione, non è supportato da nessuna applicazione di terze parti ed è accessibile solamente dalle impostazioni. I dati raccolti non possono essere inviati a nessuna applicazione dedicata al benessere personale o al fitness.
Tanta potenza fuori controllo
I dati tecnici di Xiaomi 12 Pro sono ovviamente da primo della classe. Sotto la scocca sono presenti 8GB/12GB di RAM LPDDR5 e 256GB di memoria UFS 3.1, i quali accompagnano lo Snapdragon 8 Gen 1 che ovviamente tutti ci aspettiamo di trovare in ogni flagship Android del 2022 che si rispetti.
Il SoC di Qualcomm prodotto a 4nm è, come abbiamo già raccontato nelle prove di altri prodotti, altamente efficiente ma allo stesso momento incredibilmente difficile da mantenere sotto controllo se spinto al suo massimo del suo potenziale.
Nelle operazioni quotidiane, come nella visione di video, navigazione web, modifica di fogli di calcolo o documenti anche pesanti, nel multitasking avanzato o nelle sessioni di gioco con titoli dalla grafica 3D dettagliata ma non necessariamente in grado di spingere il chip al 100%, Xiaomi 12 Pro è ottimo. Difficilmente capitano situazioni di utilizzo nella vita di tutti i giorni in cui il terminale scalda o presenta alcun tipo di problema.
La situazione cambia quando Xiaomi 12 Pro viene spremuto al massimo con emulatori pesanti o, come a noi capita di fare, con test benchmark che mettono sotto stress gli smartphone per verificarne il comportamento al limite delle capacità.
La camera di vapore utilizzata da Xiaomi è appena sufficiente a mantenere il chip a temperature operazionali normali per picchi di lavoro relativamente brevi, qualche minuto, sicuramente meno di mezz'ora. Nel test 3DMark Wild Life Stress Test Xiaomi 12 Pro è in grado di arrivare in media al ciclo di benchmark 10/20, massimo 12/20 prima di chiudere forzatamente l'app e violentemente ridurre l'operatività dello smartphone per tentare di ritornare ad una temperatura normale.
La frequenza di aggiornamento del display viene immediatamente bloccata a 60Hz e lo smartphone ci avvisa che "L'utilizzo di connessione dati, hotspot Wi-Fi, GPS e fotocamera verrà limitato". Non un bel biglietto da visita per un terminale che si suppone possa utilizzare la potenza del chip attorno al quale è stato progettato.
Utilizzando lo smartphone normalmente, anche concedendomi più di un'ora di gioco a League of Legends: Wild Rift con la grafica al massimo, questa situazione non si è mai verificata. Tuttavia Xiaomi 12 e Xiaomi 12 Pro sono i primi smartphone che falliscono lo stress test di Futuremark da parecchio tempo a questa parte. Lo smartphone non solo limita le proprie funzionalità quando sopraggiunge il thermal throttling ma impedisce ai test di essere completati forzando la chiusura dell'app in esecuzione in primo piano.
Smartphone | Geekbench 5 | Geekbench ML | 3DMark | PCMark Work 3.0 | Speedometer 2.0 | Jetstream 2 | ||||
Single-core | Multi-core | CPU | GPU | NNAPI | Wild Life | Wild LifeStress Test | Performance | - | - | |
Xiaomi 12 Pro | 1240 | 3766 | 434 | 1516 | 1801 | 9591(57,40 fps) | Crash | 13426 | 79,8 (±0,89) | 89393 |
Xiaomi 12 | 1231 | 3638 | 423 | 1518 | 1684 | 9963(59,70 fps) | Crash | 13511 | 78,9 (±7,6) | 93945 |
Oppo Find X5 Pro | 988 | 3420 | 316 | 1715 | 2043 | 9545(57,20 fps) | 9397 - 5995(63,8%) | 11005 | 79,4 (±1,7) | 102168 |
RedMagic 7 | 1254 | 3823 | 511 | 2437 | 3207 | 10120(60,60 fps) | 10141 - 8021(79,1%) | 12712 | 99,4 (±2,8) | 128334 |
Lato audio, Xiaomi ha nuovamente collaborato con Harman Kardon (Samsung) per la calibrazione degli speaker di 12 Pro. A differenza dei normali dispositivi che includono uno, al massimo due altoparlanti, Xiaomi 12 Pro è dotato di un sistema stereo quad-speaker. In pratica i canali sinistro e destro (o superiore ed inferiore, in base a come viene tenuto il prodotto) sono entrambi divisi in due speaker separati, uno dedicato alle frequenze basse ed un tweeter.
Il risultato che si ottiene è un suono molto bilanciato e sempre chiaro su ogni frequenza, non si sentono distorsioni o frequenze predominanti. Tuttavia, per essere un sistema di ben quattro altoparlanti, mi aspettavo sia un volume massimo più alto, sia una maggiore profondità dei bassi. È un ottimo sistema audio, però non si differenzia così tanto dalla concorrenza da necessitare questa soluzione, a mio parere, sovra-ingegnerizzata.
Manca il jack da 3,5mm, ormai sempre più raro sui top di gamma moderni, ma è presente la connessione Bluetooth 5.2 per utilizzare al meglio qualsiasi tipo di accessorio audio wireless. In alternativa la porta USB Tipo-C supporta la connessione di accessori quali DAC esterne o cuffie cablate.
È stato mantenuti il sempre più raro LED IR per il controllo delle apparecchiature domestiche.
Un cambio di abitudini considerevole
Xiaomi 12 Pro non è un campione di autonomia. Con la sua batteria da 4600mAh non ha problemi a portarci a fine giornata con un valore di schermo acceso che si aggira sempre tra le 5 e le 6 ore, tuttavia se utilizzato per giocare o se viene spinto vicino al massimo della potenza a disposizione, il consumo è considerevolmente maggiore.
Lo abbiamo detto per tutti i terminali Snapdragon 8 Gen 1 provati fino ad ora: utilizzando lo smartphone normalmente i consumi sono migliori dello Snapdragon 888, la maggiore efficienza si vede e si sente. In caso di attività ad alto consumo, tuttavia, Snapdragon 8 Gen 1 chiede alla batteria uno sforzo non indifferente, calando drasticamente l'autonomia complessiva.
Difficilmente il SoC si trova in uno stato ad alta potenza, grazie anche all'ottimo mix di core ARM personalizzati al suo interno, quindi le situazioni in cui il nuovo chip consuma più del vecchio sono rare e brevi, sempre che non siate dei gamer accaniti.
Non abbiamo potuto eseguire il nostro solito benchmark PCMark 3.0 Battery in quanto il terminale rileva un'applicazione ad alto consumo e ne forza l'interruzione, rendendo invalido il punteggio. Un comportamento del software che non ci piace per niente in quanto si tratta di un'applicazione in esecuzione in primo piano e non in background, mostrando un comportamento che potrebbe verificarsi anche mentre l'utente sta utilizzando applicazioni non di benchmark.
L'azienda ha però un asso nella manica in grado di cambiare le vostre abitudini di utilizzo dello smartphone. Addio alla ricarica notturna o alle lunghe attese collegati al caricabatterie per poter uscire con un'autonomia rimanente sufficiente a superare la serata o la giornata lavorativa. Grazie al chip personalizzato Surge P1, Xiaomi 12 Pro è in grado di ricaricarsi a ben 120W di potenza, utilizzando l'alimentatore incluso nella confezione.
Stiamo parlando di una ricarica completa dallo 0% al 100% in soli 18 minuti. Non solo, in caso di necessità Xiaomi 12 Pro supporta la ricarica secondo gli standard Quick Charge 4.0+, Power Delivery 3.0 ed è in grado di ricaricarsi wireless fino ad un massimo di 50W utilizzando una speciale basetta dedicata. La ricarica wireless inversa raggiunge i 10W, decisamente più utile della classica 5W ancora in uso in altri modelli della concorrenza.
All-in sulla fotografia
Xiaomi 12 Pro possiede quello che forse è il comparto fotografico più bilanciato e curato visto recentemente su uno smartphone top di gamma. Non troviamo lenti particolari come un teleobiettivo a periscopio o un grandangolo fish-eye, tuttavia dispone di tutto quello che un utente potrebbe avere bisogno senza strafare.
La fotocamera principale (lenti f/1.9, lunghezza focale equivalente di 24mm) è dotata di un enorme sensore Sony IMX707 da 50MP dalla dimensione di 1/1,28", dotato di stabilizzazione ottica OIS, autofocus Dual-Pixel PDAF e pixel dalla dimensione massiva (per uno smartphone) di ben 1,22µm, i quali vengono combinati in "ultra-pixel" dal lato lungo 2,44µm via pixel binning per catturare ancora più luce al buio.
Il grandangolo con FOV di 115° e apertura f/2.2 ed il teleobiettivo con lenti zoom 2x f/1.9 sono entrambi posizionati di fronte a un sensore Samsung JN1 da 50MP (s5kjn1), una scelta che dimostra come Xiaomi non abbia voluto sacrificare la qualità delle fotocamere posteriori indipendentemente dalla lunghezza focale, per lo meno su questo modello.
Ci sarebbe piaciuto trovare una fotocamera grandangolare leggermente più ampia e sicuramente il teleobiettivo limitato allo zoom ottico 2x non farà girare la testa a chi aveva messo gli occhi su un cameraphone più esagerato come Samsung Galaxy S22 Ultra, un Google Pixel 6 Pro o magari l'ancora ottimo Sony Xperia 1 III.
C'è però da ammettere che è sicuramente meglio avere tutte fotocamere di alta qualità rispetto a disporre di lenti più esotiche ma che ottengono risultati peggiori nella vita di tutti i giorni. Il teleobiettivo di Xiaomi 12 Pro è in grado di restituire scatti sufficientemente nitidi arrivando al livello di zoom ibrido 5x e scatti comunque utilizzabili fino a 10x di giorno. Si sente un po' la mancanza della stabilizzazione ottica su questo sensore, soprattutto con luce soffusa o di notte.
Xiaomi dimostra con il 12 Pro che i fondamentali ormai non sono più un problema e gli scatti, anche al buio, sono un gioco da ragazzi per i suoi flagship. A parte una leggerissima differenza di calibrazione nei colori della fotocamera principale rispetto alle due secondarie, succede utilizzando sensori così diversi, non ci sono grossi problemi da segnalare e difficilmente ci si trova in situazioni in cui è difficile ottenere uno scatto di qualità. La gestione dell'HDR è molto aggressiva ma non dissimile da altri prodotti concorrenti.
Xiaomi 12 Pro ha un comparto fotografico maturo, di alto livello e concreto, che non ha bisogno di strani esperimenti hardware solitamente utilizzati dai vari brand (Xiaomi compresa) solo ai fini del marketing. Ci sarebbe piaciuta un po' più di audacia da parte del brand, ma per quella dovremo forse attendere il tanto vociferato Xiaomi 12 Ultra...
L'unico vera incognita nella scelta di Xiaomi 12 Pro rispetto alla sua concorrenza, almeno per quanto riguarda il mondo della fotografia, sta nell'elaborazione software. Personalmente apprezzo gli scatti, i contrasti ed i colori ottenibili dal nuovo terminale Xiaomi, ma alcuni potrebbero preferire la "color science" di Samsung, per esempio. Personalmente preferisco di gran lunga il tipo di foto elaborate dai Pixel di Google e dai flagship Oppo, ma è più una questione di gusti personali.
La fotocamera frontale da 32MP (OmniVision ov32b40) è nella media, buoni dettagli di giorno e più che sufficiente la notte. Non ha una lente particolarmente ampia per i selfie di gruppo ma per lo meno supporta la registrazione video in 1080p a 60fps (apprezzata soprattutto dai vlogger), framerate spesso snobbato anche nei top di gamma più costosi. Sarebbe stato più piacevole che anche i video in 4K arrivassero a 60fps, bisogna invece accontentarsi di 30 immagini al secondo.
I video con la fotocamera posteriore possono arrivare alla risoluzione 8K a 24fps o alla risoluzione 4K a 60fps anche in HDR10+. Lo slow motion a 1080p è disponibile a 120fps, 240fps e 960fps!
MIUI 13, mi aspettavo di meglio
A bordo di Xiaomi 12 Pro troviamo la nuova versione della skin personalizzata dal brand: la MIUI 13 basata su Android 12.
Sinceramente mi aspettavo di trovare differenze più sostanziali rispetto alla MIUI 12 o alla MIUI 12.5, invece si tratta di un passaggio di versione abbastanza iterativo e che sicuramente non sconvolge l'esperienza utente di chi già è abituato ad utilizzare un prodotto Xiaomi.
Sono presenti alcune delle migliorie di Android 12, come la privacy dashboard e gli avvisi di utilizzo di fotocamera o microfono, tuttavia non c'è alcun segno di un motore di temi in grado di adattarsi ai colori dello sfondo e la UI non è minimamente ispirata al Material You di Google. Questione di gusti, suppongo, ma personalmente mi aspetto di meglio da Xiaomi.
Le applicazioni pre-installate sono poche e tutte disinstallabili. Nel nostro uso il software si è sempre rivelato fluido e scattante, caratterizzato dalle ormai classiche animazioni ben studiate a cui Xiaomi ci ha abituato.
Abbiamo riscontrato un problema in un paio di occasioni in cui il touchscreen di Xiaomi 12 Pro ha improvvisamente smesso di funzionare. Lo smartphone continuava a rispondere agli input inviati con i tasti o a voce ma il touch non recepiva alcun tocco obbligandoci ad un riavvio forzato. Si tratta quasi sicuramente di un bug nel software che speriamo venga risolto al più presto.
Conclusioni
Xiaomi 12 Pro è un prodotto che non è fatto per abbagliare gli utenti con extra non richiesti, design fuori dal coro o funzionalità stravaganti. Promette di essere un ottimo smartphone e mantiene ogni singola promessa fatta dal brand.
Non ha il migliore teleobiettivo al mondo ma le foto con lo zoom hanno una qualità comunque molto buona. Non ha la batteria dalla migliore durata ma può ricaricarsi a 120W. In condizioni estreme potrebbe non reggere tutta la potenza dello Snapdragon 8 Gen 1 ma davvero in pochi si possono trovare in tale situazione borderline.
Porta sul piatto uno dei sensori fotografici più impressionanti realizzati da Sony negli ultimi anni e lo accompagna a due sensori Samsung dalle ottime prestazioni, per un'esperienza fotografica di altissimo livello. Ha un design ed una costruzione di altissima qualità che vorremmo vedere su molti più avversari di questo Xiaomi 12 Pro, il quale si presenta come un dispositivo maturo e "da grandi".
Il prezzo di partenza è di 1.099 euro, non certo adatto a tutte le tasche. Chi però ha a disposizione un budget simile ed è alla ricerca di un prodotto tuttofare e ben bilanciato troverà in Xiaomi 12 Pro il flagship che desidera.
Una spesa che non consiglio a chi non ha un particolare interesse nel comparto fotografico, uno dei punti su cui Xiaomi si è concentrata di più nella progettazione di 12 Pro, e ai gamer più accaniti. Essi, in questa generazione di smartphone top di gamma "bollenti", farebbero meglio ad affidarsi ai prodotti dedicati al mondo del gioco dotati di sistemi di raffreddamento più adeguati a tale utilizzo.
Voto Recensione di Xiaomi 12 Pro
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
+ Design elegante e maturo
-
+ Finiture opache
-
+ Fotocamere di alta qualità e ben bilanciate
-
+ Display risoluto, veloce e luminoso
-
+ Tanta potenza e memoria
-
+ Ricarica a 120W con alimentatore in confezione
-
+ Sistema stereo quad-speaker Harman Kardon
-
+ Sistema di feedback aptico di prima classe
Contro
-
- Autonomia sotto la media
-
- Surriscaldamento sotto pressione
-
- MIUI 13 aggressiva nella chiusura dei processi e con poche novità
-
- Fotocamera grandangolare poco "ampia"
-
- Teleobiettivo con zoom ottico limitato