Xiaomi 11T Pro recensione, è lui il flagship da battere?
Tra promozioni di lancio da far venire l'acquolina in bocca e specifiche tecniche da far strabuzzare gli occhi, è lui il nuovo flagship da battere?
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a cura di Luca Zaninello
Managing Editor
L'evento Xiaomi che si è appena concluso ha avuto come protagonisti i nuovi prodotti top di gamma della famiglia 11T, la quale è la prima nel mercato occidentale a perdere la particella "Mi" nel nome che da anni ha contraddistinto i prodotti del brand.
Abbiamo avuto modo di provare per alcuni giorni prima della presentazione ufficiale il maggiore dei due modelli, Xiaomi 11T Pro. Tra promozioni di lancio da far venire l'acquolina in bocca e specifiche tecniche da far strabuzzare gli occhi, è lui il nuovo flagship da battere?
Un po' Mi 11, un po' Redmi Note
Xiaomi ha giocato sul sicuro per quanto riguarda l'aspetto estetico di 11T Pro, il quale eredita elementi di design che richiamano altri prodotti del brand già disponibili sul mercato rimescolandoli in una formula unica ma classica.
Il retro curvo dello smartphone è realizzato in vetro dalla finitura lucida, in contrasto con la texture simil metallo satinato posta al di sotto di esso. Lo smartphone cattura parecchie impronte durante l'utilizzo e, almeno personalmente, avrei preferito Xiaomi avesse optato per una lavorazione più elaborata in modo da ridurre questo piccolo inconveniente.
Sono invece leggermente ruvide al tatto le cornici laterali, in netto contrasto con le scintillanti cornici di altri dispositivi recenti che sono impossibili da mantenere pulite. Tali cornici sono realizzate in materiale plastico, tuttavia la qualità dell'assemblaggio e della costruzione di questo 11T Pro sono impeccabili come ormai da tradizione Xiaomi.
Il comparto fotografico che sporge solo leggermente dalla scocca ha delle linee che ricordano un po' lo Xiaomi Mi 11 e un po' uno Redmi Note 10. Il brand non ha voluto sperimentare in questo caso con design stravaganti e potenzialmente polarizzanti ma, al contrario, ha optato per un qualcosa di ormai familiare e adatto a tutti.
Xiaomi 11T Pro si posiziona nella parte alta dello spettro degli smartphone per quanto riguarda dimensioni (164,1 x 76,9 x 8,8 mm) e peso (204g) ma nonostante ciò rimane maneggevole e comodo da utilizzare. Per raggiungere alcune delle parti più alte del display sarà necessario fare un po' di stretching o modificare l'impugnatura, tuttavia nulla di troppo esagerato o fuori scala nel mercato attuale.
Sul lato destro è posizionato un lettore di impronte digitali capacitivo, una scelta che personalmente non apprezzo molto in quanto rende difficile lo sblocco con autenticazione biometrica a chi utilizza primariamente la sua mano sinistra per impugnare il terminale. Da questo punto di vista è stato fatto un piccolo passo indietro rispetto agli altri flagship dell'azienda che ormai montano un affidabile (e a mio parere più comodo) lettore ottico sotto al display.
Il sistema di vibrazione utilizza anche in questo caso un motore lineare, il che rende il feedback aptico estremamente piacevole. Xiaomi sfrutta inoltre in modo impeccabile questa caratteristica hardware integrandola profondamente con il software per una migliore esperienza utente.
Manca purtroppo qualsivoglia tipo di certificazione contro l'ingresso di acqua e polvere, dovrete stare quindi un po' più attenti del solito a come trattate il vostro smartphone.
L'ottimo display dai piccoli compromessi
Il display piatto di Xiaomi 11T Pro è uno dei migliori disponibili sul mercato. Detto questo, nonostante moltissime delle caratteristiche siano di altissimo livello, ci sono alcuni piccoli aspetti che lo differenziano dalle più recenti unità utilizzate sui flagship più costosi.
Rispetto al Mi 11 classico, per non uscire dal giardino di Xiaomi, la risoluzione è stata ridotta al FullHD+ (1080x2400 pixel), la luminosità massima si ferma a 1000 nit e la frequenza di aggiornamento adattiva che raggiunge i 120Hz non può rallentare verso valori inferiori ai 60Hz come invece fanno i pannelli LTPO.
Tutto questo non significa però che il display di 11T Pro sia di bassa qualità. Siamo comunque davanti ad un pannello a 10 bit in grado di mostrare un miliardo di colori, certificato HDR10+ e con una risoluzione ed una reattività (risposta al tocco di 480Hz) molto alte che faranno felici la stragrande maggioranza degli utenti. Andare oltre con le specifiche è un valore aggiunto ma non tutti sono interessati o ne trarrebbero un vero vantaggio.
Xiaomi con questo 11T Pro ha optato per un setup bilanciato ma comunque di altissima qualità: ottimo per la visione di contenuti multimediali, sufficientemente luminoso per non creare problemi all'aperto e abbasta veloce da rendere l'esperienza utente estremamente fluida e reattiva. Nonostante sulla carta sembra che si sia fatto un piccolo passo indietro rispetto ai flagship Xiaomi della prima parte dell'anno, in realtà è difficile notare le differenze se non con un confronto diretto o con un occhio molto allenato.
Fa il suo gradito ritorno il sensore di luminosità ambientale a 360°, il quale permette una migliore precisione nella regolazione del display.
Più potenza? E perché mai?
Lo Snapdragon 888 prodotto da Qualcomm è stato scelto come motore di questo flagship attento al risparmio. Come ci è capitato di dire anche in occasione della recensione di RedMagic 6S Pro, dalle prime prove che abbiamo potuto effettuare sul campo non c'è una vera e propria differenza sostanziale tra questo chip di fascia alta e la nuova variante Snapdragon 888+.
Smartphone | Geekbench 5 | Geekbench ML | 3DMark | PCMark Work 3.0 | Speedometer 2.0 | Jetstream 2 | ||||
Single-core | Multi-core | CPU | GPU | NNAPI | Wild Life | Wild LifeStress Test | Performance | - | - | |
Xiaomi 11T Pro | 806 | 3243 | 413 | 1651 | 1558 | -(*) | -(*) | 13551 | 74,2 (±0,92) | 88345 |
RedMagic 6S Pro | 1168 | 3701 | 367 | 1582 | 1686 | 5858(35,10 fps) | 5875 - 5392(91,8%) | 13367 | 79,3 (±2,6) | 87189 |
Sony Xperia 1 III | 1110 | 3613 | 446 | 1742 | 1228 | 5888(35,30 fps) | 5887 - 3440(58,4%) | 14653 | 111,5 (±0,65) | 118186 |
* Xiaomi sul suo software non permette l'esecuzione del benchmark 3DMark, problema ormai presente da anni su prodotti del brand.
Nonostante i punteggi dei benchmark in alcuni casi siano leggermente sottotono rispetto ad altri smartphone simili (soprattutto nel test single core di Geekbench), Xiaomi 11T Pro è uno degli smartphone più veloci disponibili in commercio ed è veramente difficile metterlo sotto stress.
Siamo arrivati ad un punto della storia in cui i chip top di gamma hanno sufficiente potenza "extra" da non perdere un battito nemmeno nelle situazioni di utilizzo più intense e concitate. Gli 8GB di RAM LPDDR5 nella versione italiana del dispositivo sono più che sufficienti anche per chi utilizza il multitasking in maniera estensiva.
Il modello base, quello che personalmente mi sento di consigliare al maggior numero di lettori, ha a disposizione 128GB di memoria interna UFS 3.1, una quantità più che sufficiente per moltissime app e video. Se la vostra intenzione è quella di sfruttare molto le capacità di registrazione video avanzate di questo terminale alla massima qualità, però, la variante con 256GB di memoria interna è forse da prendere in considerazione in quanto i video HDR e quelli in 8K possono facilmente raggiungere dimensioni considerevoli.
La connettività 5G su entrambe le SIM non poteva mancare, come non potevano mancare Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.2. Troviamo anche un LED IR per il comando delle apparecchiature non connesse ad internet come vecchie TV o condizionatori, una caratteristica che ormai è praticamente esclusiva degli smartphone Xiaomi.
Non è presente un jack da 3,5mm per le cuffie, ma al giorno d'oggi gran parte dell'utenza ha a disposizione almeno un paio di auricolari o cuffie senza filo, disponibili oramai in una gamma di prezzo in grado di accontentare tutte le tasche. Xiaomi 11T Pro non sarà quindi lo smartphone preferito dagli audiofili con cuffie cablate di qualità.
La coppia di speaker stereo è posizionata lungo la cornice in una posizione strategica, reggendo lo smartphone in orizzontale difficilmente si andrà a coprirli involontariamente. Non si tratta di due altoparlanti frontali ma sono comunque di buonissima qualità e hanno un volume decisamente sopra la media. Il suono è stato regolato dagli esperti di Harman Kardon ancora una volta, anche se in questo modello i bassi sono meno prepotenti di quanto potuto ascoltare su Mi 11 e Mi 11 Ultra.
La concorrenza si guarda dallo specchietto retrovisore
Nel comparto hardware di Xiaomi 11T Pro ciò che più colpisce è sicuramente il sistema di ricarica veloce. L'azienda ha implementato HyperCharge da 120W in grado di ricaricare completamente lo smartphone in soli 17 minuti dallo 0% al 100%, credetemi se vi dico che vedere una tale velocità di ricarica è davvero impressionante.
Xiaomi non solo ha implementato 34 diversi sistemi di sicurezza per garantire la salvaguardia degli utenti, ma è riuscita anche a fare in modo che durante la ricarica lo smartphone rimanga praticamente alla stessa temperatura normale di utilizzo. Più volte ho verificato al tatto che il retro dello smartphone rimane molto più "fresco" di altri competitor che utilizzano caricabatterie meno potenti.
Il brand ha ricevuto la certificazione TÜV Rheinland Safe Fast-Charge System ed ha inoltre dichiarato che la batteria da 5000mAh (composta da due celle da 2500mAh) è in grado di mantenere una capacità dell'80% dopo oltre 800 cicli di ricarica, valore che per la fetta maggiore degli utenti equivale a oltre due anni di utilizzo dello smartphone.
Non che Xiaomi 11T Pro avesse davvero bisogno di una ricarica così veloce, in fondo visiterete il caricabatterie esattamente come con altri terminali top di gamma, una sola volta al giorno. Nel nostro test dei consumi standardizzato eseguito con PCMark Work 3.0 lo smartphone ha resistito per 11 ore e 23 minuti, appena sotto a OnePlus 9 Pro (11:56h), superando Xperia 1 III (8:28h) e RedMagic 6S Pro (10:41h).
Nelle normali giornate di utilizzo abbiamo sempre portato lo smartphone fino a sera con un totale di circa 6 ore di schermo acceso, un risultato che non stupisce ma nemmeno delude.
Ciò che cambia sono però le abitudini: con un sistema di ricarica in grado di portare al massimo la percentuale di batteria in così poco tempo non ha davvero più alcun senso ricaricare lo smartphone la notte, lo farete solo quando ci sarà la necessità.
Purtroppo per sfruttare la potenza massima è necessario utilizzare esclusivamente il caricabatterie Xiaomi ed il suo cavo USB dedicato, entrambi inclusi nella confezione di vendita. Il cavo è un po' troppo corto per i miei gusti ma, non dovendo ricaricare lo smartphone la sera, cambiare presa elettrica con una più comoda non è stato un grande problema.
Fotocamere: tra funzioni uniche e mancanze sorprendenti
Il comparto fotografico di Xiaomi 11T è... strano, anche se molto promettente! La fotocamera principale, nonostante sia composta anche in questo caso un sensore a 108MP, non è la stessa che troviamo su Mi 11. Rispetto al modello che l'ha preceduto, Xiaomi 11T Pro utilizza un sensore dai pixel più piccoli e manca di stabilizzazione ottica (OIS), anche se le lenti hanno un'apertura focale maggiore (f/1.75) che permette l'ingresso di più luce.
La mancanza di stabilizzazione ottica e la diversa apertura focale portano ad alcune differenze degli scatti che è possibile ottenere dal terminale. La più ampia apertura evidenzia ancora di più il soggetto in primo piano, creando sullo sfondo un effetto bokeh naturale (non software, ma dovuto al grande sensore) più marcato e a mio parere più caratteristico, il tutto senza la necessità di utilizzare la modalità ritratto dedicata.
Al buio le foto sono rumorose e difficilmente si otterranno immagini utilizzabili in condizioni estreme, come invece possono fare Mi 11 e la sua variante Ultra. In condizioni più classiche (con illuminazione artificiale, punti luminosi, candele, ecc...) lo smartphone Xiaomi non ha mostrato alcun problema di sorta allineandosi con molti avversari in questa fascia di prezzo.
La fotocamera principale permette la registrazione di video fino alla risoluzione massima di 8K@30fps oppure fino a 4K@30fps in HDR10+ (si sale a 60fps senza HDR). È presente anche una modalità video bokeh e una modalità video notturna, quest'ultima tuttavia si attiva purtroppo solo in automatico registrando i video con l'assistenza AI abilitata e non è possibile forzarla.
Non essendoci un vero e proprio teleobiettivo dedicato, lo zoom viene eseguito digitalmente ovvero viene eseguito un ritaglio sull'immagine inquadrata dal sensore da 108MP. I risultati sono poco convincenti, tuttavia fino ad un livello di zoom pari a 2x o 3x si riescono ad ottenere immagini sufficientemente nitide. La stabilizzazione solo elettronica oltre a penalizzare gli scatti con bassa luminosità rende difficile l'utilizzo dello zoom digitale su lunga distanza.
La seconda fotocamera di Xiaomi 11T Pro è composta da un sensore da 8MP con lenti dal campo visivo di 120° e apertura focale f/2.2. Generalmente la qualità degli scatti è ottima, inoltre Xiaomi fa sempre un ottimo lavoro nel bilanciamento dei colori tra i diversi sensori, tuttavia al buio fa parecchia fatica.
Nonostante nelle impostazioni della fotocamera sia impostata l'attivazione automatica degli scatti con gamma dinamica estesa (HDR), entrambe queste fotocamere sembrano essere riluttanti nello sfruttarla. Forzando dall'interfaccia dell'app gli scatti in HDR si ottengono risultati decisamente migliori in contesti di contrasto elevato.
Sul retro di Xiaomi 11T Pro, compresa tra le due fotocamere principali, è presente una fotocamera macro da 5MP con lenti dall'apertura pari a f/2.4. Rispetto ai classici sensori da 2MP che sinceramente non concepisco, questa fotocamera è sicuramente più utile e divertente anche grazie al sistema di autofocus che permette di scattare ad una distanza variabile tra 3-5cm dal soggetto.
La fotocamera frontale da 16MP (f/2.45) è senza infamia e senza lode ma ha dalla sua una importante caratteristica che manca a moltissimi altri competitor: è in grado di registrare video in 1080p a 60fps, un qualcosa che farà contenti vlogger e social addicted.
Un software maturo e pronto a tutto
Lo Xiaomi 11T Pro arriva con pre-installata l'ultima versione della skin proprietaria del brand, la MIUI 12.5 basata su Android 11. Si tratta di un software ormai maturo e che, almeno per quanto abbiamo potuto verificare, non presenta bug o problemi di sorta come invece fin troppo spesso era capitato con la MIUI 12.
Tutto è veloce, fluido e l'attenzione al dettaglio per le animazioni e l'esperienza utente è indiscutibile. L'arrivo della futura MIUI 13 basata su Android 12 darà comunque nuova vita ad uno smartphone come questo che è già davvero molto piacevole da utilizzare, mentre la promessa di Xiaomi di tre major upgrade di Android (la gamma 11T arriverà fino ad Android 14!) più un anno di supporto tramite patch di sicurezza rendono il terminale particolarmente appetibile.
Purtroppo non mancano le molte applicazioni di terze parti pre-installate ma fortunatamente sono tutte disinstallabili in pochi tocchi.
Conclusioni
Xiaomi 11T Pro è nel complesso un'ottimo smartphone, davvero piacevole da utilizzare e che saprà accontentare moltissimi utenti che sono alla ricerca di tutte le caratteristiche di un vero top di gamma ma senza esagerare. Non si può negare che Xiaomi abbia tagliato su alcune caratteristiche, tuttavia l'azienda ha preso le giuste decisioni per mantenere contenuto il prezzo del terminale mentre allo stesso tempo offre un prodotto incredibilmente valido e competitivo.
Proposto al prezzo di 649 euro per la versione da 128GB e 699 euro per il taglio da 256GB di memoria, già così ha un rapporto qualità/prezzo molto elevato. Per convincere anche chi magari è ancora un po' indeciso, Xiaomi ha però annunciato delle promozioni di lancio che sono imperdibili: il prezzo early bird per Xiaomi 11T Pro in versione base è di soli 599 euro e, se acquistato su Amazon, scende a 499 euro grazie allo sconto di 100 euro applicato al momento del checkout.
Per ulteriori dettagli riguardo alle interessantissime promo di lancio e ai bundle che Xiaomi propone vi rimando al nostro articolo dedicato alla presentazione della gamma 11T.
Se acquistato in promozione si porta allo stesso livello di altri concorrenti come realme GT, sfoderando però alcuni assi dalla propria manica come la ricarica a 120W e un sistema fotografico migliore che di certo sapranno convincere chi in questo momento è alla ricerca di un flagship dal prezzo contenuto!
Voto Recensione di Xiaomi 11T Pro
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
+ Schermo grande, veloce e luminoso
-
+ Prestazioni ottime
-
+ Ricarica ultra rapida a 120W
-
+ Comparto fotografico molto capace (anche se sbilanciato)
-
+ Video 1080p e 60fps dalla fotocamera anteriore
-
+ Speaker stereo di alta qualità
-
+ Rapporto qualità/prezzo
Contro
-
- Manca una certificazione IP
-
- Un po' di bloatware (disinstallabile)
-
- Lettore di impronte capacitivo sul lato
-
- Ricarica wireless assente
Commento
Xiaomi 11T Pro è il top di gamma dal prezzo contenuto che ha ogni cosa al posto giusto. Lo schermo ampio e ad alta frequenza di aggiornamento, il chip potente, la grande quantità di memoria e soprattutto la ricarica velocissima a 120W lo rendono uno degli smartphone più completi sul mercato. Mancano alcuni piccoli dettagli come la certificazione IP oppure la stabilizzazione ottica nelle fotocamere, ma nel complesso al prezzo a cui è proposto è veramente difficile trovare di meglio!