In Italia, il primo operatore a spegnere completamente la rete 3G su tutto il territorio nazionale è stato Vodafone, con un'operazione avviata a inizio gennaio e terminata, progressivamente quasi un mese dopo. Successivamente, è stato il turno di TIM, che, dopo alcuni ritardi, ha avviato il proprio piano di switch off del 3G il 13 giugno 2022, terminandolo il 15 ottobre 2022.
In entrambi i casi, lo spegnimento del 3G ha influenzato anche i vari operatori virtuali che si appoggiano alle reti di Vodafone e TIM, quindi anche gli MVNO coinvolti non possono più accedere alla rete mobile di terza generazione.
Attualmente, i clienti di TIM e Vodafone risentono della mancanza della tecnologia 3G, soprattutto se sono in possesso di dispositivi non abilitati almeno al 4G, poiché in questo caso dispongono solo della connettività 2G. Per quanto riguarda WINDTRE, l'operatore sta monitorando l'utilizzo delle sue reti 3G e 4G e, secondo fonti verificate, non si prevede lo spegnimento della rete 3G prima di qualche anno, più precisamente il 2025.
Iliad Italia non ha ancora comunicato ufficialmente le proprie intenzioni riguardo allo spegnimento del 3G sulla sua rete mobile proprietaria, tuttavia è importante ricordare che Iliad si appoggia su WINDTRE per i canali 3G, 4G e 4G+ attraverso un sistema di condivisione.
Pertanto, a causa dello switch off che WINDTRE attuerà nei prossimi anni, anche i clienti Iliad, nelle aree non ancora coperte dalla rete proprietaria, potrebbero ritrovarsi senza rete 3G. Analogamente per TIM e Vodafone, anche gli operatori virtuali che si appoggiano a WINDTRE e Iliad per le reti 3G potrebbero subire delle difficoltà a livello di copertura, sempre e solo nel 2025.