Vivo X80 Pro recensione, il miglior cameraphone dell'anno!
Vivo X80 Pro non è però solamente una formidabile fotocamera tascabile, è anche e soprattutto uno smartphone premium.
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a cura di Luca Zaninello
Managing Editor
Non ci voglio girare molto attorno: Vivo X80 Pro è a mio parere il miglior cameraphone dell'anno. E non è solamente il miglior smartphone per scattare le foto tra quelli annunciati nella prima metà del 2022, anche dopo aver visto da vicino le capacità fotografiche degli ultimi arrivati di casa Apple e Google il top di gamma Vivo continua a prevalere sulla concorrenza, specialmente quando si tratta di avere a portata di mano un dispositivo completo, prestante, versatile e di qualità.
Vivo X80 Pro non è però solamente una formidabile fotocamera tascabile, è anche e soprattutto uno smartphone di fascia premium. Dopo avervi dato le nostre prime impressioni al lancio ci siamo presi del tempo per valutarlo come si deve sotto ogni aspetto e questo è tutto quello che dovreste conoscere prima di procedere all'acquisto.
Il nero snellisce
Nel nostro Paese, ed in generale nel mercato europeo, Vivo X80 Pro è disponibile solamente nella colorazione nera. Un peccato, perché la variante arancione è davvero in grado di catturare l'attenzione. Il brand ha probabilmente preferito giocare sul sicuro portando da noi una variante adatta a tutti e in grado di muovere un volume maggiore, anche se una colorazione più accesa avrebbe forse aiutato lo smartphone a risaltare nelle vetrine dei negozi strapiene di dispositivi di ogni forma e fascia di prezzo.
Detto ciò, la colorazione nera è estremamente elegante e raffinata. Guardando lo smartphone si ha subito l'impressione di avere davanti un prodotto premium e la finitura opaca ma luccicante del vetro posteriore aiuta a rafforzare questa idea. La scocca non è ruvida al tatto ma ha una finitura che è a tratti vellutata o gommata, in base alla pressione che si usa scorrendo con le dita. Un tipo di lavorazione che vorremmo vedere su molti più dispositivi.
La grande finestra che contiene il comparto fotografico ricorda molto i vetri a specchio neri fumé e, anche se si riempie molto facilmente di ditate a differenza del resto della scocca, è stata usata dal marchio per evidenziare il punto forte del prodotto oltre che per rendere lo smartphone stabile quando appoggiato su un piano. Sono decisamente un fan di questo design e credo renda il Vivo X80 Pro riconoscibile dalla distanza senza la necessità di colorazioni eccentriche o strane forme e accenti a circondare le fotocamere.
Infine, anche se ai bordi ha la tendenza a raccogliere un po' di polvere (facilmente eliminabile), questa sporgenza funziona da punto d'appoggio per l'indice quando si regge lo smartphone, evitando che il dito vada a poggiarsi su una delle lenti fotografiche, sporcandole.
Nella confezione è inclusa una cover in ecopelle morbida al tatto e che continua con il tema di eleganza e raffinatezza che sinceramente ho apprezzato molto, anche se magari potrebbe essere reputata un po' noiosa da chi preferisce utilizzare la cover come un oggetto di moda.
La struttura in metallo ha una finitura opaca (come tutte dovrebbero essere N.d.R.) e le cornici si assottigliano ai lati dove i pannelli di vetro curvi posteriore ed anteriore si incontrano. Si sente un leggero scalino nel punto di unione tra vetro e metallo, ma nulla di così esagerato. Nella parte superiore Vivo ha incastonato un piccolo pannello in vetro lucido dove troviamo la dicitura "Professional photography", ancora una volta a sottolineare qual è l'aspetto più importante di questo prodotto.
In mano lo smartphone sembra più sottile e leggero di quanto in realtà non sia. Sembra più maneggevole di altri competitor top di gamma del 2022 ma in realtà con i suoi 215g di peso e poco più di 9mm di spessore non è lontano dai principali avversari. Non manca la certificazione IP68 che vi permetterà di poter utilizzare X80 Pro per scattare foto anche in caso di pioggia o in ambienti polverosi.
Un display intelligente ed un vetro particolare
Come dimostrato anche con il proprio top di gamma precedente nel nostro Paese, il Vivo X60 Pro, l'azienda ha capito che in un cameraphone anche il display è un punto fondamentale da curare. Se non si riesce a vedere il display in ogni occasione non si possono scattare ottime foto. E se si scattano ottime foto, se il display non è di qualità non le si apprezza.
Vivo X80 Pro monta quello che l'azienda chiama un pannello LTPO3. Si tratta di un display OLED da 6,78" con risoluzione QHD+ (1440x3200 pixel) leggermente curvo ai lati, in grado di riprodurre 1 miliardo di colori (10 bit) e in grado di variare la propria frequenza di aggiornamento liberamente tra 1Hz e 120Hz in modalità automatica (massimo 300Hz di frequenza di campionamento del tocco). Quando si forza la modalità a 60Hz lo smartphone utilizza tale valore come tetto mentre può scendere fino ad un minimo di 10Hz.
Come dicevo più in alto, il pannello ha un range di luminosità ottima ed è in grado di adattarsi ad ogni occasione. La luminosità minima è abbastanza bassa da non infastidire gli occhi al buio mentre, al sole, il picco di 1500 nit (in modalità boost) garantisce di essere sempre in grado di interagire con lo smartphone e di inquadrare correttamente la scena per foto perfette.
Ovviamente supporta i contenuti HDR10+ e la visione di film e serie TV non sarà mai un problema, a patto che possiate ignorare la leggerissima distorsione data dal vetro curvo ai bordi. È un "difetto", se così vogliamo chiamarlo, di tutti i pannelli curvi, chi più chi meno, ma non è per nulla fastidioso e non lo si nota praticamente mai a meno che non lo si cerchi. Io sono un fan dei display curvi e non mi infastidisce, ma non tutti la pensano come me.
Una particolarità di questo smartphone: il vetro protettivo non è un Gorilla Glass come quello utilizzato da tutti i concorrenti. Vivo ha optato per lo Schott Xensation Up che nella nostra prova si è rivelato altrettanto resistente alla vita di tutti i giorni (nella nostra unità non si vedono ancora graffi, nemmeno leggeri) anche se non abbiamo ovviamente provato a danneggiarlo volontariamente e non l'abbiamo fatto cadere.
Il miglior lettore di impronte di sempre!
Allo stato attuale delle cose difficilmente troviamo brand pronti a prendersi il rischio di innovare nel campo del riconoscimento biometrico degli utenti. A parte Apple con il suo scanner infrarosso 3D chiamato Face ID (e pochi brand nel mondo Android che ne hanno seguito l'esempio) e una manciata di top di gamma che utilizzano lettori di impronte ottici ad ultrasuoni (vedi i top di gamma Samsung), la stragrande maggioranza di smartphone monta dei lettori di impronte di tipo ottico.
Questi ultimi sono molto più economici e possono essere più o meno veloci sia in base al modello ed al produttore del sensore che al tipo di hardware che effettua l'elaborazione della lettura, ma anche in base al tipo di implementazione software di chi ha assemblato lo smartphone.
Vivo ha deciso di puntare in alto da questo punto di vista, montando su Vivo X80 Pro il miglior lettore di impronte digitali sotto al display mai visto. Si tratta di un sensore ad ultrasuoni, non ha quindi bisogno di illuminare il display per la lettura. Non siamo però davanti ad un sensore tradizionale, l'area in grado di essere letta ha una dimensione enorme! Oltre a permettere un posizionamento del dito per la lettura molto meno preciso, questa implementazione ha permesso a Vivo di implementare delle soluzioni software davvero interessanti.
Ad esempio è possibile bloccare l'accesso ad alcune applicazioni con due impronte digitali in contemporanea (funzione che fa molto agente segreto) oppure impostare delle zone dello schermo per l'accesso rapido a determinati software. In questo modo appoggiando il dito su questi "pulsanti" virtuali lo smartphone sarà in grado di riconoscere velocemente l'utente e lanciare la corrispondente app senza passare per la home e per molteplici tocchi sul display. Geniale e comodo!
Non è finita qui, perché il lettore non è solamente in grado di leggere un'ampia area di display, è anche spaventosamente veloce e molto preciso. Basterà toccare per una frazione piccolissima di secondo l'area adibita al riconoscimento per lo sblocco dello schermo, solamente gli ultimi flagship Samsung come Galaxy S22 Ultra si avvicino alla velocità di X80 Pro ma hanno un sensore decisamente più piccolo e facile da "mancare".
Per non parlare della registrazione delle impronte digitali, si fa fatica a credere quanto il primo riconoscimento sia immediato. Basta infatti appoggiare il dito che si vuole registrare solamente una volta per poco più di un secondo e lo smartphone sarà poi in grado di riconoscere l'utente! È una di quelle novità che cambia davvero il modo di usare lo smartphone e speriamo in futuro più OEM decidano di imparare da Vivo in questo senso, anche perché gli altri smartphone top di gamma sembrano tutti avere tecnologie obsolete dopo che ci si è abituati a questa versione.
Un flagship in (quasi) tutto
A livello hardware il Vivo X80 Pro è in linea con i suoi diretti concorrenti: Snapdragon 8 Gen 1 di Qualcomm (esiste una variante MediaTek Dimensity ma non è venduta da noi), 12GB di RAM e 256GB di memoria interna.
Anche a livello di benchmark non stupisce e non delude, si posiziona in linea con gli altri prodotti flagship del 2022, come ci si poteva aspettare. A livello di gestione del calore, soprattutto in caso si stia giocando con titoli impegnativi, lo smartphone si scalda leggermente come anche visto in tutti gli altri prodotti della prima metà dell'anno in corso. Lo Snapdragon 8+ Gen 1 avrebbe reso questo smartphone praticamente perfetto anche da quel lato, purtroppo però tale chip è arrivato troppo tardi.
Smartphone | Geekbench 5 | Geekbench ML | 3DMark | PCMark Work 3.0 | Speedometer 2.0 | Jetstream 2 | ||||||
Single-core | Multi-core | CPU | GPU | NNAPI | Wild Life Extreme | Wild Life Extreme Stress Test | Wild Life | Wild LifeStress Test | Performance | - | - | |
Vivo X80 Pro | 1231 | 3541 | 440 | 1936 | 1705 | 2062(12,40 fps) | 1962 - 1423(72,5%) | Maxed Out! | - | 11264 | 67,6 (±0,93) | 83436 |
Samsung Galaxy Z Fold4 | 1325 | 3871 | 526 | 2124 | 3223 | 2774(16,60 fps) | 2798 - 1535(54,9%) | Maxed Out! | - | 13727 | 108 (±4,7) | 92413 |
Samsung Galaxy S22 Ultra(Exynos 2200) | 1162 | 3542 | 345 | 854 | 458 | 2038(12,20 fps) | 1990 - 980(49,2%) | 6910(41,40 fps) | 6806 - 3260(47,9%) | 12750 | 97,2 (±5,7) | 90564 |
RedMagic 7 Pro | 1251 | 3788 | 511 | 2440 | 3224 | 2625(15,70 fps) | 2632 - 2270(86,2%) | 10082(60,40 fps) | 10042 - 9154 (91,2%) | 13809 | 96,4 (±2,5) | 117541 |
Oppo Find X5 Pro | 988 | 3420 | 316 | 1715 | 2043 | 2581(15,50 fps) | 2590 - 1620(62,5%) | 9545(57,20 fps) | 9397 - 5995(63,8%) | 11005 | 79,4 (±1,7) | 102168 |
Asus ROG Phone 6D | 1390 | 4598 | 412 | 1644 | Crash | 2605(15,60 fps) | 2644 - 2105(79,6%) | Maxed Out! | - | 17893 | 120 (±2,2) | 142428 |
Google Pixel 7 Pro | 1065 | 3226 | 313 | 1001 | 2167 | 1829(11,00 fps) | 1827 - 1382(75,6%) | 6492 (38,90 fps) | 6483 - 4532 (69,9%) | 11236 | 102 (±4,7) | 96781 |
La porta USB Tipo-C supporta lo standard 3.1 (anche conosciuto come USB 3.2 Gen 2 o USB SuperSpeed 10Gb/s) e questo permette un trasferimento delle immagini verso PC o accessori esterni decisamente veloce, non forzando gli utenti a passare per il cloud per muovere grandi quantità di dati.
Tramite tale connettore è possibile ricaricare Vivo X80 Pro alla potenza massima di 80W (o-100% in soli 38 minuti) e lo smartphone supporta la ricarica wireless a massimo 50W (0-100% in soli 50 minuti).
Una ricarica così veloce aiuta a sentire meno la minor capacità della batteria da "soli" 4700mAh se paragonata ad altri flagship con hardware simile. Se si utilizza molto la fotocamera, soprattutto per i video, prima di sera dovrete passare per il caricabatterie. Con uso misto normale, senza gaming e connessi principalmente al Wi-Fi, il software è ben ottimizzato e permette di arrivare tranquillamente a sera con della carica residua, questo utilizzando lo smartphone con always on display attivo e schermo a 120Hz.
Rapido e veloce, non altrettanto ad aggiornarsi
Il software di Vivo X80 Pro è snello, veloce, piacevole ed è soprattutto fluido. Le animazioni sono curate nei minimi dettagli come solo altri prodotti del marchio BBK riescono a fare nel mondo Android. E parlando del sistema operativo, a bordo troviamo preinstallato Android 12, per l'appunto, con personalizzazione Funtouch OS 12.
Non è ancora arrivato l'aggiornamento ad Android 13 anche se l'azienda l'ha annunciato, ma si può dire che fino a poco tempo fa solamente Google, Oppo e OnePlus avevano inviato gli aggiornamenti stabili ai primi prodotti in Italia. Samsung ha iniziato a distribuire l'aggiornamento definitivo solo questo mese, quindi Vivo non è poi così in ritardo e X80 Pro è stato aggiornato con regolarità ogni mese sin dal suo arrivo in redazione.
Sinceramente sono una persona che preferisce che un aggiornamento arrivi un po' dopo ma curato nei dettagli, piuttosto che arrivi prima ma fatto frettolosamente e pieno di problemi. Certo, arrivare troppo tardi non è comunque un bene, ma apprezzo le aziende che sanno prendersi il proprio tempo per poi presentare agli utenti un ambiente bello, pulito e stabile.
L'interfaccia è relativamente lontana da quello che viene chiamato Android "stock" e dall'interfaccia dei Pixel, ma Vivo è riuscita a realizzare una UI che risulta coerente, coesa ed è ricca di funzioni di personalizzazione e funzionalità extra. A me personalmente piace molto. Nessuna traccia del sistema di temi di Android 12 e del Material You, forse una personalizzazione dei colori basata sullo sfondo arriverà con il prossimo major upgrade in dirittura d'arrivo.
Una menzione d'onore ai widget personalizzati ed interattivi realizzati dal brand, molto belli e soprattutto comodi. Per fare un esempio il widget meteo permette di scorrere la timeline della giornata a destra/sinistra per visualizzare il cambio di temperatura previsto e in alto/basso per passare dalla previsione oraria a quella settimanale. Il widget dedicato alla musica supporta il controllo di altre app come Spotify non costringendovi ad avere due controlli separati per musica locale e app di streaming.
Molto interessante anche la granulare personalizzazione delle animazioni, le quali possono essere tutte gestite dall'utente in base alle proprie preferente!
Zeiss ha scelto un partner con i fiocchi
Parlando di aggiornamenti software, credo ci sia un motivo per cui Android 13 su Vivo X80 Pro è in ritardo: il software fotografico del flagship è estremamente complesso ed avanzato. Non prendete la parola "complesso" come una cosa negativa però, semplicemente ci riferiamo al fatto che siamo davanti al cameraphone che possiede probabilmente più modalità di scatto e registrazione video in assoluto sul mercato, fornendo agli utenti una libertà creativa senza pari.
Vivo X80 Pro permette di avere un'estrema libertà d'azione anche se questo comporta a volte la possibilità di perdersi l'attimo che si vuole immortalare se non si conosce bene il terminale. Spesso per raggiungere determinate opzioni servono diversi tocchi o passaggi tra menu e questo rallenta l'immediatezza per l'utilizzo di caratteristiche specifiche, non impatta comunque il classico "punta e scatta". Ovviamente, vista l'enorme diversità e profondità delle opzioni, difficilmente esistono soluzioni più immediate che non comportino l'eliminazione di determinati controlli lato utente.
A livello di hardware abbiamo:
- Una fotocamera principale con sensore da 50MP (1/1,3"), lenti dall'apertura f/1.6, messa a fuoco con rilevamento di fase (PDAF), messa a fuoco Laser e stabilizzazione ottica OIS
- Una fotocamera ultragrandangolare con sensore da 48MP (1/2,0"), lenti dall'apertura f/2.2 con FOV di 114° e messa a fuoco per scatti macro
- Una fotocamera con sensore da 12MP (1/2,93") e teleobiettivo con zoom ottico 2x, apertura f/1.9, messa a fuoco con rilevamento di fase (PDAF) di tipo Dual Pixel, stabilizzazione gimbal OIS
- Una fotocamera con sensore da 8MP (1/4,4") e teleobiettivo con zoom ottico 5x, apertura f/3.4, messa a fuoco con rilevamento di fase (PDAF), stabilizzazione ottica OIS
Si tratta di componenti di primissimo livello e, anche se ormai non sono più le migliori in assoluto, il software dell'azienda riesce ad ottenere da esse il meglio. Grazie al rivestimento Zeiss T* delle lenti, sono praticamente assenti del tutto i fastidiosi flare che affliggono le fotocamere dei diretti concorrenti quando si fanno delle foto al buio in presenza di sorgenti luminose intense (sole, lampioni, fari delle auto, ecc...).
Personalmente ho adorato sfruttare Vivo X80 Pro per la fotografia in notturna anche grazie a questa peculiarità ma soprattutto grazie agli incredibili algoritmi di elaborazione dell'immagine. Anche le foto in modalità ritratto al buio sono una meraviglia, nonostante il rilevamento dei contorni non sia sempre impeccabile. Gli effetti personalizzati Zeiss per la personalizzazione del bokeh imitando le leggendarie lenti fotografiche del marchio di ottica sono divertenti e restituiscono risultati che in certe situazioni sono sbalorditivi.
Tornando alla fotografia notturna, il chip Vivo V1+ e gli avanzati algoritmi di elaborazione dell'immagine del marchio rendono Vivo X80 Pro uno dei migliori prodotti in assoluto per questo genere di situazione. Posizionato su un cavalletto da il meglio di sé, ma anche a mano libera è in grado di illuminare l'immagine e rivelare dettagli che nemmeno ad occhio nudo sono visibili.
A chi crede che le immagini troppo illuminate siano "poco realistiche" dico: è vero ma Vivo non vi obbliga a catturare foto così luminose, vi da la possibilità di farlo se ne avete voglia che è molto diverso.
Se preferite scatti più scuri e vicini alla realtà è sempre possibile ottenerli sia impostando l'esposizione dalla fotocamera che in post produzione. Quello che non potete fare però, è ottenere i dettagli e la chiarezza delle immagini di questo Vivo con altri smartphone nemmeno in posto produzione se la foto è troppo buia. Meglio avere più informazioni che poi si possono eliminare che averne meno di quelle che si vorrebbe, un approccio che apprezzo in pieno.
La ultragrandangolare è forse la migliore di sempre se consideriamo le foto che è in grado di catturare anche al buio. Il teleobiettivo con zoom ottico 2x è ok, nulla di speciale, ma ha dalla sua una lunghezza focale che sugli smartphone stiamo perdendo e che è ottima per alcuni generi di fotografia, lunghezza focale non può essere emulata con uno zoom 2x digitale. Si può avere lo stesso ingrandimento ma non la stessa "compressione" di campo e sfocatura se si parte da una lente più ampia. Tale lente è anche supportata dalla stabilizzazione ottica gimbal OIS per video incredibilmente fluidi e per poter catturare più luce senza sfocature.
Il teleobiettivo con zoom ottico 5x (lente periscopica) perde forse un po' di dettaglio rispetto alle altre per via dei soli 8MP ma il software gestisce tutto al meglio restituendo immagini decisamente buone comunque.
Di giorno le immagini sono dettagliate e dai colori piacevoli. Il profilo fotografico Zeiss integrato porta le tinte ad essere meno accese ma, per quanto mi riguarda, l'ho sempre tenuto attivo perché lo preferisco a quello base. La coerenza dei colori e dei dettagli attraverso tutte le lunghezze focali è lodevole, forse si perde un po' di nitidezza sul teleobiettivo 5x e sulla grandangolare in certe occasioni, ma non così tanto da essere un problema.
Ovviamente andando ad aumentare lo zoom in modo digitale non si ottengono i risultati di Samsung Galaxy S22 Ultra e della sua lente 10x, ma sotto tale soglia il Vivo regna incontrastato e sfidato al momento solo dal teleobiettivo di Pixel 7 Pro, il quale però non ha la stessa libertà di controllo.
Vivo X80 Pro può tranquillamente sostituire una mirrorless per il 99% delle persone. Ovviamente non vogliamo dire sia meglio in generale, siccome ovviamente le fotocamere vere e proprie hanno sensori più grandi e lenti di diversa fattura e capacità, ma il flagship ha una qualità incredibile. Inoltre possiede funzionalità software che mancano ad una fotocamera dedicata. A livello di versatilità sapere di averlo in tasca è una garanzia.
Se vi capita spesso di scattare foto in condizioni difficili, quindi con luci forti ed ombre buie nella stessa scena, il flagship Vivo è l'arma migliore che potete avere dalla vostra parte. Le scene contrastate sono gestite in maniera impeccabile e sono convinto che X80 Pro sia lo smartphone con la gamma dinamica estesa più ampia al giorno d'oggi. I concorrenti spesso sono obbligati a scegliere se esporre correttamente le luci perdendo dettagli nelle ombre oppure fare il contrario. In tante situazioni X80 Pro è stato l'unico ad esporre correttamente entrambe senza appiattire troppo la foto.
Per quanto mi riguarda, nonostante io sia un fan dei Pixel, delle loro fotocamere e dell'elaborazione software di Google, Vivo X80 Pro è l'unico altro smartphone di cui mi fido quando so che devo avere a portata di mano il miglior strumento possibile per catturare dei preziosi ricordi oppure voglio visitare posti nuovi e non posso portare una reflex.
Dove non è il migliore? Nelle scene dove è richiesto uno zoom di 10x o superiore e per quanto riguarda i video. Nonostante i risultati con alcune delle fotocamere siano di altissima qualità, siamo ancora lontani da Samsung e soprattutto Apple per quanto riguarda qualità e pulizia dell'immagine. Inoltre alcune delle fotocamere non sono nemmeno selezionabili con determinate risoluzioni: il teleobiettivo 5x è (per via della risoluzione del sensore) ignorato registrando video a più di 1080p@30fps.
I video con effetto sfocato sono meglio di quelli dei nuovi Pixel, se tale modalità è di vostro interesse. Il gimbal non è più a supporto della fotocamera grandangolare ma è stato spostato sul teleobiettivo 2x, una scelta che trovo sensata e aiuta con ritratti, foto e video ad una lunghezza focale in cui le vibrazioni si sentono di più. Degna di una action cam la modalità di stabilizzazione che mantiene l'orizzonte sempre perfettamente dritto indipendentemente dalla rotazione dello smartphone. È possibile ruotare Vivo X80 Pro di 360° attorno alla fotocamera e nel video risultante sembrerà non vi siate mossi in alcun modo.
Conclusioni
Al lancio Vivo X80 Pro era forse un po' più difficile da consigliare se non ai veri appassionati, con un cartellino del prezzo che sfiorava i 1300,00 euro. Al giorno d'oggi lo smartphone si riesce a reperire ben al di sotto dei 1000 euro e se siete quel tipo di persona in grado di apprezzare davvero il gran numero di caratteristiche e funzionalità dedicate a foto e video, Vivo X80 Pro è lo smartphone da avere, peccato sia difficile da reperire.
È uno smartphone veloce e fluido ma non è un battery phone e non è super efficiente dal punto di vista energetico. La ricarica rapida aiuta ma non è di certo adatto a chi cerca lo smartphone con la migliore durata.
È la scelta migliore per chi vuole uno smartphone sottile, elegante, dall'ottimo display, con prestazioni di fascia alta che saranno sostenute nel tempo, con la ricarica rapida ma che soprattutto abbia il miglior comparto fotografico del 2022 nel complesso.
Abbiamo voluto aspettare i nuovi Pixel 7 di Google ed i nuovi iPhone serie 14 Pro per esprimere questo giudizio ma possiamo ormai affermare con certezza che lato imaging non esiste prodotto migliore di X80 Pro per qualità, coerenza e libertà creativa, per questo gli conferiamo il nostro award.
Voto Recensione di Vivo X80 Pro
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
+ Comparto fotografico migliore del 2022
-
+ Schermo di altissima qualità e molto luminoso
-
+ Lettore di impronte migliore al mondo
-
+ Hardware da top di gamma
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+ Software ben ottimizzato e altamente personalizzabile
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+ Ricarica rapida (80W cavo + 50W wireless)
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+ Design elegante e costruzione premium
Contro
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- Capacità della batteria leggermente sottotono
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- Speaker stereo di qualità solo sufficiente
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- Gli aggiornamenti potrebbero essere più veloci
-
- Il SoC scalda sotto stress
Commento
Informazioni sul prodotto
Vivo X80 Pro