USB Tipo-C, l'Europa ha scelto ufficialmente il proprio standard per la ricarica

USB Tipo-C dovrà diventare lo standard europeo di ricarica entro tempi brevi: così ha deliberato la Commissione del Parlamento UE.

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a cura di Francesca Fenaroli

Una decisione importante da tempo sul tavolo della Commissione per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori del Parlamento Europeo sembra essere ormai alle porte: in una recente procedura legislativa ordinaria è stato fissato per il mese prossimo il voto definitivo che renderà USB Tipo-C lo standard europeo per la ricarica dei dispositivi mobili.

Con un totale di 43 voti favorevoli e 2 contrari, nella giornata di mercoledì la Commissione ha confermato quasi all'unanimità i suoi piani già noti dallo scorso autunno per l'adozione in tempi brevi di uno standard unico per i seguenti device:

  • Smartphone e telefoni cellulari
  • Tablet
  • Fotocamere digitali
  • Auricolari e cuffie
  • Console portatili
  • Speaker portatili

Restano per il momento esclusi dunque smartwatch e smartband, spesso troppo piccoli per poter contenere una porta USB Tipo-C, mentre per quanto riguarda i dispositivi elencati sopra la norma si applicherà a tutti i produttori che decideranno di restare sul mercato europeo, compresa Apple, da sempre reticente all'idea di sostituire il connettore Lightning a bordo dei propri iPhone e iPad.

I vantaggi dell'adozione dello standard USB Tipo-C sono molteplici e vanno dal risparmio economico derivato dal riutilizzo di caricatori e cavi compatibili all'interoperabilità di questo standard tra dispositivi diversi, fino alla sostenibilità ambientale.

A proposito di quest'ultimo punto così dichiara Alex Agius Saliba, membro della Commissione per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori del Parlamento Europeo e del Partito Laburista di Malta:

"Con mezzo miliardo di caricabatterie per dispositivi portatili spediti in Europa ogni anno, generando da 11.000 a 13.000 tonnellate di rifiuti elettronici, un unico caricabatterie per telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici di piccole e medie dimensioni andrebbe a vantaggio di tutti. Aiuterà l'ambiente, favorirà ulteriormente il riutilizzo dei vecchi dispositivi elettronici, farà risparmiare denaro e ridurrà i costi inutili e i disagi sia per le imprese che per i consumatori. Proponiamo un intervento politico davvero completo, basandoci sulla proposta della Commissione, chiedendo l'interoperabilità delle tecnologie di ricarica wireless entro il 2026 e migliorando le informazioni fornite ai consumatori con etichette dedicate".

Una volta raggiunto il primo traguardo relativo allo standard USB Tipo-C per i dispositivi mobile, la Commissione si pone infatti l'obiettivo di estendere la futura legge anche ai laptop, per poi passare all'interoperabilità tra standard di ricarica wireless entro il 2026.

Non manca infine un'ulteriore stoccata alle aziende produttrici con la richiesta da parte della Commissione di indicare chiaramente sulle confezioni dei device le informazioni relative alla ricarica e la presenza o meno di un caricabatterie.

Bisognerà ora attendere l'approvazione del disegno di legge da parte del Parlamento Europeo nella sessione plenaria prevista per maggio, dove la proposta dovrà essere messa al vaglio dei parlamenti nazionali per assumere la sua forma definitiva.

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